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Primavera in Borsa A Genova si affacciano i titoli di Base H Primavera in Borsa GENOVA — La prima decade di marzo della Borsa valori di Genova dimostra un'insolita vivacità al mercato ristretto, da alcuni anni stagnante al quale venivano quotati solo tre titoli bancari. Dopo il brillante debutto il 1° marzo della società di Finanziamento e di Sconto — Ifis — che fa capo al principe Sebastiano Von Furstenberg e alla madre Clara Agnelli, mercoledì 8 marzo si affaccerà per la prima volta alla quotazione la società Base H, finanziaria genovese costituita nel 1971 per il settore dei mutui immobiliari da Giorgio Haupt, tuttora al vertice in qualità di vicepresidente e amministratore delegato. Come nel caso della Ifis, anche Base H porterà in Borsa i soli titoli privilegiati. Si tratta di quattro milioni e 856 mila azioni del valore nominale di mille lire, diffuse tra circa 400 azionisti e scambiate negli ultimi tempi sul mercato parallelo a prezzi intorno alle 3700 lire. Al Ristretto saranno quotate solo le privilegiate «prima serie» che in caso di distribuzione degli utili, hanno diritto ad un dividendo superiore del 10 per cento rispetto a quelle ordinarie. Non saranno invece emesse in Borsa le azioni privilegiate di «serie B» quelle che hanno diritto a un dividendo maggiorato del 15 per cento, di cui ne circolano sul mercato ancora una piccola quantità (circa seimila) per le quali è tuttora possibile la conversione in azioni «prima serie». Storia. La società venne costituita nel 1971 per iniziativa di un nutrito gruppo di professionisti genovesi tra cui l'attuale presidente Carlo Musso Piantelli e l'ammini stratore delegato Giorgio Haupt. L'idea fu originale ed ebbe immediatamente successo sulla piazza genovese e milanese: il Mutuo Base H. Consiste nell'anticipo dei soldi all'acquirente di una prima casa con la possibilità di estinguere il suo mutuo nei tempi e modi a lui più opportuni. Tanto più veloce è il rimborso tanto più sconto ottiene. La possibilità sembrò ai genovesi, parsimoniosi e seguaci della politica prudente del «mani man» (a piccoli passi) molto conveniente anche a fronte dei mutui in genere praticati dagli istituti di credito che non danno l'opportunità di sconti in caso di rimborso anticipato. Base H conquistò il mercato immobiliare genovese fino ad espandersi oltre Appennino, soprattutto a Milano, dove sorse ben presto una filiale. Grazie all'intuito del finanziere Haupt, la società venne sempre ricapitalizzata tanto da passare in pochi anni da un capitale di poco più di cln- que milioni ai dieci miliardi attuali di cui 6,5 interamente versati. Negli Anni 80 visto il successo di questa formula del mutuo a riscatto anticipato la società cominciò a diversificarsi in altre attività parabancarie. La prima con la nascita di «Accadue» per interventi finanziari in società mediopiccole al fine della loro capitalizzazione e commercializzazione di azioni, in seguito con la società «Leasing Genova» per le operazioni appunto di leasing, con la «Semeco Systems Srl» per le operazioni immobiliari e con «Casacca» società oggi che fanno capo a Base H che ne detiene il controllo. In particolare Accadue figura tra i soci della Marina Fiera di Genova per la realizzazione del porticciolo fieristico e se ne è assicurata attraverso alla controllata Casacca la gestione per dieci anni. Nuove iniziative infine sono decollate anche nell'area milanese attraverso la immobiliare «Donatello» e sulla costa sarda. Il controllo di Base H e della società «Una Base» (89;35 per cento) che a sua volta fa capo ai membri del consiglio e soci fondatori tra i quali il presidente Musso Piantelli, il vicepresidente e l'amministratore delegato Giorgio Haupt, l'amministratore delegato Andrea Haupt e i consiglieri: Filippo Costa, Gian. Luigi Croce, Giancarlo Ferraris. Francesco Frisoni, Lorenzo Merello e Maurizio Poggio. Quanto agli utili Base H nel 1987 ha chiuso con 575 milioni di cui però non ha distribuito dividendi agli azionisti in una ottica di rafforzamento patrimoniale della società. Paola Mattarana