La Stampa - Consultazione Archivio

Cercando l'ecologia Cercando l'ecologia Anche in Italia è possibile comprare modelli «puliti» - II caso della Fiat DAL NOSTRO INVIATO GINEVRA — A chi arriva dall'Italia la Svizzera offre la confortante immagine di un Paese ordinato, che ha già compiuto le sue scelte in materia dì ecologia e di sicurezza del traffico. E tali scelte si riverberano nel Salone: tutti possono esporre, vendere, comprare, "importante è che osservino le regole. Ad esempio, i modelli esposti nella rassegna sono catalizzali o, comunque, in grado di rispettare le norme elvetiche sull'inquinamento. Nel nostro Paese si va avanti a tentoni, tra rinvìi e decisioni contrastanti. L'industria e i consumatori sono abbandonati a se stessi e alle emozioni del momento. E questo mentre si avvicina l'Europa di fine '92. Ad ogni modo, chi vuole sacrificarsi sull'altare di una lotta all'inquinamento fatta più di parole che di sostanza (vedi il prezzo della benzina verde e la mancanza di incentivi fiscali per chi compra un'auto pulita) ha ormai ampie possibilità di scella. Il Gruppo Fiat, che rap¬ presenta il 60 per cento del mercato nazionale, ha nel suo listino ben 24 modelli ecologici. Si va dalle Fiat Panda 750 CL, Uno 45 3 porte e Lancia-Autobianchi Y10 Fire, che rispettano le norme senza dover usare la marmitta catalitica, alle Tipo 1600, Croma 2.0 S, Thema 2000 i.e., Alfa Romeo 33 1 700, 75 2000 TS e 164 2000 TS, tutte dotate di catalizzatore. L'aria pulita si paga, naturalmente. Per le Panda, Uno e Y10 c'è una differenza di 350 mila lire tra modello normale ed ecologico, per la Croma e la Thema di 1.200.000, per la Tipo di 1.680.000 (ma ci sono anche l'idroguida e le gomme con sezione maggiorata). Le tre Alfa Romeo che abbiamo citato comportano varianti di prezzo tra le 900 mila lire e il milione 870 mila. Per l'industria italiana quello dell'ecologia non è mai stato un problema. Dovendo vendere all'estero, il Gruppo Fiat da anni ha sviluppalo tutte le tecnologie necessarie. Vedremo quanti vorranno approfittarne in Italia. Michele Fenu