Nube tossica, ore di paura a Vercelli

Nube tossica, ore di paura a Vercelli Il depuratore comunale non è riuscito a smaltire un carico immesso clandestinamente Nube tossica, ore di paura a Vercelli Si trattava di idrogeno solforato, irritante ma non pericoloso - E' stato un inquinamento doloso: nelle fogne sarebbero stati immessi rifiuti industriali non controllati - Si indaga su alcune ditte VERCELLI — Brusco risveglio, ieri mattina, per centinaia di vercellesi che hanno accusato vertigini e mal di testa, mentre in tutta la città si avvertiva un fortissimo odore di uova marce. In pochi minuti, i centralini dell'Usi, dei vigili del fuoco e della questura sono stati intasati di chiamate. La gente che stava andando al lavoro s'è chiesta che cosa stesse succedendo e in diversi quartieri nessuno e uscito di casa senza avere un fazzoletto premuto sulla bocca. C'è stato allarme davanti alle scuole, dove genitori e insegnanti hanno fatto entrare in fretta gli st udenti e sbarrato le finestre. Il fenomeno si è protratto per circa quattro ore e sono state fatte le ipotesi più disparate. Alla fine si è scoperta la causa dei malesseri: una nube di idrogeno solforato (un gas irritante, ma non pericoloso) si era prodotta sul depuratore e il vento l'aveva trasportata sulle abitazioni. •Idrogeno solforato — dice l'assessore comunale all'Ecologia Arrigo Danieli — ma anche altro: il depuratore presentava i fanghi nerissimi. Evidentemente erano stati immessi nelle fogne, e in grande quantità, composti organici che l'impianto non è riuscito a smaltire. Sono un chimico, e ho avvertito la caratteristica puzza dei mercaptani, le sostanze che vengono utilizzate per odorare il gas metano-. Continua Danieli: -I vigili ecologici si sono subito messi in azione. Abbiamo fatto una serie di prelievi e, durante queste operazioni, e emerso un fatto gravissimo: alcuni tombini che usiamo per far i controlli in fogna erano stati interrati da qualcuno che, ovviamente, non voleva farci eseguire queste operazioni-. Dunque, un inquinamento doloso. Ma fatto da chi? Nessuno e ancora in grado di fare dei nomi, anche se Danieli si sbilancia affermando: -// cerchio si sta chiudendo. Con la mappa delle fognature e con i prelievi che abbiamo fatto saremo in grado prestissimo di accertare che cosa ha fatto star male centinaia di vercellesi e chi ha scaricato in fogna quelle sostanze violando la legge Merli-. L'assessore all'Ecologia è stato volutamente sul generico anche ieri pomeriggio, in Consiglio comunale, quando il «caso- è stato discusso d'urgenza. L'opposizione (pei in testai ha lodato l'e¬ sposizione tempestiva dei fatti, ma ne ha criticato la genericità. Il capogruppo comunista Ezio Robotti ha detfo: -E' inammissibile che il Comune non abbia gli stumenti idonei per individuare subito e per colpire chi le i fatto questa cosa. Sono mesi che denunciamo l'immissi ne di sostanze tossiche nel depuratore-. Il problema era stato sollevato nei giorni scorsi da Renato Cerutti. presidente dell'Amnu ila municipalizzata della nettezza urbana che gestisce rimpianto i. Cerutti aveva inviato al sindaco la relazione di un consulente tecnico dell'azienda, l'ingegner Mario Olmo, in cui si sosteneva che il nuovissimo depuratore di Vercelli stava andando fuori uso per l'immissione di scarichi industriali non controllati. Pare addirittura che queste sostanze (residui di resine e solventii possano corrodere gli assi dei rotori, con danni economici vistosi e con il pericolo di allagamento delle vie vicine Tra l'altro, sembra che anche il mondo agricolo sia stato messo in allarme da alcuni nbevi .anomali- riscontrati sull'acqua Il fenomeno non era quindi del tutto inatteso, almeno da parte degli esperti. E c'e anche chi fa il nome di una delle aziende sospettate di inquinamento: il consigliere regionale Gilberto Valeri. Proprio ieri mattina, l'esponente del pei ha inviato un'interrogazione •urgenteagli assessori regionali alla Sanità e all'Ambiente. C'è scritto: -Ci sono gravi sospetti che questo grave episodio di inquinamento sia stato provocato dal rilascio di sostanze liquide altamente tossiche da parte della ditta Polioli di Vercelli-. Ma l'industria chimica respinge ogni accusa. Dice il direttore dello stabilimento. Paolo Manicardi: -Sorto calunnie, pesanti e gratuite. Noi non abbiamo fatto nessuno scarico tossico, il Comune sa benissimo come e dorè fare gli accertamenti per quanto riguarda i residui delle nostre lavorazioni-. Ed il Comune e intenzionato ad andare sino in fondo. Conclude Danieli:-Non guarderemo in faccia nessuno E' giusto che chi ha sbagliato paghi: tra non molto dovremmo essere in grado di sapere tutta la verità su questa bruita vicenda Enrico De Maria

Persone citate: Arrigo Danieli, Cerutti, Danieli, Enrico De Maria, Ezio Robotti, Gilberto Valeri, Mario Olmo, Paolo Manicardi, Renato Cerutti

Luoghi citati: Vercelli