I campioni sonnecchiano e Allocchio ne approfitta

I campioni sonnecchiano e Allocchio ne approfitta CICLISMO Inizio in sordina della Tirreno-Adriatico I campioni sonnecchiano e Allocchio ne approfitta Sprint vincente su Freuler - Criquielion contesta ancora Bauer BACOLI — I campioni non si sono minimamente impegnati nella prima «tappetta» della Tirreno-Adriatico e il successo è toccato a Stefano Allocchio, che ha battuto Freuler, velocista famoso ma ormai in disarmo. Il corridore elvetico, che ha gareggiato a lungo in Italia, è partito troppo da lontano e il più giovane avversario l'ha superato negli ultimi metri. 1 Alle loro spalle il neoprofessionista romagnolo Fontanelli, poi Gioia, Calcaterra, Bauer, Phinney, Lemond e un'altra ventina di concorrenti. Si è rivisto nell'occasione Lemond (secondo anche nella sua batteria): il vincitore di un «mondiale» e di un Tour sembrava incapace di riprendersi dopo il grave incidente di caccia dell'87. Strana tappa, con sprint multipli: su due giri si sono svolte nove batterie di 10 chilometri ciascuna con abbuoni per i primi tre che si sono anche guadagnati l'accesso alla finale. Sulla stessa distanza e con un esagerato premio di secondi (10", 7", 6", 5" e 4" ai primi cinque) si sono battuti per la finale. Le altre tappe avranno in premio meno abbuoni. Non tutti hanno preso la corsa sul serio, come già detto. Campioni come Fondriest, Kelly, Argentin, Mottet, Bontempi, Vanderaerden, Criquelion non si sono dati minimamente da fare per guadagnare la finale. Le batterie sono state vinte da Allocchio (su Freuler), Brugna, Gioia, Bruschi, Skibby, Pierobon, Talen, Vitali, Verschueren. Hanno invece ottenuto l'accesso al circuito finale soltanto grazie ai piazzamenti Saronni, Bugno e Rooks. Allocchio, il quale aveva ottenuto la prima vittoria fra i professionisti (tre anni fa) battendo proprio Freuler, guida anche la classifica. 'Corro la Tirreno-Adriatico soltanto per trovare un'accettabile condizione in vista della Milano-Sanremo — ha detto Fondriest — . I dolori al ginocchio mi hanno fatto temere perfino la rinuncia. Ora le cose si stanno mettendo a posto». Nella sesta batteria il campione del mondo si è trovato a correre con Bauer e Criquielion, suoi compagni di fuga nel drammatico finale della prova iridata disputata l'anno scorso in Belgio. Prima del via i fotografi avevano cercato di sfruttare l'occasione, ma Criquielion (com'è noto finito a gambe all'aria a 75 metri dalla linea) non ne voleva sapere, n corridore belga non solo non ha'più rivolto, da allora, la parola a Bauer ritenuto responsabile dell'incidente, ma lo ha citato in tribunale per danni: lo assiste lo stesso sindaco di Renaix (dove si svolse la corsa mondiale) che è avvocato. Criquielion chiede una cifra superiore al miliardo. I buoni uffici di Felice Glmondi alla fine hanno convinto il campione belga a sostare pochi attimi al fianco di Bauer e Fondriest per foto e riprese. Nel gruppo di testa figuravano ben cinque corridori dell'Atala e tre della «Ariostea», la migliore squadra italiana del momento, impegnata anche con una formazione nella Parigi-Nizza. L'unica fuga si è avuta nel finale protagonisti Brugna, Pierobon e gli australiani Peiper e Salas. Raggiunti poco prima dello striscione dell'ultimo chilometro la minitappa si è risolta come detto in un volatone. Carlo Valeri Ordine d'arrivo - 1. Allocchio (Malvor-Colnago) km 10,600 alla media di 44,575 km/h; 2. Freuler; 3. Fontanelli; 4. Gioia; 5. Calcaterra; 6. Bauer; 7. Phinny; 8. Lemond; 9. Skibby. Classifica: 1. Allocchio; 2. Freuler a 4"; 3. Gioia a 5"; 4. Fontanelli a 6"; 5. Calcaterra, Bauer, Phinny e Skibby a 8"; 9. Lemond a 9".

Luoghi citati: Bacoli, Belgio, Italia, Milano, Nizza, Parigi, Sanremo