Il psi spara sulle Partecipazioni

Il psi spara sulle Partecipazioni Fracanzani e Tiri nel mirino di Cicchitto, Marzo e Pini Il psi spara sulle Partecipazioni ROMA — I socialisti attaccano in forze e su tutta la linea il sistema delle Partecipazioni Statali e accusano la gestione del democristiano Fracanzani di essere priva di regole di comportamento. Nel mirino il polo ferroviario, le banche, l'acciaio, Tiri stesso; in campo scendono alcuni uomini di punta, come Fabrizio Cicchitto, Biagio Marzo, Massino Pini. Cicchitto, responsabile per il partito delle Partecipazioni Statali, in un convegno organizzato a Genova dai Nas (i Nuclei aziendali socialisti) di Ansaldo, Elsag ed Italimpianti ha sostenuto che «sull'industria a Partecipazioni Statali hanno pesato e pesano errori di management, come nel caso della Finsider e oggi dell'Uva, e difetti derivanti dalla totale monocultura politica, come nel caso complessivo dell'Ili». Occorre stabilire delle regole di comportamento. «L'attuale ministro non interviene secondo le regole, ma sulla base di ragioni politiche». L'accordo Ansaldo-Asea Brown Boveri «rafforza il primato dell'Abb nel mercato italiano e acuisce i problemi di sovraccapacità produttive e di inferiorità tecnologica di cui soffre da tempo l'industria elettromeccanica italiana». Sul polo ferroviario e su quello aeronautico Cicchitto ha confermato le posizioni critiche del psi. «L'intesa FinmeccanicaFiat è stata fatta prescindendo da ogni coordinamento in sede di Partecipazioni Statali. Le fortune dell'Ansaldo vengono giocate sulla pelle di quelle della Breda. Sì creerebbe un nuovo monopolio Fiat in un settore chiave come quello dei motori avio». Il polo ferroviario dovrebbe essere costituito all'interno delle Partecipazioni Statali associando Ansaldo e Breda. Mentre per Biagio Marzo, presidente della commissione bicamerale per la ristrutturazione e la riconversione industriale, occorre battere la strada delle alleanze strategiche piuttosto che puntare alla loro trasformazione in feudi nazionali, Massimo Pini, membro del comitato di presidenza dell'Iri, è tornato sulla questione polo ferroviario che rischia di creare «un sistema monopolistico aggregato a quel monopolio di Stato che sono le ferrovie; queste operazioni rischiano di risolversi in una logica di rendita finanziaria e non in occasioni di sviluppo tecnologico». Replica dell'amministratore delegato dell'Ansaldo, Bruno Musso: la posizione della Fiat Savigliano non si risolve nell'erosione di quote o posizioni di mercato altrui ma con una concreta apertura alla Breda del gruppo Efim. «Offerì posso rivelare nel dettaglio il contenuto della nostra offerta alla Breda: dall'ingresso in Transystem alla società mista di commercializzazione; dalla cessione a Breda delle costruzioni meccaniche di Colleferro a un organismo comune per l'export; da un comitato misto per gli investimenti a un eventuale scambio azionario fra Ansaldo Trasporti e Breda». Secondo Musso l'operazione «è in attesa di giudizio dai primi di giugno ma è ormai prossima a naufragare a favore di gruppi esteri come la francese Alsthom». , Infine le banche. Sulla questione della privatizzazione delle banche, dice Cicchitto in un'intervista a! «Mondo», Prodi ha preso posizione con troppi giorni di ritardo. «Sarebbe stato certo più opportuno un intervento immediato per chiarire la opposizione». Le manovre attorno al sistema bancario pubblico sarebbero ancora una volta architettate da Enrico Cuccia, «tagliando fuori da questi disegni le forze politiche, senz'altro il psi e la maggioranza della de-. Ma sono operazioni «che non passeranno- afferma Cicchitto «perché siamo contrari a privatizzazioni selvagge-. r. e. s. Fabrizio Cicchitto Il ministro Fracanzani

Luoghi citati: Colleferro, Genova, Roma