All'ombra dei massi di Stonehenge

All'ombra dei massi di Stonehenge All'ombra dei massi di Stonehenge 20 ■50.m 30.m 40. tr. 20.m La Torre delle Comunicazioni di Dusseldorf. Gli oblò costituiscono un orologio visivo decimale. Nella piattaforma superiore si è ricavato un grande orologio universale Stefano Pavan l giorno della festa della Res 20.h 10.h -7.h -5.h -3.h -7,m -5.m - 3.m -1.m -5Ò7s -30.S -7.s -5.8 3.s 2_ urrezi ARGOMENTO quasi clandestino fino a pochi anni fa, le meridiane stanno ora diventando di moda. Si restaurano quelle semicancellate su vecchi muri, se ne dipingono di nuove, si diffondono come oggetti-regalo piccole meridiane portatili simili a quelle da viaggio in uso nel medioevo. Nell'era degli orologi digitali che scartano di pochi secondi all'anno, l'uomo riscopre i ritmi antichi del Sole e delle stagioni, approssimati a quarti d'ora, piuttosto che a frazioni di secondo. E con gli antichi sistemi di scansione del tempo, si riscopre anche una cultura che non meritava di essere cancellata. Il crescente Interesse per le meridiane si misura anche attraverso il moltiplicarsi dei libri ad esse dedicati: a meno di un anno dall'uscita de «L'ombra e il tempo» (edizioni Vanel, Torino), la neonata Ulissedizioni, pure di Torino, ha tradotto il classico libro sulle meridiane di René Rohr. Un trattato di gnomonica ancora più completo, opera davvero unica nel suo genere, è «Orologi solari" di Girolamo Fantoni recentemente pubblicato da Technimedia (Roma), mentre su un piano più divulgativo si colloca «Le ore e le ombre», di Gian Carlo Rigassio, edito da Mursia. Questo volume si distingue soprattutto per il ricco corredo fotografico, ma anche per l'attenzione dedicata alle forme più insolite assunte dalle meridiane. Particolarmente curiosi i due estremi esemplificati da Rigassio: quello più antico, rappresentato dal monumento megalitico di Stonehenge, e quello più moderno, rappresentato dalla Torre delle Comunicazioni di Il monumento megalitico di Stonehenge (Inghilterra), databile intorno al 1500 avanti Cristo, oltre a essere un calendario e una specie di calcolatrice dell'Età della Pietra, è anche una complessa meridiana, costruita in base ai movimenti diurni e stagionali del Sole e della Luna bandono. Sono in palio tre soggiorni di una settimana all'Isola di Majorca. Chi desidera essere informato sul regolamento, può farne richiesta all'Unione Astrofili Bresciani presso i Civici Musei di Scienze, via Ozanam 4. Brescia. In Francia, dove esisteva persino una Corporazione dei Cadraniers. la valorizzazione dell'arte gnomonica del passato ed attuale è già . cosa fatta. Noi, anche grazie ad iniziative come questo concorso, potremo arrivarci presto. E' ancora Rigassio a segnalarci, per esempio, la cospicua tradizione di Mondovi, città del Cuneese dove esiste tuttora una «via Meridiana» e dove su un solo edificio settecentesco sopravvivono dodici orologi solari dipinti nel 1716 da Gian Battista Rocca. nito da Edmondo De Amicis «girovago pittor di meridiane». Tracciò, un po' in tutta la Penisola, ben 104 orologi solari, di cui undici in Valle d'Aosta e alcuni nelle città conquistate all'Italia con la prima guerra mondiale: «meridiane di guerra», come vennero da lui stesso chiamate. Fino a quella che d'Albertis dipinse a Campese. nell'Isola del Giglio, dove andò ad abitare in una casa cinquecentesca. Naturalmente, nonostante l'ondata di popolarità che sta sopraggiungendo, rimane molto da fare per il salvataggio di orologi solari dal notevole valore artistico e storico. Proprio a questo fine l'Unione Astrofili Bresciani ha organizzato un concorso internazionale che si propone di valorizzare la conoscenza e promuovere il restauro di meridiane in ab¬ Dusseldorf, pesante 22.500 tonnellate, alta 234 metri e dotata di 61 oblò, 39 dei quali si illuminano secondo impulsi inviati dall'orologio atomico di Francoforte. Anche la piattaforma superiore della Torre è stata divisa in spicchi di 15 gradi, cioè corrispondenti al percorso apparente del Sole in un'ora. Curiose, poi, le pagine dedicate alla tecnica costruttiva, oggi divenuta patrimonio di pochissimi artigiani, come l'astigiano Mario Tebenghi e il ligure Lorenzo Martini, il primo paziente restauratore di meridiane famose nonché abile progettista di nuovi quadranti solari, il secondo specializzato nella costruzione di meridiane incise sull'ardesia. Un loro illustre precursore — documenta Rigassio — fu Enrico Alberto d'Albertis, vissuto dal 1846 al 1932, defi¬ Piero Bianucci scenza deU'Epatta e della Lettera domenicale dell'anno considerato, che dipendono a loro volta dal Numero d'oro e dal Ciclo solare, ne permettono il calcolo in maniera abbastanza spedita e sicura. Per concludere, conoscendo la data della Pasqua, e possibile determinare anche le date di altre feste «mobiliche sono legate a questa ricorrenza da semplici operazioni di somma e sottrazione. Più precisamente sottraendo 63 e 46 giorni alla data della Pasqua si ottengono rispettivamente la domenica di Settuagesima e le Ceneri, mentre aggiungendo 39.49 e 60 giorni si ha l'Ascensione, la Pentecoste e il Corpus Domini rispettivamente. Ricordiamo infine che l'Ascensione e il Corpus Domini, verificandosi sempre di giovedì, hanno subito da alcuni anni a questa parte uno spostamento alle domeniche immediatamente successive, al solo scopo di ridurre il numero di festività infrasettimanali che si verificano nell'anno. Renato Pannunzio one tra astronomia e tradizione religiosa

Luoghi citati: Brescia, Francia, Francoforte, Inghilterra, Isola Del Giglio, Italia, Roma, Torino, Valle D'aosta