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Diplomatico dissidente è arrestato in Romania Diplomatico dissidente è arrestato in Romania Figlio di un firmatario del documento anti-Ceausescu VIENNA — Mircea Raceanu, un diplomatico romeno che secondo fonti dell'emigrazione era stato arrestato il 31 gennaio mentre si recava alla residenza dell'ambasciatore americano a Bucarest, è stato accusato di spionaggio in favore di una potenza straniera. Lo ha reso noto ieri l'agenzia ufficiale romena Agerpres precisando che Raceanu, -colto sul fatto-, lavorava per un servizio segreto straniero fin dal 1974. In un dispaccio da Bucarest, l'agenzia jugoslava Tanjug cita fonti diplomatiche secondo le quali l'arresto di Raceanu è legato a una lettera inviata da alcuni esponenti del partito, fra 1 quali figura il padre del diplomatico, al presidente Nicolae Ceausescu. Nella missiva, della quale XAgerpres non fa menzione, sei personalità di primo piano criticano il progetto di distruzione di migliaia di villaggi in tutto il Paese e rivolgono al capo dello Stato un appello per il rispetto dei diritti umani e per la sospensione delle vendite all'estero di generi alimentari. Secondo fonti dell'emigrazione romena, che hanno chiesto di mantenere l'anonimato, Raceanu, dipendente dell'ambasciata a Washington negli Anni 70 e negli ultimi tempi viceresponsabile dell'ufficio per gli Usa del ministero degli Esteri, è stato arrestato insieme alla moglie mentre si recava alla residenza dell'ambasciatore statunitense per una proiezione. La signora Raceanu era stata in seguito rilasciata, ma del marito non si erano più avute notizie. Un diplomatico occidentale a Bucarest ha confermato che Raceanu era stato invitato dall'ambasciatore americano, ma non si era poi presentato alla serata. h'Agerpres non precisa quando si terrà il processo, né la pena massima per i reati di cui Raceanu è accusato. Le leggi romene prevedono la pena di morte per gli atti di spionaggio che arrechino danni gravi alla sicurezza dello Stato e un massimo di 20 anni di prigione per quelli minori. (Agi)