Un caso Tower anche per i democratici

Un caso Tower anche per i democratici Il leader della Camera, Wright, messo sotto inchiesta dal Parlamento Un caso Tower anche per i democratici Secondo le accuse, è stato lautamente ricompensato da un'azienda privata per favori politici - In caso di voto rischia l'espulsione - Bush potrebbe aver interesse a «coprirlo» per non rompere definitivamente con l'opposizione DALLA REDAZIONE WASHINGTON — Un nuovo scandalo politico scuote la capitale dopo quello dì John Tower, l'ex senatore cui il Congresso ha negato la nomina a ministro della Difesa. Questa volta lo scandalo non colpisce un repubblicano, ma un democratico, il potente leader della Camera James Wright, numero due nella successione a Bush dopo Quayle. Anziché da accuse di alcolismo e gallismo, come nel caso di Tower, lo scandalo scaturisce da presunti imbrogli finanziari e corruzione. La Commissione all'Etica ha appena completato un'inchiesta durata nove mesi su Wright: da ieri sta dibattendo se pubblicare o no il rapporto di 450 pagine e se far votare o no la Camera. Il voto, dicono i media americani, potrebbe avere come esito finale una semplice censura ma anche l'espulsione. Wright, un texano di 66 anni dal sorriso volpino, straordinario agente pubblicitario di se stesso, da un quarto di secolo alla Camera, è il boss del partito democratico nel Profondo Sud. Già interlocutore numero uno dì Reagan — gli bloccò la strategia di appoggio ai Contras — ambisce a riempire il vuoto di potere lasciato dalle incertezze e dai ritardi dì Bush. Sui suoi affari Washington mormora da almeno un quinquennio, e secondo un esponente della commissione parlamentare, Richard Pelhan, il dossier a suo carico è più pesante del previsto. Alcune accuse sono già emerse nei particolari. A norma di legge, i deputati devo¬ no elencare tutte le fonti di reddito; hanno inoltre la proibizione di intrattenere rapporti d'affari con il mondo industriale. Ma Wright, ha scritto il Wall Street Journal, ha nascosto lo stretto legame con un'azienda texana, la Mallight Co., proprietà d'uno dei suoi migliori amici. Nel corso degli ultimi anni, la società gli ha «prestato» un appartamento, un'automobile, alcune decine di milioni, partecipazioni azionarie, e ha pagato uno stipendio alla moglie senza chiederle alcuna prestazione; in cambio, Wright ha ottenuto grossi finanziamenti pubblici per una serie dì suoi progetti immobiliari Mallight. Certo Wright non è nuovo a incidenti di percorso. Due anni fa venne inquisito per avere esercitato pressioni a favore di un'impresa petrolifera di cui risultò azionista. Nell'88 interferì nell'amministrazione controllata di alcune casse di risparmio texane sull'orlo del dissesto. n parlamentare, che è stato anche criticato per aver fatto scrivere la propria autobiografia a un collaboratore stipendiato come funzionario della Camera, quindi a carico dei contribuenti, ha sempre protestato la propria innocenza, accusando i colleghi di voler ordire un complotto. Se lo scandalo esplodesse, sarebbe comunque la fine della «bipartisanship», cioè della ricerca di un consenso allargato ai democratici da parte di Bush. Non è escluso perciò che il Presidente cerchi di ridimensionarlo nel proprio interesse.

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