E l'editore disse questo llibro lo dò in appalto

E l'editore disse questo llibro lo dò in appalto Un fenorr che offror E l'editore disse questo llibro lo dò in appalto IL libro in appalto. Così come si appalta la costruzione di una scuola o di una strada, un editore affida a una società specializzata dei materiali grezzi e ritira un libro pronto per la stampa. Con questo sistema sempre più spesso oggi vengono confezionati dizionari, manuali, volumi di «varia», Oscar Mondadori, anche qualche bel titolo della «Storica» di Einaudi. Per esplorare questa novità del nostro mondo editoriale, bisogna partire dalla nozione di paratesto. Nel suo cammino dall'autore al lettore ogni libro attraversa una navigazione più o meno accidentata e perigliosa che lo trasforma gradualmente da testo originale in prodotto editoriale: traduzioni, revisioni, prefazioni e postfazioni, note, apparati, bibliografie, indici, illustrazioni, copertine, risvolti e retri. Questo insieme di interventi editoriali è appunto il paratesto, a cui Gerard Genette ha dedicato un suo saggio, in pubblicazione da Einaudi nella collana del «Paperbacks» con il titolo Soglie. Nella cura dedicata al paratesto si rispecchiano la serietà e le capacità di quel congegni, complessi e delicati come i meccanismi degli orologi di una volta, che sono le redazioni delle case editrici. Ma nel futuro di queste redazioni si profila l'ombra di una decadenza: non tutti 1 libri oggi nascono all'Interno delle case editrici che li pubblicano. Nel mondo dell'editoria si è sviluppato un fenomeno di cui non si conoscono ancora tutte le potenzialità e conseguenze: le società o agenzie di servizi editoriali. Il Grande dizionario illustrato della lingua italiana, opera postuma di Aldo Gabrielli, pubblicato a gennaio dalla Mondadori e distribuito dal Club degli editori, non è stato realizzato negli open space della casa editrice di Segrate ma in un appartamento di Largo Treves, nel cuore di Milano, sede della società «Servizi editoriali», fondata cinque anni fa da Vittorio Di Giuro, ex dirigente editoriale di Sonzogno, Bompiani e Comunità. 'Dalla Mondadori abbiamo ricevuto 18 scatoloni; racconta Di Giuro, «con le schede di Gabrielli scritte a mano. Le abbiamo trascritte, riviste, completate, integrate, poiché Gabrielli è morto dieci anni fa. Dopo due anni dì lavoro, abbiamo consegnato all'editore il testo definitivo e il progetto grafico: 4500 pagine, complete di illustrazioni. For-' niamo anche servizi specifici, ma preferiamo fare libri completi. Soprattutto illustrati: volumi d'arte e classiche guide. Abbiamo fatto libri completi per esempio per Longanesi o per Sperling & Kupfer». La «Biblioteca di cultura storica» della Einaudi, progettata da Leone Ginzburg, curata da Chabod e Cantimori, è una delle più prestigiose collane della nostra editoria. E' 11 terreno in cui mise radici la fortunata Storia d'Italia Einaudi. Una parte dei volumi usciti negli ultimi due anni sono stati progettati nelle stanze di via Biancamano 1 a Torino ma sono stati realizzati in un pianoterra di Corte della Cazza a Venezia, sede della società «n Poligrafo», fondata da Enrico Basaglia, figlio del famoso psichiatra, che è stato redattore della Einaudi e ora dirige la redazione deU'Electa..-.;n j>, ri -i cmd •>••<■; 'Abbiamo iniziato nel 1984 con revisioni di traduzioni e cataloghi*, spiega Basaglia. 'Oggi siamo in grado di seguire tutta la preparazione di un testo di buon livello scientifico, dai materiali grezzi, in dattiloscritto o dischi, alle pellicole pronte per il montaggio e la stampa. La nostra competenza è soprattutto storiografica. Lavoriamo per Mondadori, Einaudi ed Electa. Mondadori ci affida una decina di titoli all'anno delle collane 'Il Saggiatore e 'Le Scie'. Abbiamo in corso un contratto quadro con la Elemond che regolerà il 60 - 70 per cento del nostro lavoro. Faremo libri sia di Einaudi sia di Electa, storia, cataloghi e grandi opere. Con Mondadori ed Electa il rapporto è praticamente di fiducia assoluta, mentre da Einaudi, dove si continìtano a fare i libri con certi costi, i controlli sono più rigidi e puntigliosi'. n pioniere, il battistrada nella storia delle società di servizi editoriali è Maurizio Rosenberg, amministratore delegato della Red di Como, che ha sede In via Volta a due passi dal Duomo. La Red è nata 12 anni fa, dall'esperienza che Rosenberg si era fatta in una multinazionale della divulgazione scientifica (la Field Education International). La Red ha funzionato cosi bene da partorire come Eva dalla costola di Adamo, due piccole società editrici: la stessa Red e la Lyra Libri, che producono in toto una quarantina di titoli all'anno, con un fatturato complessivo attorno ai quattro miliardi. > n ... 'Ma oltre il cinquanta per cento del lavoro è ancora quello di una struttura di servizio a disposizione di grandi e piccoli editori', dichiara Rosenberg. 'Abbiamo un nostro-ufficio di scoutlng per la ricerca di titoli sul mercato estero. Il settore in cui ci siamo specializzati copre tutta la divulgazione scientifica, compresi alimentazione, bricolage, sport, ecologia, medicina alternativa. Per un anno e mezzo abbiamo lavoralo ad adattare per il pubblico italiano una grossa opera inglese. Abbiamo un rapporto privilegiato con un nucleo di tre editori. Lavoriamo molto bene anche con gli Oscar Mondadori. Arriviamo alla consegna di pellicole complete montate pagina per pagina, testo più illustrazioni'. Quante sono le società italiane di servizi editoriali in grado di operare a questi livelli? Forse una decina, a fronte di una miriade di piccole società che offrono servizi esclusivamente tecnici o più grezzi (trascrizioni, sbo-

Luoghi citati: Como, Milano, Segrate, Torino, Venezia