Platini e Italia '90 divorzio? di Gian Paolo Ormezzano

Platini e Italia '90, divorzio? Francia sconfitta ieri sera in Scozia: ora è quasi fuori dal Mondiale Platini e Italia '90, divorzio? Per il et un altro ko dopo quello in Jugoslavia ■ Johnston, che gioca nel Nantes, autore delle due reti (la seconda con la complicità di Bats) DAL NOSTRO INVIATO GLASGOW — Questo è il resoconto della più drammatica serata di Michel Platini, inteso come commissario tecnico della nazionale francese. Scozia-Francia, ieri notte all'Hampden Park di Glasgow, sotto la pioggia, con raffiche di aria fredda a 60 all'ora (si chiama Hampden swirle, mulinello di Hampden, è l'arma degli indigeni: i palloni calciati troppo alto, in favore apparente di vento, dagli ignari ospiti vengono soffiati indietro dagli dèi del calcio locale), ha proposto al Platini da panchina l'istanza terribile del calcio italiano, quella che lui pensava irripetibile, improponibile nella sua felicissima vita: non perdere una partita per non perdere tutto, in questo caso la qualificazione a Italia 90. Fischiati già nel riscaldamento, i francesi vengono assaliti al via da un urlo ghiacciasangue. Arbitro e guardalinee in giubba arancione, fra scozzesi in blu e francesi in bianco. Subito calcioni, principale bersaglio Johnston, scozzese che gioca a Nantes, vessato da Silvestre; ma lui non ci penserà due volte a vendicarsi mettendo a segno due reti. I franco-platiniani marcano a uomo stretto, gli scozze¬ si di Roxbough stanno a zona. Il primo tiro in porta è transalpino, di Laurey, al 9*. Miglior palleggio francese, scozzesi fra scivolate volute e scivoloni patiti. Partita velocissima, movimenti fra l'epilettico e il riciclineseo. Al 21' Papin si libera brutalmente di Malpas, tira da brocco, sciupa un gol. I franco-platiniani fanno più football, gli scozzesi più corsa. Al 28' gol scozzese: McCoist fa un mezzo tiro, Johnston solo davanti a Bats stoppa, tira, segna. Tre minuti dopo lo stesso Johnston sbaglia goffamente, da vicino, un pallone arrivatogli fra i piedi dopo fuga di Nicol, il migliore. Reazione francese al 34', Laurey fuori. Anche uno che non crede nel calcio insegnato, disegnato, come Platini, ha insegnato cose: cosi la Francia fioretta meglio degli avversari, ma affonda peggio. Un attimo prima dell'intervallo annullato, per fuorigioco di Johnston, un gol di Nicol: giusto, crudele. Inizio della ripresa con Johnston trattenuto mentre plana verso Bats. Al 53' altro gol scozzese: Nicol, che dall'inizio si beve Amoros facile, traversa da destra, Johnston, che è piccolo ma famelico, va bene di testa, schiaccia su Bats che pasticcia col pallone bagnato, e la sfera supera la linea di porta con un 50 per 100 di complicità sua. Entrano Strachan per Ferguson, poco dopo Paille per Duran: sempre più squadre d'attacco. Platini ha contagiato Roxbough, il piccolo dettaglio è che Roxbough sta 2 a 0. I francesi tiracchiano, non basta. Molto semplicemente, manca loro un Platini, che finalizzi tutto il ticchetetocchete, e non c'è neppure un Tigana di riserva. Però un Platini «nasce ogni duemila anni», come ci ha detto l'immenso Michel nel pomeriggio, scherzando ma mica poi troppo. Grazie al 2 a 0, che è filtro magico, gli scozesi appaiono tutti più belli e alti e intelligenti e possenti dei francesi. Al 69' comunque Papin, sino a ieri l'altro reputato inaccopiabile con Paille, duetta con lo stesso Paille, spara, Leighton finalmente e chiamato ad una parata seria. Povera Francia. La salva Madame Matematica più che Monsieur Platini che non ha materia prima (quattro partite da et;, due sconfitte ufficiali conto Jugoslavia e Scozia, una amichevole contro 1' Arsenal, un pari amichevole con l'Eire). Gian Paolo Ormezzano