L'Udinese ringrazia Garella
L'Udinese ringrazia Garella A Taranto i friulani salvano lo 0-0 dopo aver corso parecchi rischi L'Udinese ringrazia Garella Interventi decisivi dell'ex portiere del Napoli - Discussioni per un fallo in area di Galparoli sul «capitano» pugliese Roselli - Picei il migliore TARANTO — Finisce 0-0 dopo novanta minuti disegnati da stati d'animo diversi. Un primo tempo per larghi tratti incolore, ravvivato da sporadiche invenzioni del Taranto e reso più significativo dalla saggia amministrazione del risultato da parte dell'Udinese, che rinunciava già in partenza a Branca (indisposto e perciò dirottato in panchina da Sonetti) e al suo posto utilizzava l'incerottato Catalano, il quale ricorreva a due iniezioni antidolorifiche al piede ma malgrado tutto riusciva egualmente ad interpretare una gara discreta. Solo un paio di episodi da segnalare: al 10'. Picei (splendida gara, la sua) fuggiva sulla fascia sinistra e lanciava negli ultimi venti metri Paolucci. Questi si decentrava lievemente e poi chiudeva a rete, con un tiro però alquanto debole. Garella era lì e non si faceva sorprendere. Al 29', contrasto sospetto in area udinese: Galparoli fermava in qualche modo il capitano ionico, Roselli. Rigore? L'arbitro milanese Frigerio lasciava correre. Nella ripresa, qualche sussulto di più e meno noia. Un vento assai sostenuto spazzava il campo e rendeva impossibili adeguate geome¬ trie: Taranto e Udinese si arrangiavano masticando un calcio d'emergenza, comunque talora anche coinvolgente e efficace. Al 50', mischia in area pugliese: De Vitis la risolve secondo antichi costumi, ma con poca mira. Palla fuori dopo una girata svelta e difficile: sarà la migliore occasione in tutta la partita, per i bianconeri friulani. Sull'altro fronte, Clagluna impartisce ordini schietti e dispone i suoi a maglie strette. Si adoperano di più le fasce e sulla sinistra continua a giganteggiare Picei. Al 57', è il centrocampista che partendo da lontano ruba palla e dopo un ispiratissi- mo slalom saetta a rete. Garella mette in angolo dopo che brividi corposi ravvivano il pomeriggio di un infreddolito pubblico. L'Udinese non si smuove: macina i suoi schemi sobri e diligenti, cerca di raffreddare gli impulsi avversari, ma senza mai impensierire Spalmilo. Solo al 78', in seguito a un'iniziativa di Pasa, il portiere ionico, su intervento perfino comodo, perde palla ma Boggio lo restituisce alla sua disoccupazione spedendo in angolo. Dalla bandierina. Catalano: ma senza esiti. Si viaggia verso il 90' tra le voglie dei due punti di Clagluna (che non ha mai vinto da quando siede sulla panca rossoblu) e i quieti desideri di sopravvivenza di Sonetti, il quale utilizza al meglio le chances che la gara gli offre. A11'83', però, la capitolazione di Garella sembra cosa fatta. Picei, ancora lui, prende palla a centrocampo e dopo una danza regale serve il lanciatissimo Paolucci. Questi penetra in area palla al piede, braccato dalla difesa friulana. Ma angola troppo il tiro: palla fuori e sogni sfumati. Sarà per la prossima volta. s.g.
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