La Fiorentina fa il provino a Muller di Curzio Maltese

La Fiorentina fa il provine a Muller Il Toro attende i viola che hanno già contattato il brasiliano attraverso Dunga La Fiorentina fa il provine a Muller «Nemmeno Careca, alla sua età, avrebbe reso altrettanto qui in Italia» dice il centrocampista dei toscani - Formazione obbligata per Sala, condizionato dagli infortuni di Cravero e Bresciani DAL NOSTRO INVIATO ASTI — Tra i numerosi vantaggi dei silenzi stampa in generale, e in particolare di quello del Torino, c'è il fatto che uno come Lorieri, per esempio, non può parlare. Ai tempi dell'Inter l'attuale numero 12 granata convocò una conferenza stampa per annunciare che non avrebbe mai fatto il secondo a Zenga: "E poi, perché?», aggiunse, modesto. Chissà cosa direbbe Lorieri, ora che è stato investito ufficialmente del delicato ruolo di riserva di Marchegiani. Come sempre, parla invece Sala, non per giustificare la scelta del portiere ("Ormai era scontala»), ma per lamentarsi al solito dei soliti infortuni, stavolta annunciati. Contro la Fiorentina mancheranno Bresciani e Cravero. E partire senza libero titolare non è il modo migliore per affrontare la ditta Baggio & Borgonovo, 22 reti (e mezza, la sospetta autorete di Cesena) in due. "Credo che non succedesse dai tempi di Pillici e Graziani—dice Sala —. Soltanto che questi due sono il negativo di quelli. Veloci, leggerini, genialoidi. Sono il modello di tutta una generazione di attaccaliti. In giornata di grazia sono inarrestabili». Ma prima di fermare quei due, e Dunga l'il motore e l'anima della Fiorentina»), Sala ha il problema di avviare il Toro, che non è semplice. «Dobbiamo costruire gioco in continuazione, perché se il pallino finisce in mano a loro, diventa dura. La Fiorentina va aggredita, bisogna impedire a Baggio e compagnia di ragionare». Contro Baggio e Borgonovo ci vorrebbero davvero Pulici e Graziani e il Toro di Sala giocatore. Invece l'uomo dal baffo triste deve arrangiarsi con le marce basse di Edu, I reduce dal grande rilancio contro il Lingby (!), e la preoccupante tendenza ad andar fuori giri di Skoro e Muller. A proposito, il brasiliano piace moltissimo a Firenze. In attesa di conoscere il nome del nuovo ds granata, i Pontello, per non perdere tempo, hanno delegato a Dunga una trattativa privata col connazionale. Di lui, il boss viola dice mirabilie: «Lo criticano e invece è un piccolo fenomeno. Nemmeno Careca, alla sua età, portato lontano dal suo mondo, avrebbe reso altrettanto». Sala annuisce: "E' un discorso che condivido. Ma purtroppo in Italia non si ha la pazienza di aspettare che maturi uno dei nostri, figuriamoci uno straniero. In ogni caso considero il recupero di Muller, che era finito addirittura in panchina, uno dei risultati più importanti di questi mesi. L'altro è aver ritrovato un gioco, quello che ci ha permesso a Bergamo di non subire mai l'Atalanta, anche se non di portare a casa un punto, come meritavamo». Con il ritorno di Comi libe- S ro, e il ripescaggio di Edu, non ci dovrebbero essere altre novità. In panchina, un soffio della Primavera che continua a vincere tutto, dal Viareggio alla coppa Italia. Oggi a pranzo visita ecumenica del presidente Borsano. Curzio Maltese

Luoghi citati: Asti, Bergamo, Cesena, Firenze, Italia