«Quello squalo c'era davvero come nel film di Spielberg» di Pierangelo Sapegno

«Quello squalo c'era davvero come nel film di Spielberg» Livorno, il testimone Paolo Bader difende la sua versione «Quello squalo c'era davvero come nel film di Spielberg» Sull'attacco del pescecane elementi di contraddizione con quanto sostengono gli esperti DAL NOSTRO INVIATO PIOMBINO (Livorno) — «Sono stato io a dire che era uno squalo bianco. Era proprio come nel film di Spielberg, quasi uguale. Poi ho telefonato a mia figlia perché a casa abbiamo un mucchio di libri sull'argomento, e lei me l'ha confermato». Paolo Bader, da Napoli, al telefono. Voce garbata, affabile, quasi senza accenti: «Jo sono stato testimone di una scena straziante. Indimenticabile. E ho raccontato quello che ho visto. E lo squalo l'ho visto con i miei occhi. L'ho visto uccidere il mio amico». Ingegnere, racconti di nuovo, n 2 febbraio, su quella barca... 'Eravamo in tre. Luciano . Costanzo, sub di grande umanità e • valore. Suo figlio, Gianluca. E io». Chi guidava? «Luciano». Vi fermate allo Stellino. Lui scende in acqua, ed è attaccato dallo squalo. E poi? Perché non siete rientrati a Baratti, a 10 minuti di barca, ma a Piombino, arrivando un'ora e mezzo dopo? 'Per metterci nelle mani della massima autorità della zona, il comandante del porto. Abbiamo perso un'ora, lei potrebbe avere ragione. Però ero sotto choc. La nostra intenzione era parlare con qualcuno dì autorevole». Chi l'ha deciso? 'Penso io. E poi il ragazzo di conserva. Il ragazzo non era abituato. Piangeva. Mi s'è buttato addosso». Veramente, a Piombino non l'hanno visto piangere. Anche il comandante del porto Antonino Munafò l'ha confermato: aggressivo, nervoso. Lacrime mai. 'Non glielo so spiegare. Oli atteggiamenti del ragazzo sono un po' particolari. Si è sentito l'eroe di un episodio, anziché la vittima». E ha raccontato cose non * 'La so. Ha parlato di uno "squalo di dieci metri. Che posso dire? Ha mai lavorato in vita sua...» Torniamo a quella mattina, n pescecane girò attorno a Costanzo? 'Io vidi solo mezzo giro. Guardi, sembra incredibile:.! se io anziché pensare al mio' amico, avessi tirato fuori la macchina fotografica e scattato delle foto, ora eviterei un mucchio di grane...» Invece, che cosa fece? 'La scena era à venti metri da noi...» Un po' lontano... -Mi sono 'buttato sullo squalo. E mi sono avvicinato, con.il gozzo cabinato di 11 metri e 50, fino a 4-5 metri da dove avevo visto la pinna. Non c'era/più niente. Spariti. Costanza'e il pescecane». Secorfdo lei, che era successo? V -, ,<.,<- "Npnlsecondo me. Secondo quello the ho visto: E ho visto che loiqualo ha fatto due attacchi} frontali. In posizione verticale, con la pinna dorsalefuori dall'acqua. Poi s'è allontanato un po', in quel momento ha fatto mezzo giro e ha attaccato di nuovo». Sopra o sotto? "Sopra, sopra. C'è da dire che il sub aveva fatto una ri¬ salita rapidissima, cosa che. non si fa assolutamente: e questo vuol dire che forse l'aveva attaccato sott'acqua». Senta. In questo racconto ci sono alcune contraddizioni. Gli esperti sostengono che lo squalo non attacca mal sopra l'acqua. E poi doveva essere un pescecane davvero cocciuto, per far tutte quelle aggressioni. Quattro in tutto. Anche questo, dicono, è strano. 'Io non ho esperienza. Posso solo,dire quello che ho visto.eiiient'aUta.'E poi qualbtmo dice,<clief non attacca mai sotto, altri che non attacca sopra». Un'altra cosa. L'aragosta. Lei disse che Costanzo aveva pescato un'aragosta. Come faceva a saperlo? E poi il fondo è melmoso, non si possono trovare aragoste. «Afa chi gliel'ha smentita? Non è vero. Ilfvndo è melmo¬ so attorno. Ma lì ci sono sacchetti di cemento, 40 blocchi per 600 metri di lunghezzaNessuno può smentire». Permetta, mi sembra strano. Quanto tempo Costanzo è stato sott'acqua? 'Cinque o sei minuti». Non avevate detto tre? 'No. Cinque o sei». E in quello spazio di tempo, Costanzo è sceso a 27 metri, ha posizionato il pedanio di sughero per individuare un cavo dell'Enel, ha visto le aragoste, le ha pescate ed è stato attaccato dallo squalo? 'Lui aveva con sé un retino. E che ci vuole a pescar le aragoste? Tre secondi». Le ricerche secondo lei non sono scattate in ritardo? Forse si poteva almeno ritrovare il corpo di Costanzo 'E chi ci sarebbe andato? Chi si sarebbe buttato in acqua? Il comandante non avrebbe acconsentito. Guardi, questa è una sciocchezza: il capitano Munafò proibì subito l'immersione. Sì, lo so che il ragazzo ha raccontato che stava per buttarsi subito in acqua...» E' vero? Tentò di buttarsi? 'Ma no! Assolutamente» E perché l'ha raccontato? 'Eeeh...» Deve ammettere che molti particolari nelle versioni fornite durante i primi giorni non sono risultati credibili. Forse, la verità è che anche voi, nella tensione di quei momenti, avete ricordato male e raccontato male... 'Guardi. Io so di essere stato, anzi, penso di essere stato lucido. Sempre. E durante l'azione e durante il racconto. Nonostante i rapporti stretti che mi legavano a lui, a Luciano. L'emozione per quella morte. La sua compagna è un'amica di mia figlia. E' vero, non ha pianto il ragazzo, ma ho pianto io». E il figlio? •E' rimasto scioccato. Senta, io, invece, vorrei evidenziare un altro fatto. Quanto questo squalo ha dato fastidio alle industrie di materiale subacqueo? Posso sbagliarmi, ma non so come spiegare tutto questo interesse. Io ho visto con i miei occhi un amico sparire attaccato da uno squalo. Ho 64 anni. E ho reso le mie dichiarazioni alle autorità competenti» Pierangelo Sapegno

Persone citate: Antonino Munafò, Ingegnere, Munafò, Paolo Bader, Spielberg, Stellino

Luoghi citati: Livorno, Napoli, Piombino