Basilicata, il terremoto c'è ancora Quando, finalmente, si ricostruirà?

Basilicata, il terremoto c'è ancora Quando, finalmente, si ricostruirà? Basilicata, il terremoto c'è ancora Quando, finalmente, si ricostruirà? Oggi si decide quando portare in discussione alla Camera un disegno di legge per istituire una commissione di inchiesta per le zone terremotate di Basilicata, Irpinia e Campania POTENZA — Oggi si deciderà quando si dovrà portare in discussione alla Camera il disegno di legge che prevede l'istituzione di una. commissione parlamentare di inchiesta sulla ricostruzione delle aree terremotate dell'Irpinia, della Basilicata e della Campania. A Muro Lucano, su una panca dell'unico bar del «Giardino», un quartierucolo di prefabbricati per terremotati, dice un vecchio pensionato: "Ci sono state persone che prima avevano dei pagliai ed ora hanno delle ville. 10 avevo due case, una di sei vani ed un'altra di due. Le avevo fatte belle per la mia vecchiaia lavorando in Germania. Non ho avuto ancora 11 mandato. Siamo in parecchi a non averlo ancora avuto ed a non saperne niente. Mi arrabbio, ma cosa posso fare? Le imprese trovano delle scuse per avere un incremento di spesa». Ed il sindaco, Di Leo: -Si è costruito al 30 per cento, stiamo cercando di soddisfare al più presto tutti. Sono sindaco da settembre, prima c'è stato un commissario e prima ancora per due anni tutto è rimasto fermo per delle crisi politiche». E l'interesse, 11 potere, i soldi hanno fatto da freno: man¬ cano le case, così come manca ancora il lavoro, n consigliere regionale Margioita del msi: -L'occasione terremoto doveva essere sfruttata diversamente. I posti di lavoro promessi sono ancora un sogno. In Basilicata ci sono 600 mila abitanti e 70 mila disoccupati. Ricostruzione significa anche lavoro, ma qui ce n'è stato ben poco, anzi siamo serviti solo ad altri». Ed il capogruppo del pei alla Regione, Curcio: «Ci sono state e ci sono tante cose che non vanno. E' difficile quantificare il danaro arrivato a seguito del terremoto. Ed un esempio di come siano andate le cose è quello dei Bankers Trust, un prestito internazionale di mille miliardi chiesto da Signorile per opere irrigue nell'area del terremoto. Con questi soldi si fecero tante opere, tanti acquedotti, ma i tubi sono vuoti. Si spesero 35 miliardi per portare l'acqua alle Comunità Montane del Marno e del Melandro, ma niente, il solo problema era quello di interrare i tubi e fare gli appalti che si assegnavano e si assegnano a Roma. Lì, Scotti creò l'Hai Tecna, una struttura (che solo per consulenze ha già preso 90 miliardi) che fa l'istruttoria per l'ammissibilità o meno al finanziamento per le imprese che vogliono installarsi nelle aree terremotate. E'vero, anche noi, con la legge 64, abbiamo speso miliardi come marinai ubriachi, ma tutto è stato sempre gestito da fuori. Come si spiega che il cuore duro della de è diventato campano? Come mai dal Lombardo-veneto il potere si è spostato in Campania? Ilpotere c'è là dove ci sono isolai». Una marea di danaro che perfino gli imprenditori sono alle strette con le banche. Il presidente dell'Associazione industriali di Potenza, dottor Solinardi: -Noi abbiamo potuto lavorare soltanto in subappalto con ribassi eleva- tissimifino al 50-57 per cento e questi non con enti pubblici ma con altri privati. C'era l'ordinanza Scotti che imponeva stesse condizioni sia per le imprese concessionarie che per quelle locali in subappalto, che peraltro dovevano essere per lo meno il 50 per cento, ma ciò è stato completamente disatteso. L'80 per cento delle infrastrutture è stato fatto da noi, eppure siamo in rosso con le banche. Un esempio? La gestione delle aree industriali è stata affidata alla Castalia, una società dell'Iri, che fa da capofila alla Italimpianti e ad un consorzio per la manutenzione delle infrastrutture. A noi non è stato affidato neanche l'incarico di scopini». Ed il senatore Attarà, democristiano ed ex presidente della Regione: "C'è parecchio ritardo per la ricostruzione iq Basilicata, ma questo non è dovuto a noi, che abbiamo potuto operare con un ministro, un presidente della Regione e perfino i sindaci, ma solo in quanto tali non avendo mai avuto nessuno con poteri commissariali. Napoli e la sua provincia sono state più fortunate, singolarmente ne hanno uno ciascuna. Per noi è stato deciso tutto a Roma. Comunque è bene mettere in evidenza co¬ me dei 25 mila miliardi stanziati, alla nostra regione ne sono arrivati meno di un quinto e che tutto quanto il lavoro fatto è costato il 50 per cento di quanto stanziato dato che il resto'è- scomparso nelle varie fasi di subappalto che hanno assunto sempre più il carattere di intermediazione. Abbiamo bloccato la camorra, questo 10 abbiamo potuto fare». E la gente aspetta, le amministrazioni cadono, i tecnici cercano di prender quello che possono. A Brienza per motivi politici tutto quanto è bloccato e ciò si fa ricadere su uno stato di insoddisfazione legato alla Fiat Engineering. A Pesccpagano sembra che il terremoto sia passato da poco per come è ridotta la città. -Sono quattro anni che tutto è fermo: qui si stanno costruendo campi da gioco e piscine, ma niente case, ed io ne avevo una comprala con 11 mio lavoro. Ora sono in causa con l'ingegnere e la ditta, non penso si siano comportati in maniera cor retta. Faccia pure il mio nome. sono Francesco Fasano. Se c'è slata gente che ha fatto sacrifici per aiutarci è doveroso avere il coraggio di denunciare ciò che non va». Francesco Saltarelli

Persone citate: Basilicata, Brienza, Curcio, Di Leo, Francesco Fasano, Signorile