Itala, un mito che torna a Pechino

Itala, un mito che torna a Pechino Itala, un mito che torna a Pechino tri, percorsi in media ogni giorno, nonostante qualche problema imprevisto, con la vettura semiaffondata in palude e nonostante l'incredibile alternarsi di sentieri, salite, piste sabbiose, greti di corsi d'acqua da attraversare. La Mongolia è la porta verso la Russia, che viene percorsa nel tratto Sud della Siberia. Qui la Itala corre un brutto rischio: un ponticello in legno cede e la vettura precipita di alcuni metri. Niente di irreparabile, ma si rompono le razze, in legno, di una ruota. Un «mugik», abilissimo a lavorare con l'ascia, le ricostruisce tali e quali. Le immense distese siberiane sono spezzate dalla catena degli Urali e poi si torna in pianura fino a Mosca. Di qui la Itala risale verso Leningrado, per poi puntare senza più indugi a Sud e, attraverso l'Estonia, la Polonia, la Germania e i Paesi Bassi arriva finalmente sulle rive della Senna. A Parigi, il 10 agosto, dopo 44 giorni, l'equipaggio italiano giunge per primo, portato in trionfo. Passeranno venti giorni prima che sia raggiunto dalle due De Dion. Per la Spyker e il triciclo Contai l'avventura era già finita lungo la strada. La Pechino-Parigi è stata un'impresa epica, entrata nella leggenda grazie anche ai racconti di Barzini, ed è LAN stata una affermazione di grande significato per la ancor giovane industria automobilistica italiana. L'avvenimento meritava una ripresa e così si è deciso. Fra pochi giorni, il 26 marzo, la stessa Itala trionfatrìce nel 1907, ammirata in tutti que¬ sti anni al Museo dell'Automobile di Torino, si ritroverà ai nastri di partenza. E' stata rimessa a nuovo e riproporrà il -raid», scortata da una carovana di auto del gruppo Fiat (una Panda, una Lancia e una Alfa 33) e di veicoli Iveco 4x4, fra i qua- li un furgone delle poste italiane, che perfezionerà iniziative filateliche. Promotori della PechinoParigi in edizione moderna sono la Fiat e la Rai, che hanno affidato l'organizzazione dell'impresa alla Trekking International di Beppe Tenti, n percorso sarà quasi completamente diverso e anche più lungo: oltre 20 mila chilometri da percorrere in tre mesi, con arrivo a Parigi alla fine di giugno. Da Pecliino si scende a Sud. Si attraversano le pianure della Cina, per salire alle vette del Pamir; si va dai deserti dell'Iran alle montagne del Caucaso. La Itala viaggerà in Cina, Pakistan, Iran, Turchia, Urss. Polonia, nelle due Germanie, Olanda, Belgio e Francia. E alla fine Parigi. Ma perché si è rivoluzionato il percorso del 1907? Lo spiegano gli organizzatori: -Intanto per toccare un numero maggiore di Paesi e per avere uno sfondo eccezionale di paesaggi e di popoli, usi, costumi e religioni, ancora profondamente radicati in tradizioni millenarie». Cesare Giraudo, cuneese. LAN CHOU^^ir

Persone citate: Barzini, Beppe Tenti, Cesare Giraudo, De Dion