Così Baggio ringrazia Eriksson

Così Baggio ringrazia Eriksson Nella ripresa la Fiorentina rimonta e travolge il Cesena Così Baggio ringrazia Eriksson 11 tecnico sta per lasciare i viola - Alla vigilia dell'annuncio ufficiale giocatori e tifosi dimostrano allo svedese tutta fa foro simpatia di ALESSANDRO RIALTI FIRENZE — Salutava con la mano destra una curva che gli ha giurato fedeltà. Ieri Eriksson ha conquistato l'ultima certezza: popolo e squadra sono con lui, anche se fra quattro mesi non sarà più l'allenatore della Fiorentina. Alla fine di un innegabile fallimento tecnico, è stata questa una grande vittoria per Eriksson. I viola hanno giocato anche per lui, almeno nella ripresa, quando hanno letteralmente schiantato il Cesena con quattro gol. All'inizio, in realtà, si capiva bene che qualcosa non funzionava nella squadra viola. Solo Dunga si dannava l'anima, ma nessuno che l'aiutasse. Mai. Era una Fiorentina distratta, deconcentrata, la vicenda-Eriksson in qualche modo aveva disturbato la settimana dei viola. E poi dall'altra parte c'era un Cesena vivace, combattivo, robusto a centrocampo nonostante tre assenze importanti come quelle di Cuttone, Leoni e Holmqvist. Nella Fiorentina mancavano Landucci (dovrà stare fermo quasi tre mesi) e Cucchi, squalificato. Comandava il Cesena, più convincente, più tenace. E lo si notava anche dalle azioni da gol. 5': Domini lanciava Traini, pallonetto troppo debole su un'uscita incerta di Pellicano. 15': tiro di Domini, il portiere viola parava in due tempi. 25': Domini-Piraccini-Limido, che a due metri dalla porta mancava clamorosamente il pallone. 33': Traini-Calcaterra. ancora un madornale errore davanti a Pellicano. Ed al 34' la clamorosa rete del Cesena: direttamente da calcio d'angolo, Limido indirizzava la palla sul secondo palo, Pellicano smanacciava ma non riusciva ad intercettarla. Passavano 6', il Cesena era ancora pericoloso: cross di Limido, testa di Traini a tre metri dal portiere viola e palla di poco alta sulla traversa. Al 42', ecco finalmente la reazione dei viola: Baggio inventava una palla-gol per Pellegrini che la sciupava con un pallonetto a Rossi, un portiere che non si faceva beffare. Nella ripresa esplodeva il gioiello Baggio, prendeva la squadra e la trascinava per mano verso la vittoria. Per la settima volta in questa stagione, la Fiorentina riusciva a rimontare Io svantaggio e, come era accaduto in altre occasioni, riusciva addirittura a stravincere. Merito di Baggio e di Dunga. i grandi protagonisti. Al 54' il paleggio: punizione di Dunga per Baggio, gran botta e palla nell'angolo alto alla sinistra di Rossi. Al 71' il 2-1: DungaBaggio-Dunga. palla nell'angolino con un bolide da fuori area. Al 83' il 3-1: Baggio-Pellegrini-Baggio. cross, colpo di testa di Borgonovo e gol. Uno slalom di Baggio e poi ancora il suo raddoppio personale all'ultimo minuto della partita: fallo di Calcaterra su Di Chiara in area: rigore. Botta di Baggio e 4-1 finale. Quattro gol, due punti, ma il protagonista era Sven Goran Eriksson. Incredibile situazione la sua. Questo pomeriggio lo svedese annuncerà il suo sì al Benfica. Lascerà Firenze a fine stagione, resterà sulla panchina viola per altre 14 partite sapendo di non avere più un futuro italiano. Eppure la città, i tifosi gli si sono stretti attorno, quasi a proteggerlo, a pregarlo di ripensarci. Nei cinque anni italiani non aveva mai vinto una partita più importante di questa. Prima della gara, dalla curva Fiesole, il suo nome è stato invocato con un urlo progressivo. Per lui. di nuovo contro i Pontello reputati responsabili della sua partenza, non avendogli assicurato una grande squadra. Un urlo che si è infranto solo quando la Fiorentina perdeva per 1-0. Sono piovuti fischi, all'indirizzo però della squadra. Alla fine l'urlo è tornato, solo per lui. Lo svedese si è commosso. Ha rinviato ogni comunicazione a questo pomeriggio per tenere fede all'accordo con i Pontello. Ha risposto solo alla curva: -Sono stati meravigliosi, mai sentito un coro così, tanto affetto. Non me lo aspettavo-. Ha parlato brevemente della partita: -Primo tempo brutto, errori tattici, squadra troppo lunga e poco pressing. Bellissimo il secondo tempo. In casa la Fiorentina è da Uefa, bisogna migliorare in trasferta per rubare un posto in Europa'. Lui, comunque, non ci sarebbe, giocherà la Coppa dei Campioni con il Benfica. Poi è uscito, curioso, per verificare che cosa avrebbe fatto la gente. Lo aspettavano in centinaia, lo hanno portato quasi in trionfo, scandendo il suo nome. Lo pregavano di restare, sventolavano una bandiera svedese. Non ha vinto spesso in campo, forse ha vinto nella vita. Il presidente Righetti garantiva: "Resterà con noi sicuramente fino a fine stagione, nessun cambio anticipato dì allenatore-. L'ex presidente Ranieri Pontello confidava: •Decidessi io, coinè nuovo tecnico prenderei... Eriksson-. Ma è tutto deciso. Oggi l'annuncio. La Fiorentina sta cercando il sostituto per la stagione '89-90: nella lista Simoni. Mondonico e Bagnoli. Anche la squadra dedicava il successo al tecnico. Negli spogliatoi, alla fine del primo tempo, la svolta: «Ci siamo guardati negli ordii — raccontava Hysen — ed abbiamo detto, ora giochiamo al calcio. Anche per Eriksson cheto merita-.

Luoghi citati: Fiesole, Firenze