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L'abbaiare del cane lo salva da incendio A Varazze, ricoverato per ustioni L'abbaiare del cane lo salva da incendio VARAZZE — E' stata una notte di paura: un appartamento di Via Pizzorno 5 è stato distrutto dalle fiamme, l'intero stabile di tre piani abitato da dieci famiglie è stato evacuato, il rione è stato transennato e soltanto nelle prime ore del mattino di ieri si è avuta la certezza che non vi erano vittime. Un solo ferito. E' l'inquilino dell'appartamento distrutto, Lorenzo Gustavino, 62 anni, soprannominato Raffaelin, alfiere della rivolta contro la soppressione dell'ospedale locale e censore da anni, tramite «tazebao» affissi sui muri della città (gli hanno procurato una raffica di denunce alla procura della repubblica), di presunte malefatte dell'amministrazione della città. E' ricoverato all'ospedale di Savona per ustioni di primo e secondo grado al volto e al corpo. Lesue condizioni non sono gravi. L'uomo deve la vita al proprio cane che lo ha svegliato abbaiando furiosamente all'insorgere dell'incendio. Le fiamme sono divampate poco dopo le 22 e 30 della notte di sabato e sono state completamente domate soltanto poco prima delle cinque di ie¬ ri mattina Squadre di vìgili del fuoco di Savona, volontari della protezione civile, uomini della Croce Rossa sono stati impegnati per tutta la notte. I danni sono ingenti ma le strutture dello stabile non sono compromesse. Gli inquilini, dopo la notte passata all'aperto o presso parenti, da ieri mattina sono ritornati nei loro appartamenti. Sull'incendio è in corso un'inchiesta. Dai primi accertamenti dei carabinieri e vigili del fuoco sembra che l'incendio sia stato provocato dalla stufa a legna di Lorenzo Gustavino. La cucina dell'appartamento sarebbe stata stipata di cartoni e altro materiale infiammabile. La brace uscita dalla stufa avrebbe appiccato le fiamme che in poco tempo hanno devastato l'abitazione. Lorenzo Gustavino è stato sorpreso dalle fiamme nel sonno. Un inquilino, Roberto Delfino, lo ha visto lasciare l'appartamento con i pochi abiti in fiamme. Poi, l'allarme e le lunghe ore di lavoro per domare l'incendio e la ricerca di eventuali vittime di asfissia con il pericolo incombente di crolli. b. ba.