Tanta voglia d'Oceano a Pasqua

Tanta voglia d'Oceano a Pasqua Incidenti e febbre malarica non frenano il turismo «esotico» Tanta voglia d'Oceano a Pasqua ROMA — La settimana di Pasqua è ormai, tradizionalmente, la «spia» dell'andamento della stagione turistica già alle porte. Per agenzie di viaggi, totir operators, albergatori è tempo di previsioni. E anche quest'anno, nonostante il terribile incidente delle Azzorre e i morti di malaria di ritorno dal Kenya si può affermare, che la stagione turistica si apre sotto buoni auspici. Dopo lo choc del jumbo carico di turisti italiani diretti a Santo Domingo, schiantatosi su una collina delle Azzorre mentre era in fase di atterraggio, e le misteriosi morti di altri turisti di ritorno dall'Africa centrale, le agenzìe di viaggio avevano ragistrato un calo del 30 per cento nelle partenze. Buona parte di coloro che si erano già iscritti avevano precipitosamente disdetto le prenotazioni rimettendoci milioni. Ora, invece, tutto sembra dimenticato: la voglia di sole e di mare, anche dopo un inverno mite come non si vedeva da anni, ha preso il sopravvento. Si calcola infatti che saranno almeno duecentomila gli italiani che trascorreranno le vacanze di Pasqua all'estero, il 70 per cento dei quali diretti verso località dei Paesi europei o nordafricani. In set¬ tantamila circa voleranno, invece, verso le isole dei Caraibi o dell'oceano Indiano. Buono anche l'afflusso previsto di turisti stranieri in Italia. La Cit, compagnia italiana turismo, il più grosso tour operator del settore pubblico, ha venduto all'estero tutti i posti che aveva a disposizione. Carovane numerose di francesi, inglesi, tedeschi e austriaci sono attese per la settimana di Pasqua nelle tradizionali città d'arte: Roma, Firenze, Venezia. Ad essi si aggiungeranno molti italiani che quest'anno hanno deciso di disertare le mete consuete di mare e montagna. Le previsioni parlano di circa venti milioni di italiani pronti a spostarsi in areo, au¬ to, treno e traghetto per raggiungere città o luoghi di villeggiatura. Un business, per quanto riguarda alberghi, ristoranti, trasporti, valutato intorno ai duemila miliardi. Le ferrovie dello Stato, a partire da venerdì 17 programmeranno duecento treni straordinari nonostante il 72 per cento dei vacanzieri si prevede faccia uso dell'auto. La «società autostrade» comunica che nelle giornate vicine alla domenica di Pasqua saranno circa 2 milioni e 400 mila gli autoveicoli che percorreranno le autostrade nelle 24 ore. -Nonostante la Pasqua bassa — dicono i titolari di agenzie di viaggio—le prenotazioni fanno ben sperare. E sebbene la settimana santa capiti a fine marzo anziché in aprile, e sia quindi ancora presto per una previsione sull'esodo estivo, ci sentiamo di essere ottimisti-. U fatto è che il turismo, affermatosi come una vera e propria industria della società post-industriale, non conosce soste, anche se la concorrenza, specie fra i Paesi mediterranei, si fa sempre più accesa. 128 mila miliardi di introiti del 1984, anno della ripresa dopo gli anni bui del terrorismo che allontanarono dall'Italia americani e turisti europei, sono stati dì gran lunga superati negli anni successivi. Ma anche Paesi come la Spagna, la Grecia, la Turchia, la Tunisia, hanno fatto registrare significativi balzi in avanti, n turismo, non c'è che dire, tira, specie in un Paese come il nostro dove, secondo un'indagine dell'Unesco, sono concentrate quasi il cinquata per cento delle bellezze artistiche e architettoniche del mondo intero. Forse per questo sono tornati, e numerosi, i turisti da tutta Europa e forse per questo gli addetti al settore prevedono che presto torneranno anche gli americani, scoraggiati più che dai timori di azioni terroristiche, dalle oscillazioni del dollaro. r. con.