Nella ripresa Scarnati (35 punti) ispira il break decisivo

Nella ripresa Scarnati (35 punti) ispira il break decisivo Nella ripresa Scarnati (35 punti) ispira il break decisivo di CURZIO MALTESE TORINO — Un altro gigantesco testa-coda ha rimescolato le carte del campionato a un mese dai playoff. In quello che avrebbe dovuto essere un tranquillo week end, la paura fa perdere le prime quattro e vincere le ultime quattro. Felice epicentro del terremoto è Torino. Contro una Scavolini formato coppa, l'Ipifim infierisce fino a farsi male, al pensiero di quello che avrebbe potuto essere questa stagione. La compagnia di giro torinese parte a razzo (!), si fa quasi raggiungere ma tira fuori la grinta (!) e alla fine dilaga, prende 26 punti di vantaggio in pochi minuti (!) e finisce con venti punti di scarto e il secondo quintetto in campo. E qui di punti esclamativi potremmo aggiungerne fino a esaurimento del computer, se non fosse che il più bello, a chiosa di questa prova dell'Ipifim, l'ha messo il capitano Morandotti con un canestro da metà campo, proprio sulla sirena. Perfino il tabellone s'è incantato e c'è voluto qualche secondo perché si leggesse il finale: 111-91. Come avrete capito, più che una partita, Ipifim-Scavolini è stato un film di Spielberg. Soltanto nella finction più spinta si poteva immaginare che i predatori torinesi andassero all'assalto dell'arca di Bianchini con Paolo Scarnati nei panni (larghi) di Indiana Jones. E invece è stato così. Con quattro azzurri e tre americani in campo, più altri tre in panchina (Drew, Evans e Kopicki), è toccato al fuscellino romano il ruolo di uomo della partita. Con determinazione sconosciuta. Scarnati ha bombardato per 32 minuti l'allegra difesa dei campioni. Sette su 8 da tre punti, 6 su 7 da due, 35 punti, sono le cifre del suo personale trionfo. Continuasse a giocare in questa maniera, Paolino costringe rebbe i dirigenti a far rientrare in fretta il progetto di rispedirlo a Roma in cambio del marchese Della Valle. Ma non si è trattato della vittoria di uno. Attorno Scarnati, bravissimo, è stato Taylor (8 assists, 4 palle recu perate) a reggere la partita come mai era riuscito al suo illustre predecessore Evans E meraviglia anche l'inserì mento-lampo di Hurt. Non meraviglia invece la gara perfetta di Ricki Morandotti. che ieri ha sbagliato un tiro su 15 (compresi i sei dalla lunetta), davanti agli occhi di Sandro Gamba -Giocasse sempre cosi in nazionale. sospirava alla fine il et. mentre si avviava verso gli spogliatoi a complimentarsi col capitano dei torinesi. E anche questo, per chi conosca i rapporti tra i due. è un altro tocco onirico alla serata. E' stata anche la vittoria di Gianni Asti, che quasi certamente a fine stagione cambierà panchina, ma con l'orgoglio forse di essere riuscito in un'impresa disperata. Questa squadra gli si addice molto più dell'altra con Evans e Kopicki. Lo si è visto all'inizio della ripresa. L'Ipi¬ fim ha giocato un ottimo primo tempo ma non è riuscita a scrollarsi di dosso una Scavolini puntellata dai grandi, soli, Daye e Magnifico. Soltanto le bombe di Scamati (5 su 5 nella prima parte della gara) tenevano a distanza i pesaresi, che a inizio di ripresa sfioravano l'aggancio sul 53-54 (21'48"), con un errore di Magnifico dalla lunetta. In altri tempi l'Ipifim si sarebbe squagliata dalla fifa. E invece in sette minuti i padroni di casa hanno semplicemente polverizzato le residue difese della Scavolini con un parziale di 26-4, fino all'8057 del 29', grazie ancora a Scarnati, a Morandotti, liberato dall'angoscia di dover marcare Daye, a Hurt, per una volta infallibile ai liberi. A quel punto la partita non aveva più nulla da dire. Asti si è perfino divertito a far girare il secondo quintetto, regalando spiccioli di gloria ad Abbio, Governa e Nicola. Mancava soltanto l'ingresso trionfale di Fuss. A Bianchini intanto fumavano anche gli occhiali. Il rapporto tra il tecnico e i giocatori è ormai ridotto a brandelli, difficile arrivare in fondo bene. Nel deserto si salvano Magnifico e Minelli, tutto compreso nel ruolo di viceDrew, mentre perfino Daye, splendido all'avvio, si è arreso nel finale. Inguardabile Wimbledon Costa, che per fortuna Bianchini ci ha a lungo risparmiato. Ma il ko della coppa Campioni era troppo vicino per poter giudicare i campioni. E l'Ipifim? Una vittoria così, al di là della classifica (in pratica immutata) fa pen¬ sare che la retrocessione fosse solo un incubo. Lo pensa anche la società che, colpita da improvviso benessere, sta progettando un futuro diverso, forse bellissimo. Pagelle — Ipifxm To (32/58, 8/11): Abbio ng (0/1), Taylor voto 7,5 (8/15, 0/1), Bargna 6 (4/11), Vidili 5,5 (4/11), Nicola ng, Governa 6 (0/2), Morandotti 8 (7/8, 1/1). Scarnati 9 (6/7, 7/8), Hurt 7,5 (6/10). Ne: Fuss. Ali. Asti Scavolini Ps (32/49, 4/6): Minelli voto 7 (2/2, 3/4), Gracis 5 (4/7, 0/1), Magnifico 7 (12/15), Ferro ng, Daye 7 (10/18,1/1), Vecchiato 6 (1/1), Zampolini 4,5 (2/4), Pieri ng, Costa 4 (l/l), Silvestrin 5 (0/1). Ali. Bianchini. Arbitri: Gorlato e Deganutti voto 6.5 Spettatori: 3950, incasso lire 32 milioni 290 mila. 'la*. -TM-, Scarnati ha trascinato l'Ipifir.i al successo contro i tricolori

Luoghi citati: Indiana, Roma, Torino