Disgelo tra Cee e Usa

Disgelo tra Cee e Usa Progressi ai negoziati sui sussidi agricoli Disgelo tra Cee e Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — L'esperienza impone una massiccia dose di prudenza; ma dai colloqui Cee-Usa che si sono conclusi ieri a Bruxelles emerge una vena d'ottimismo che viene considerata, soprattutto dagli americani, un primo passo verso la soluzione del difficile contenzioso commerciale fra le due sponde dell'Atlantico. E' vero che a Bruxelles non si discuteva come tema centrale la «guerra degli ormoni», che conosce in questo momento una tregua e che attende la definitiva soluzione di compromesso; ma forse è ancor più significativo che i progressi di questo weekend siano stati registrati sul terreno più franoso dei sussidi all'agricoltura, che secondo Washington falsano la concorrenza internazionale fra i due blocchi commerciali. Carla Hills, la responsabile americana per il Commercio estero, ha definito -molto buono- lo stato delle tratta¬ tive anche se la sua controparte comunitaria, il commissario Fraps Andriessen, ricorda che sono ancora numerosi i problemi pendenti-. Quello che è stato deciso a Bruxelles, nei colloqui a cui hanno partecipato anche il segretario Usa all'Agricoltura Clayton Yeutter e il commissario Cee Ray MacSharry, è che i tentativi di superare l'attuale impasse vadano ora affidati al gruppo misto di lavoro, che si riunirà già questa settimana a Bruxelles e che proseguirà i suoi sforzi fino alla ripresa del Consiglio Gatt — l'autorità che regola il commercio internazionale — in programma il 5 aprile a Ginevra. Prima di allora, è stato precisato, non ci saranno altri incontri a livello ministeriale. L'ottimismo di ieri sembra ricalcare quello espresso nei giorni scorsi a Parigi dal numero due della missione americana al Gatt, Frederick Montgomery, il quale aveva indicato la possibilità di ■■tro¬ vare un terreno d'intesa prima della fine del mese». In realtà, come hanno precisato ieri fonti della Commissione Cee, i progressi non toccano ancora la questione di fondo, cioè le riduzioni degli aiuti, ma la definizione dei vari tipi di sussidi. Non si è ancora al cuore del contenzioso. Washington non insiste più su una loro eliminazione totale entro termini ben precisi, ma si accontenterebbe ora di una loro riduzione progressiva. La Cee replica di avere già fatto molto, nel contenimento della sua politica verde, ma di non poter più agire nel breve termine; e comunque lamenta il volume dei sussidi americani e soprattutto la recente richiesta di Yeutter di disporre di fondi più cospicui proprio a quel fine. Ci si rende ben conto da entrambe le parti, tuttavia, che nessuno può permettersi il lusso di lasciare il negoziato nell'impasse. f.gal.

Persone citate: Andriessen, Carla Hills, Clayton Yeutter, Frederick Montgomery, Gatt, Ray Macsharry, Yeutter