Boniperti non si ferma a S Siro

Boniperti non si ferma a S. Siro Boniperti non si ferma a S. Siro Gli intoccabili di Filippo Grassia L'arrivo di Berlusconi sulla scena calcistica ha mutato regole e abitudini oltre a modificare alleanze e clan. Ne sa qualcosa Boniperti che ha subito la nuova realtà per coerenza con se stesso e, soprattutto, con il suo modo di intendere il mondo del pallone. L'imprenditore lombardo ha compiuto cose splendide, la più importante delle quali è coincisa con il salvataggio del Milan, ormai destinato al fallimento: un'operazione costosissima, dell'ordine di 45 miliardi. Lo ricordino i tifosi rossoneri. Con un investimento di altri 45-50 miliardi, Berlusconi ha costruito in tempi brevissimi una squadra di assoluto livello internazionale, in grado di vincere la Coppa dei Campioni. Il traguardo è alla portata degli uomini di Sacchi che, pur continuando a svolgere il gioco più spettacolare del campionato, sono distanti alcuni anni-luce dall'Inter capolista. L'avvento di Berlusconi è di portata straordinaria tranne che per un motivo, l'aumento dei costi di gestione, ormai giunti a livelli di guardia. E'il motivo per cui Boniperti si batte sulla trincea opposta con ostinazione. E' il motivo che separa i due presidentissimi, altrimenti allineati sulle stesse posizioni. I costi aumentano a ritmo esponenziale, superiore a quello degli introiti che pure toccano livelli elevatissimi' un tempo le società potevano contare soltanto sugli incassi, oggi le fonti di guadagno sono diverse e comprendo¬ no la quota dello sponsor, i ricavi pubblicitari (a cominciare dalla cartellonistica), i diritti televisivi, i proventi del Totocalcio, il merchandising. Eppure niente basta a compensare le uscite che sono divenute bestiali alla voce stipendi dei giocatori. A costoro, che chiedono e ricevono, non va attribuita colpa alcuna. Ai presidenti che non pongono un freno alla spirale si. E comunque attenzione. Se Berlusconi paga ingaggi molto corposi. Pellegrini, Viola, Mantovani e Ferlaino non sono da meno. E, in altri club, circolano cifre da capogiro. Il Bel Paese del football è l'Italia, basta parlarne con i calciatori stranieri. Alcuni dirigenti si giustificano con le leggi di mercato, ma dimenticano che il mercato lo fanno l presidenti venendo incontro ai desideri dei calciatori per il timore che dietro l'angolo ci sia un collega pronto a soffiargli il Gullit o il Vialli di turno. All'estero la realtà è differente. In Spagna si guadagna all'italiana solo in due società, il Barcellona e il Real Madrid. Di club miliardari in Francia ne esistono solo quattro o cinque. E in Germania gli stipendi sfiorano mediamente il 50 per cento di quelli cui sono abituati i pedatori nostrani. Ci sarebbe da chiederci, in caso contrario, perché nessun italiano emigra all'estero. Una inversione di tendenza appare ormai inevitabile. E può provenire soltanto dai presidenti delle grandi società. L'esempio di Boniperti non è mai mancato, tocca ora a Berlusconi percorrere una strada diversa che contempli uscite in sintonia con le entrate: con acquisti meno costosi e ingaggi più limitati. Nella prossima stagione, per una serie infinita di motivi, la forbice fra le due voci sarà di grossa portata. La Roma ha ipotecato Ttigoria. Per il calcio non è un bene. * • • Gian Mauro Borsano, il nuovo presidente del Torino, esordisce oggi al Comunale. E' il debutto vero che fa seguito alla nomina di martedì scorso. Lo aspetta un pomeriggio di probabile sofferenza a meno che la squadra di Sala non impedisca alla Fiorentina di Eriksson di svolgere al meglio gli schemi d'attacco. Perii destino granata le prossime quattro gare, di cui tre interne, sono decisive: indispensabile appare la conquista di sei punti in questo arco di gare. Borsano s'è mosso finora con cautela, è già riuscito però a compiere qualcosa d'importante. Il suo primo successo ha nome Vatta, il tecnico dei miracoli giovanili del Torino che era sul punto di accettare una sontuosa offerta della Roma. Il nuovo presidente l'ha bloccato appena in tempo, affidandogli fra l'altro la responsabilità del settore. Quasi contemporaneamente ha restituito il sorriso a Skoro sistemandogli la situazione economica. Piccoli grandi successi. Piccole grandi cose che danno l'idea di quanto ci sia da lavorare te da restaurare) in seno al Torino.

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Madrid, Spagna