«Troppi errori con gli stranieri»

«Troppi errori con gli stranieri» Berggreen guida oggi (alle 15) il Lingby contro il Torino al Comunale «Troppi errori con gli stranieri» «I dirigenti hanno sbagliato a cambiarli tutti e tre, l'ambientamento è sempre difficile in Italia» - «Ai granata posso solo consigliare di non farsi prendere dal panico» TORINO — Klaus Berggreen guida oggi la squadra danese del Lingby in amichevole contro il Torino. Fra meno di un mese ricomincia il campionato e il Lingby tenterà di migliorare il terzo posto dell'anno scorso. In questo club Berggreen ha mosso i primi passi (aveva 6 anni). Ci è tornato in anticipo, sperava di restare in granata almeno fino al 30 giugno di quest'anno. -Ma — dice il simpatico danese — Roma e Torino hanno litigato, è stato naturale che abbia pagato io. Cosi come Radice a sua volta ha dovuto essere licenziato a causa delle pressioni della piazza». Ma si immaginava Berggreen di lasciare un Torino destinato a soffrire per evitare la serie B? "Quando si cambiano tre stranieri in un colpo solo è sempre un rischio, inoltre il Toro ha anche inserito molti giovani in squadra, per gli stranieri è stato ancora più difficile ambientarsi. Un anno fa, solo Polster soffrì un po' il nostro calcio, io mi sentivo italiano a tutti gli effetti dopo le esperienze di Pisa e Roma». I dirigenti dunque hanno sbagliato? «Direi di si perché De Finis ha voluto ad esempio acquistare due stranieri a buon mercato (non lo dice Klaus, ma si riferisce a Skoro e Edu n.d.r.) sperando di guadagnarci. Probabilmente era convinto che valessero di più. Se nel Torino si fossero valorizzati avrebbe probabilmente potuto ricavare molto. Ma queste operazioni si possono fare al massimo con uno straniero alla volta». Non è possibile però che questi stranieri del Torino, ci riferiamo a Edu e Skoro più che a Muller, siano davvero scarsi, che la società si sia sbagliata sulle loro doti? "Io mi sono allenato con loro e devo dire che presi singolarmente hanno delle buone gio¬ cate. La verità è che gli stranieri per rendere bene devono trovarsi subito a loro agio, in una squadra senza problemi». L'ingresso del nuovo presidente, Borsano, potrà dare una svolta al campionato del Torino? "Non credo perché ormai la situazione in fondo alla classifica si è stabilizzala. Ci sono otto-nove formazioni in zona pericolosa e per queste sarà una dura lotta. Fra queste c'è anche il mio Pisa, ma rispetto al Torino ha il vantaggio di essere abituato alla bagarre per evitare la retrocessione. Il consiglio che posso dare ai grana¬ ta è quello di non farsi prendere dal panico». Berggreen giocherà oggi nel solito ruolo di tornante sulla fascia destra. Ma i tifosi del Torino, più che ammirare il loro ex beniamino, faranno bene a osservare in particolare il fluidificante di sinistra, certo Henrik Larsen, 22 anni. Il Torino ha una opzione su questo giocatore, già nazionale danese come altri due giovani del Lingby, il mediano Helt e il rifinitore Bent Christensen. Questo l'undici che dovrebbe scendere in campo agli ordini dell'allenatore Kim Lyshoj, 33 anni: Rindom, Hasse, Vetle, Cune, Bonde, Larsen, Berggreen, Helt, Shafer, B. Christensen, F. Christensen. Il Toro non potrà provare oggi la formazione che dovrebbe affrontare la Fiorentina. Muller e Skoro devono assorbire alcuni acciacchi, anche Landonio e Gasparini non stanno benissimo. Inizialmente Sala dovrebbe mandare in campo: Marchegiani, Brambati, Rossi, Ferri, Benedetti, Comi, Fuser, Sabato, Menghini, Edu, Carbone. Arbitro Dal Forno di Ivrea, inizio ore 15 (stadio Comunale, ingresso lire 10 mila, ridotti 3 mila). f. bad.

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