«Anni contati» per l'epatite B di Ezio Minetto

«Anni contati» per l'epatite B Sarà debellata entro il 2010 «Anni contati» per l'epatite B Arriva la vaccinazione di massa Entro 11 2010, nel mondo, l'epatite B potrebbe essere eliminata e la malattia che è omicida svelta, ma soprattutto a «tempi lunghi» (epatiti croniche, cirrosi postepatica, carcinoma epatocellulare) avere ceduto il passo al «programma allargato Oms di vaccinazione di massa». Con questa dichiarazione, solenne nella sostanza e «ministeriale» nel tono, si è aperta a Ginevra — 800 esperti da 76 Paesi — la «Conferenza sui programmi di eradicazione del virus B», diretta dal «Nobel dell'argomento», Baruck S. Blumberg. n tono dell'annuncio? Quello di un semplice comunicato che preveda, finalmente cancellata, in tempi non lunghi, la maledizione di un morbo sin qui senza sostanziale rimedio. L'occasione? L'offerta all'Oms dì 1 milione di dosi vacciniche di «Engerix-B», della Smith Kline and French — ha detto Yuri Ghendon — agli immediati fini dell'avviamento della campagna di immunizzazione estensiva. La Smith Kline Biologie als ha già particolari meriti nella sìntesi di vaccini (rosolia nel '69, morbillo nel '76, varicella nell'84, antiepatite nell'86) ed è interessata allo sviluppo di vaccini anti Aids, malaria, epatite A, pertosse, H. mfiuenzae. Sappiamo che cosa rappresenta nel mondo l'erpatite B — ha detto W. A. Packer, vicepresidente della SKF — come «tenutaria» del più grande vaccino di contagio interumano (300 milioni nel mondo), «infettante» sino a 1 persona su 20, «padrona» dell'80 per cento dei carcinomi epatocellulari e di cirrosi ancor più dell'alcool. Se poi, in patologia, sono consentite, per caso, priorità o classìfiche, allora diciamo anche che l'epatite B uccide in un giorno più persone di quanto l'Aids sappia fare in un anno. «Engerix B» è, come noto, il primo vaccino bioingegneristico (disponibile in 73 Paesi, Italia inclusa) che viene messo dì fronte ad un problema di tanto impegno per la sanità pubblica mondiale. In Paesi dì alta endemicità, un programma di sperimentazione su 14.000 malati (Europa, Asia, Africa e Medioriente) ne ha già messo alla prova le qualità dì sicurezza, purezza, larga possibilità di produzione industriale e limiti accettabili di prezzo (criterio essenziale per ogni servizio sanitario pubblico). Si spera che il vaccino rientrerà nei «Programmi Estesi di Immunizzazione (E pi)- dell'OMS, verosìmilmente come settima vaccinazione. Entro il 2000 — per tener fede a quel tono di tranquilla sicurezza in un futuro di libertà dal morbo — quanti milioni dì dosi vacciniche occorreranno ogni anno? Forse più di 300 milioni. E' una realizzazione di altissimo valore che si è fatta strada, tranquillamente, con la forza intrinseca della ricerca e del «razionale medico», giunta a poco meno di 30 anni dalla scoperta di B. Blumberg dell'-antigene Australia». Sarà più facile—ci si chiede — sradicare l'epatite B dalle zone a «rischio intermedio» — come la nostra Sud-europea — dove la percentuale degli infetti varia «solo» tra il 2% e il 5% della popolazione (almeno 1 milione su 60 milioni). H concetto dì immunizzazione, è ovvio, dovrà essere globale e sistematico. Intanto, visto che l'obiettivo dovrà essere raggiunto entro 2 o 3 generazioni, si dia ovunque priorità assoluta a livello neonatale, hanno detto gli esperti europei a Ginevra (tra cui A Goucieau, S. Sherlock e M. Pozzetto ). Una delle manifestazioni più drammatiche sì verifica proprio nel neonato infetto da madre «portatrice» (90 %l probabilità di diventare portatore cronico e rischio accresciuto del 270 % dì sviluppare un tumore al fegato). ' . . Poi, ovviamente, c'è il problema dei gruppi a rischio (medici, paramedici, conviventi e familiari di portatori, omosessuali, tossicodipendenti). Le esperienze in Nord Europa, in questo campo, sono già soddisfacenti. Ezio Minetto

Persone citate: Baruck S. Blumberg, Blumberg, Packer, Smith Kline, Yuri Ghendon

Luoghi citati: Africa, Asia, Australia, Europa, Ginevra, Goucieau, Italia, Medioriente, Nord Europa