La Valle d'Aosta innevata Finalmente festa dello sci

La Valle d'Aosta innevata Finalmente festa dello sci Lunghe code davanti agli impianti di risalita La Valle d'Aosta innevata Finalmente festa dello sci E' stato un piccolo ricupero dopo una stagione ormai compromessa AOSTA — Seppur a denti stretti, in questo primo weed-end di marzo, finalmente imbiancato dalla neve, gli albergatori ed i gestori degli impianti di risalita della Valle d'Aosta sono tornati a sorridere. Anche se la stagione invernale è ormai compromessa, l'industria turistica valdostana, che ha già accusato un danno valutato attorno ai 250 miliardi di lire, spera di contenere le perdite con le settimane bianche e lo sci primaverile. 'Quello che abbiamo perso è perso, le disdette non si recuperano più, ma l'importante è salvare il salvabile', ha detto Albert Tamietto, presidente dell'associazione albergatori. I campi di sci della Valle tra ieri e sabato sono stati presi d'assalto dagli sciatori. Ai lunghi incolonnamenti registrati alle barriere autostradali e lungo le strade che portano alle località sciistiche hanno fatto seguito le lunghe code su tutti gli impianti di risalita, quelli oltre i 1500 metri di quota, che hanno ripreso a funzionare regolarmente. In funzione anche quelli di Champoluc dove però, se continua il bel tempo, do¬ vranno essere richiusi per scarsità di neve. Nonostante le recenti nevicate sono tanti gli albergatori che piangono. •Elaboreremo una serie di proposte da sottoporre alla Regione perché intervenga a favore del settore che ha subito gravi perdite-, ha detto Tamietto. Se non hanno di che lamentarsi Courmayeur ed in particolare Cervinia che, rispetto allo scorso anno, registra un incremento netto di presenze di ben 15 mila unità nel solo mese di marzo; Pila, che ha ridotto del 50 per cento il prezzo degli abbonamenti; La Thuile, che è collegata con la stazione francese di La Rosière, e Crevacal, nell'alta Valle del Gran San Bernardo dove si potrà sciare fino a fine aprile, molte altre località sono ridotte sul lastrico. Per tutte valga l'esempio di Cogne dove, a causa della pochissima neve, la locale associazione fra gli albergatori ha deciso di chiudere buona parte degli alberghi fino alle vacanze di Pasqua. Su circa 800 posti letto disponibili, i posti prenotati, per questa settimana, sono 120 ed una cinquantina per le prossime tre. -Abbiamo deciso di tenere aperti solo gli alberghi a conduzione familiare ed il Bellevue, l'unico a quattro stelle», ha detto il presidente degli albergatori di Cogne. 'Le spese vive — ha aggiunto — sono ben superiori agli incassi dati dalle tre o quattro persone che mediamente avevano prenotato per ogni albergo. Abbiamo preferito concentrare tutte le prenotazioni in pochi esercizi e chiudere gli altri». p. m.

Persone citate: Albert Tamietto, Tamietto

Luoghi citati: Aosta, Cogne, Courmayeur, La Thuile, Pila, Valle D'aosta