Le ruspe sull'«Albero degli zoccoli»

Le ruspe sull'«Albero degli zoccoli» Nel Bergamasco stanno scomparendo i luoghi resi famosi dal film di Olmi Le ruspe sull'«Albero degli zoccoli» La casa dei contadini è diventata fattoria modello - Ora il «castello dei padroni», che risale al 1400, sarà trasformato in una scuola media - Nella filanda un centro sociale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BERGAMO — A poco a poco stanno scomparendo le testimonianze consegnate alla storia dal film di Ermanno Olmi "L'albero degli zoccoli». L'opera cinematografica — girata nel 1977 e Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1978, divenne presto il simbolo di un cinema fondato sui valori semplici tramandati dall'Ottocento contadino — venne ambientata in alcuni paesi della pianura bergamasca. Due soprattutto furono i riferimenti geografici: la «casa del mesagiù» il padrone dei poderi, il benestante che alla fine della pellicola sfratta dalla cascina di sua proprietà la povera famiglia di Batistì, colpevole di aver tagliato, senza autorizzazione, un tronco di gelso per farne gli zoccoli per il figlioletto; e la cascina dei contadini con l'ampia aia. Quest'ultimo cascinale, completamente rimesso a nuovo, si trova nelle campagne di Palosco: ed oggi, quasi con nostalgia, non ci si accorge più che in quel cortile sì svolse per decenni — e non solo nella ricostruzione del film di Ermanno Olmi — la dura vita dì generazioni di contadini afflitti dalla miseria. Oggi è una casa colonica moderna e confortevole e viene visitata proprio perché legata alle memorie dell'opera dì Olmi. Ma ora—ed è questa la notizia di questi giorni — sta per scomparire anche la «casa del padrone». Diventerà una scuola quell'antico rustico che chi ha visto il film ricorda perché caratterizzato da una torretta. Qui abitava la famiglia del proprietario del fondo, appunto il «mesagiù». La fatto¬ ria si trova a Mornico al Serio, un paese rurale a circa 25 chilometri da Bergamo, ed è conosciuta come «il castello». Attorno alla casa principale ci sono un ampio cortile — nel quale fu girata una delle scene più famose, quella della pesatura del raccolto portato dai mezzadri al granaio del padrone —, abitazioni di contadini e fienili. Chi rammenta le scene del film, può ricordare che quella dimora — della quale viene presentato anche un felice momento di vita intima nella famiglia del padrone, accanto a un grammofono che gracchia una vecchia romanza proprio la notte di Natale — costituisce una delle immagini indimenticabili dell'opera cinematografica. La casa rappresentava, opposta alle immagini umili delle povere abitazioni dei contadini, il massimo del benessere economico del tempo. «Il castello» era stato scelto da Olmi, durante la minuziosa ricerca degli ambienti idonei nel lungo periodo di preparazione del film qua e là nei paesi della Bassa bergamasca, sia per l'imponenza della struttura sia per la sua tipicità contadina. A Mornico la popolazione ricorda con simpatia le fasi dei «ciak» nel «castello»: non pochi abitanti del paese, cosi come di altri comuni vicini, parteciparono alle riprese come comparse. Del resto tutto il film di Olmi venne girato con protagonisti presi fra la gente della terra bergamasca, la quale diede anche la voce — nel duro e indecifrabile dialetto orobico — allo sviluppo della narrazione. Ora «il castello» è destinato a passare fra le memorie, n consiglio comunale di Morni¬ co al Serio ha infatti approvato in questi giorni il progetto esecutivo di ristrutturazione dell'immobile che diventerà sede dì scuola media. Nella prima fase, il progetto del Comune — che ha acquisito l'antica proprietà — prevede un intervento per un mantenimento statico dell'edificio, la cui costruzione risale al periodo del più grande condottiero veneto, il bergamasco Bartolomeo Colleoni: il 1400. Poi seguirà il rinnovo completo dell'immobile, perché possa essere utilizzato a sede di scuola e di palestra. In un paese vicino, a Martinengo, sopravviverà invece l'ultima delle «presenze» delY'Albero degli zoccoli». Si tratta dell'ex filanda che si trasformerà in centro sociale, ma manterrà la sua architettura. Amanzio Possenti

Persone citate: Bartolomeo Colleoni, Ermanno Olmi, Olmi

Luoghi citati: Bergamasco, Bergamo, Cannes, Martinengo, Mornico, Mornico Al Serio, Palosco