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V Libera Chiesa... V Si è scritto in questi giorni, in relazione al caso della condanna a morte dello scrittore Salman Rushdie, pronunciata da un capo religioso, a disposizione del quale c'è uno Stato. l'Iran, da lui praticamente guidato e diretto, che questo caso ha destato stupore perché in Occidente la separazione tra Stato e Chiesa è da qualche secolo un fatto compiuto. Ci troviamo infatti di fronte ad un caso che è un effetto tipico di quella riunione di potere religioso e di potere civile che, come disse Cavour nel suo famoso discorso del 25 marzo 1861 alla Camera dei Deputati a Torino, è causa del più intollerabile dispotismo, sia che una casta sacerdotale usurpi il potere temporale, e sia che un califfo o un sultano riunisca nelle sue mani il potere spirituale. Dappertutto, precisò, questa fatale mescolanza ha prodotto gli stessi effetti, per cui non esitò a confessare che se davvero la caduta del potere temporale avesse avuto la conseguenza di ridurre il capo di tutto il cattolicesimo alla carica di grande elemosiniere o di cappellano maggiore dello Stato italiano, egli avrebbe rinunciato a desiderare di riunire Roma all'Italia essendo inconcepibile una sventura maggiore di quella che tocca ad un popolo in cui siano riuniti nelle stesse mani i due poteri, quello civile e quello religioso. Cavour fu perciò fautore tenace e fermissimo dell'indipendenza del Pontefice, della sua dignità e dell'indipendenza della Chiesa, convinto che questi irrinunciabili beni e valori sarebbero stati garantiti solo dalla separazione di Chiesa e Stato e con l'applicazione leale e larga del principio di libertà ai rapporti tra le due istituzioni, sul fondamento dell'integrazione dello stesso principio nel putto fondamentale del nuovo Stato. Nel successivo discorso che pronunciò il 27 marzo, egli laneiò conseguentemente la formula ili libera Chiesa in libero Sialo che. tradotta in congrue statuizioni ed intese, avrebbe garantita la separazione e la reciproca indipendenza dei due poteri, ma Cavour fu ben consapevole che quella che si apriva sarebbe stata una via del tutti) nuova la quale richiedeva coraggio e chiaroveggenza. La separazione era l'avvenire e non il passato. Nel suo discorso del 5 aprile 1861, citando l'esempio del Belgio in cui il principio della separazione della Chiesa dallo Stato aveva già avuto un inizio di promettente applicazione, Cavour disse che vi sarebbero stati tut- Salvatore Valitutti . (Continua a pagina 2)

Persone citate: Cavour, Salman Rushdie, Salvatore Valitutti

Luoghi citati: Belgio, Iran, Italia, Roma, Torino