La battaglia delle news di Fulvia Caprara

La battaglia delle news La battaglia delle news Il notiziario spostato alle 20, in concorrenza con il Tgl - Quattro i conduttori, oltre a una «squadra» di commentatori, da Bocca a Brera • Prima puntata con gli auguri di Ferrara Gonfalonieri commenta l'accordo con Maxwell e la proposta di normativa sugli spot ROMA — Prende 11 via domani sera su Retequattro alle 20 la nuova edizione di Dentro la notizia, il quotidiano d'informazione della Fininvest che, dopo 5 mesi di rodaggio alle 19, tenta ora la concorrenza diretta con il Tgl Rai. 'Siamo dei temerari — ha ammesso Francesco Damato, direttore responsabile del quotidiano prodotto da Videonews — ma crediamo di esserci allenati abbastanza e di aver individuato un target ideale di ascolto". Passato da una media di 403 mila telespettatori ad ottobre a 586 mila a febbraio. Dentro la notizia ha registrato un notevole incremento di pubblico (il 58%) nella fascia tra i 25 e i 34 anni. n programma, di 30 minuti, vuole raggiungere il milione di telespettatori, ma soprattutto "Offrire un tasto in più di libertà al pubblico televisivo". Ogni appuntamento (domani ci sarà anche Giuliano Ferrara per gli auguri ai collegni) comprenderà dai 15 ai 18 servizi di un minuto e mezzo al massimo: i conduttori passeranno da 2 a 4 (si aggiungono a Pierfilippo d'Acquarone e Cesara Buonamici. Rita Dalla Chiesa e Alessandro Cecchi Paone), gli opinionisti saranno Francesco Damato e Gianni Letta per la politica interna; Guglielmo Zucconi e Giorgio Bocca per il costume. Enzo Bettiza, Paolo Galimberti e Jas Gawronski per la politica estera, Roberto Gervaso per la cultura, Gianni Brera e Gianni Mura per Io sport. Anche Ferrara, compatibilmente alla registrazione di Radio Londra (in onda su Canale 5 alle 20,25) potrebbe essere saltuariamente arruolato in squadra. Dentro la notizia sarà registrato (tutti i giorni dal lunedi al sabato) dalle 18 e 30 alle 19 con possibilità di aggiornamenti da piazzare in coda al programma. Ed è allo studio una «ribattuta» di 5 minuti intomo a mezzanotte. Se l'amministratore delegato della Fininvest Fedele Confalonieri, braccio destro di Berlusconi, ha spiegato, presentando la nuova versione del quotidiano d'informazione, che lo scopo è soprattutto quello di 'Offrire al pubblico qualcosa di più» in termini di disinvoltura e agilità nel porgere le notizie, il direttore del Tgl Nuccio Fava non sembra preoccuparsi molto della sfida che gli viene lanciata. Dall'alto della sua media d'ascolto di 8-9 milioni di telespettatori alle 20, dice: 'Il fatto che il notiziario della Fininvest venga collocato alla stessa ora conferma che noi abbiamo rafforzato un punto di riferimento per il pubblico che vuole conoscere le notizie del¬ la giornata. Avere un'altra presenza è uno stimolo in più». Il tempo della concorrenza Rai-private sta vivendo in questi giorni un caloroso revival. I temi di battaglia sono molti: dalla normativa europea riguardante l'inserimento degli spot nei programmi, all'accordo per la produzione cinematografica che la Fininvest ha stretto con i Cecchi Gnri (ex partner Rai), alla possibilità di un rafforzamento di Berlusconi in campo europeo qualora fosse definito il progetto di collaborazione televisiva e cinematografica con il magnate dell'editoria inglese Robert Maxwell. (Quest'ultimo, intervistato a Mixer stasera su Raidue, ha dichiarato di avere in comune con Berlusconi «une società di produzione europea per il momento inattiva" e di giudicare il suo partner italiano «wn grande uomo» destinato a un importante avvenire in campo europeo e mondiale). Dice Confalonieri: 'La proposta comunitaria di permettere l'interruzione di fiction e film tv solo ogni 45 minuti è stata portata avanti da quegli Stati dove le tv commerciali sono ancora agli albori e la tv pubblica è l'unica realtà consolidata". Perseguire un disegno del genere anche in Italia vorrebbe dire, secondo Confalonieri, 'soffocare la tv commerciale e favorire la restaurazione della tv di monopolio. Come si può pensare che con interruzioni pubblicitarie ogni 45 minuti una tv commerciale possa sopravvivere? Significherebbe trasmettere dodici minuti di seguito di pubblicità: a quel punto gli spot non li vedrebbe nessuno e noi dovremmo chiudere". Del recente accordo con 1 Cecchi Gori Confalonieri ha poi detto: 'Non è altro che la razionalizzazione di accordi già esistenti: abbiamo voluto mettere insieme le forze per fare in maniera migliore e più organica quello che già facevamo. Certe, te ci impediscono gli spot ifilm non si potranno più fare e allora come affronteremo il mercato europeo?". Contrario alla proposta del presidente della Commissione di vigilanza Borri di creare l'authorlty che vigili sull'osservanza di certi doveri sia nelle tv pubbliche che nelle private ('sarebbe come arrivare allo Slato etico, in cui c'è un superiore che dice cosa si deve fare e cosa no»), il numero due della Fininvest ha detto che ormai 'la Rai è diventata una grande tv commerciale senza l'handicap dei break pubblicitari e con in più i 1500 miliardi del canone». Fulvia Caprara

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Londra, Roma