Gli industriali torinesi temono per lo sviluppo

Gli industriali torinesi temono per lo sviluppo Gli industriali torinesi temono per lo sviluppo TORINO — L'aumento del costo del denaro continua a provocare le proteste degli ambienti imprenditoriali. Secondo uno studio a cura dell'Unione Industriale di Torino, che analizza le prospettive por i primi tre mesi dell'89. il costo medio effettivo del credito in Italia si aursrira sul 14';. Una cifra destinata a crescere dopo l'ultimo aumento del tasso di sconto e che supera già di circa 5 punti i) costo del denaro giapponese, di 3 quello tedesco e di 1-2 punti quello medio dei maggiori Paesi industrializzati. La visione degli imprenditori torinesi sulle sorli della nostra economia non e in generale rosea. - Il nostro Paese gode di una credibilità rhe solo in parte ha radici reali — afferma Guido Picchetto, presidente dell'Unione Industriale — in realtà essa nasconde le fragilità strutturali della nostra economia-. Tra i problemi principali individuati nello studio spicca la recente ripresa dell'inflazione, che lia avuto alenile delle sue punte massime proprio a Torino ed il costo orario del lavoro che nel 1988. secondo le aziende interpellate e cresciuto del 9,5 per cento. ■ Arnault verso il controllo di LVMH PARIGI — Bernard Arnault ha vinto un'altra battaglia per il controllo assoluto sul gigante del lusso francese. LVMH. Il finanziere, già presidente del gruppo nato dalla fusione di Louis Vuitton e Moet-Hennessy, ha ottenuto ieri dal tribunale del Commercio di Parigi la nomina di un amministratore giudiziario alla testa della società Louis Vuitton, filiale al 98^ di LVMH presieduta, finora, da Henry Recamier. ■ «Chimico verde» per il gruppo Ferruzzi MILANO — Il gruppo Ferruzzi vara la «chimica verde». Ha costituito una nuova società di ricerca, la ■ Ferruzzi ricerca e tecnologia» (Fertec), che ha la finalità di individuare i possibili usi industriali di materie prime di origine agricola, quali i carboidrati o gli oli vegetali, impiegabili come fonti sostitutive nella produzione di manufatti chimici tradizionalmente ottenuti dal petrolio. ■ A Pomigliano si contesta il sindacato NAPOLI — Le maestranze dell'Alfa-Lancia di Pomigliano d'Arco (ex Alfa Sud) contestano i vertici regionali e nazionali dei sindacati metalmeccanici Cgil, Cisl ed Uil e ne chiedono le dimissioni. La richiesta di sfiducia verso coloro che hanno siglato l'accordo con la Fiat per gli stabilimenti napoletani ex Alfa è stata approvata in due affollate assemblee di lavoratori. Vi hanno partecipato complessivamente oltre 5000 lavoratori, secondo le stime dei delegati di fabbrica che hanno convocato le assemblee. ■ Alinord aumenta il capitale ROMA — Alinord, del gruppo Bastogi-Acqua Marcia ha deliberato l'aumento del capitale a 10 miliardi e nominato il nuovo consiglio di amministrazione. Il nuovo consiglio è formato da Vincenzo Leone, presidente, Giancarlo Cerutti, Filippo Rolando, Gaetano Armao e Cosimo Paparo.

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