Vialli a quota 28, stagione-mitraglia

Vialli a quota 28, stagione-mitraglia / numeri del campionato a cura di Bruno Colombero Vialli a quota 28, stagione-mitraglia Vialli, con la doppietta servita alla Sampdoria per liquidare il Pisa, s'è portato a quota 12 nella classifica dei cannonieri ed ha già eguagliato il suo «tetto» stagionale stabilito nel 1986-'87. L'attaccante blucerchiato, per quanto riguarda i gol, sta vivendo una stagione addirittura magica. In campionato ha raggiunto Careca al secondo posto e insidia il leader Serena ieri fermato dal Verona, in Coppa Italia (manifestazione nella quale deve ancora giocare la doppia finale con il Napoli) è andato a bersaglio 11 volte, 4 reti le ha segnate in Coppa delle Coppe, una è servita all'Italia per liquidare l'Olanda in amichevole. In totale 28 gol in 41 partite: sembra il ritmo di un bomber d'altri tempi. Nella ime segnano tutti S'è fermato Barros (l'unico bianconero che aveva trovato il gol nelle ultime 7 domeniche) e la Juventus ha mandato a bersaglio Mauro (anche grazie ad una leggera deviazione dello slavo Arslanovic) e Marocchi, quest'ultimo al primo centro nella massima divisione. La squadra di Zoff, malgrado la «magra» delle ultime sette giornate, è formazione dove il gol è patrimonio di tutti. 129 bersagli bianconeri sono in- fatti venuti con il concorso di 10 giocatori diversi. Un parco bomber come quello bianconero possono vantare unicamente Atalanta e Napoli. Umido a segno dall'angolo Andare a segno direttamente dall'angolo è prodezza decisamente inusuale. C'è riuscito ieri il romagnolo Limido che a Firenze, proprio dalla bandierina, ha sorpreso il portiere viola Pellicano. Limido è un autentico specialista In materia: il suo bottino nella massima divisione è di 7 gol e malgrado il non certo elevato numero di realizzazioni è alla seconda prodezza del genere. Identico capolavoro aveva già realizzato il 29 gennaio 1984 contro l'Udinese in Friuli, quando ancora vestiva la maglia biancoverde dell'Avellino. In questi ultimi anni, oltre a Limido, «cannonieri dall'angolo» erano stati Amenta, Chia- rugi. Palanca e Pecci, mentre fra i protagonisti del passato si erano distinti Orsi, argentino della Juve Anni Trenta, e il turco Sukru che nei primi Anni Cinquanta aveva militato nelle file di Lazio e Palermo. Amaro '89 per le romane Prende consistenza l'incredibile 1989 delle squadre capitoline. La Roma, nel corso del nuovo anno, non è ancora riuscita a fare bottino pieno (ieri, con Spinosi in panchina, ha messo insieme il secondo pareggio consecutivo), mentre la Lazio ha vinto una sola volta proprio contro i cugini. Nel nuovo anno l'Olimpico è stato terreno fertile per tutti: i giallorossi hanno concesso i due punti a Juventus, Lazio e Milan e pareggiato contro Verona e Bologna, mentre la Lazio ha diviso la posta con Juventus, Ascoli, Cesena e Milan. Pisa senza gol da 576' L'olandese Been s'è fatto neutralizzare un rigore da Pagliuca e il Pisa ha concluso in bianco anche contro la Sampdoria. Con i 90' di Marassi il digiuno dell'attacco di Bolchi s'è fatto preoccupante: l'ultimo gol nerazzurro risale infatti al 22 gennaio e venne messo a segno proprio da Been contro il Cesena. Da allora i toscani sono stati bloccati dalle difese di Milan. Napoli, Pescara, Bologna, Inter e appunto Sampdoria per un totale di 576 minuti. Siamo però ancora lontanissimi dal record assoluto Espugnato il Comunale La Juventus ce l'ha fatta: liquidando l'Ascoli ultimo in classifica, la squadra di Zoff è riuscita ad ottenere la seconda vittoria intema, se non consideriamo 11 derby. Prima del ko rifilato ai marchigiani Tacconi e compagni di fronte al proprio pubblico avevano unicamente liquidato il Lecce. L'altra vittoria intema era infatti stata ottenuta contro il Torino. Per i bianconeri s'è trattato della prima vittoria casalinga del 1989: l'ultimo successo, quello al danni dei cugini, risaliva infatti al 31 dicembre 1988.