Verso una stagione falsa di Gianni Romeo

Verso una stagione falsa Verso una stagione falsa Nell'avvio anticipato alcune squadre saranno penalizzate dall'assenza dei sudamericani - Come reagirà il pubblico alla maxiofferta di pallone? Arriva la piena di calcio, si salvi chi può. A Milano la Lega ha fissato i pilastri della stagione che sboccherà nei campionati mondiali e non ha potuto far altro che schiacciare l'attività dentro un contenitore non ulteriormente dilatabile: dal 23 agosto prossimo al 29 aprile del 1990 negli stadi italiani si giocherà senza interruzione, di domenica e di mercoledì. Via con il primo mercoledì di Coppa Italia e con il campionato che occuperà tutte le domeniche meno quella prenatalizia più un paio di turni infrasettimanali, poi mettiamoci insieme la Nazionale e le coppe europee (vedere in questa stessa pagina i dettagli). Sarà un vero e proprio fiume in piena, che dobbiamo temere per alcune ragioni. In primo luogo logorerà i calciatori chiamati all'appuntamento di Italia '90. Un Vialli, tanto per dire, si presenterà a Virini il mese prima dei Mondiali con più di cinquanta partite giocate in otto mesi, quasi una ogni quattro giorni. Per fortuna, essendo l'Italia patria ospitale di tanti calciatori stranieri di primo piano, questa -cura- potrà smorzare anche le velleità di eventuali nemici del Mondiale. Ma non è gran consolazione. Inoltre, il campionato rischia di essere falsato prima ancora di partire. Le squadre che fondano le loro ambizioni su giocatori sudamericani di primo piano dovranno mettere in preventivo che non si riposeranno a luglio, poiché ci sarà la Coppa America; e subito dopo, in agosto, ci saranno altre assenze per le qualificazioni ai Mondiali, che faranno saltare — soprattutto ai brasiliani, ma non solo a loro — tre o quattro giornate di campionato. Con sod¬ disfazione di chi ha preferito in fatto di stranieri una scelta europea. Che cosa si può fare? Proprio nulla. Si sarebbe dovuto, a suo tempo, evitare di allargare la serie A a 18 squadre prima di Italia '90, ma la frittata è fatta. Si sarebbe potuto, con lungimiranza, per questi due anni di avvicinamento al grande appuntamento bloccare le retrocessioni, o ridurle a una soltanto. Ma è tardi anche per un eventuale provvedimento di emergenza. Chi retrocede in B quest'anno vorrà avere a disposizione quattro promozioni anche nell'anno mondiale. E dunque godiamoci partite esasperale e calcioni assortiti. Un Mondiale italiano non avrebbe giustificato leggi speciali? Si è detto dell'aspetto tecnico del campionato, che andrà a risentirne. Ma quello economico? Si giocherà in molti stadi cantiere, con danni per chi ospita e per chi è ospitato. E il pubblico? Gradirà questa maxiofferta di calcio, probabilmente a prezzi niente affatto stracciati, da agosto quando ha ancora la testa nelle ferie, a fine aprile con ritmo tambureggiante? Gradirà e metterà mano al portafoglio sapendo che di li a pochi mesi potrà assistere a uno spettacolo ben superiore per qualità? Chi è atteso da un banchetto speciale passa prima al ristorante? Molte domande, che presuppongono parecchio pessimismo nella lunga vigilia che porta a Italia '90. Occorrerà grande attenzione da parte degli addetti ai lavori, competenza degli arbitri, senso di responsabilità dei dirigenti, pazienza del pubblico, per evitare di arrivare al traguardo tutti perdenti. Gianni Romeo

Persone citate: Vialli

Luoghi citati: America, Italia, Milano