Redditi record per i banchieri

Redditi record per i banchieri Guidano la classifica dei manager pubblici Redditi record per i banchieri In testa l'ex amministratore Bnl-Ina Cassol: oltre 2 miliardi nell'86 ROMA—Sono i banchieri ai primi posti della classifica dei manager di Stato con 1 redditi più alti. Ben 202 dei 1632 amministratori di società pubbliche o dirigenti di enti hanno superato quota 200 milioni di imponibile al lordo della trattenuta Irpef. Ma c'è anche chi ha chiuso il 1986 in «rosso». E' il caso del presidente dell'Unire Carlo D'Alessio (ha denunciato perdite per 479 milioni). Pochissime le donne, cinque in tutto. I dati resi noti ieri dalla presidenza del Consiglio si riferiscono al 1986. Qualsiasi cittadino, munito del certificato elettorale, può consultare per tre volte la settimana (ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13) i due volumi blu stampati dal Poligrafico dello Stato in appena trenta esemplari. Dall'esame delle 1225 pagine figura al primo posto assoluto in graduatoria Gianfranco Cassol, ex amministratore delegato della Società Interbancaria (BnlIna) di Milano (ora passato al gruppo Benetton), che ha dichiarato al fisco un reddito di 2 miliardi 177 milioni. Lo segue, ma a grande distanza, il presidente della Cassa di Risparmio di Roma Pellegrino Capaldo con un miliardo 125 milioni. Molto staccati seguono noti personaggi come il governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi (360 milioni), il presidente dell'Enel Franco Viezzoli (263), il direttore generale della Rai Biagio Agnes (243), l'amministratore delegato dell'Italstat Ettore Bemabei (238), i presidenti dell'Ir! Romano Prodi (219), dell'Enea Umberto Colombo (199), dell'Eni Franco Reviglio (186), dell'Efim Rolando V aliarli (129), deU'Istat Guido Mario Rey (123), della Rai En¬ rico Manca (80), dell'Inps Giacinto MUltefio (48) e dell'Agenzia per il Mezzogiorno Giovanni Torregrossa(51). Sempre tra i bancari seguono, poi, nell'ordine il vice presidente dell'EDbanca Lino Veruni con 677 milioni, il vicepresidente dell'Acri Giovanni Ferrare (611), il vicepresidente della Cassa di Risparmio di Firenze Alberto Predieri (599), il vicepresidente dell'Imi Mario Ercolani (548), il presidente del Credito Italiano Natalino Irti (516), il direttore generale della Banca d'Italia Lamberto Dinl (514). Seguono in classifica il presidente del Banco Lariano Carlo Gay (507), il vice presidente della Bnl holding Salvatore Paolucci (500), il direttore generale del Banco di Napoli Ferdinando Ventriglia (485), il presidente della Finreme Giovanni Bodio (482), il presidente del San Paolo Invest Fabrizio Giani (478), il presidente della Consob Franco Piga (455), il vicepresidente del Credito commerciale di Cremona Alberto Falck (448), l'amministratore delegato della Banca Toscana Carlo Zini (445), il presidente del Credito Romagnolo FrancescoBignardi (435), il presidente dell'Imi Luigi Arcuti (422), il direttore generale dell'Ibi Carlo Giltri (407), il vice presidente della Banca del Monte Piero Gnudi (384), il presidente della Banca Emiliana Gilberto Greci (370), il vicepresidente dellltalfondiario Tancredi Bianchi (357), il presidente dell'Istituto italiano di credito fondiario Antonino Occhiuto (347), il presidente del Banco di Sicilia Giannino Parravìcini (330), il vice direttore generale della Banca d'Italia Antonio Fazio (325), l'amministratore delegato del Banco di Roma Ercole Cec- catelli e il presidente della Bnl Nerio Nesi (317 a testa), il direttore generale Acri Eduardo Fattorini (314), il presidente del Banco di Napoli Luigi Coccioli, il presidente dell'EQbanca Fabio Laratta e l'amministratore delegato Banco Santo Spirito Giosuè Ciapparelli (311 a testa), il presidente della Comit Francesco Cingano (303), il vice direttore generale della Banca d'Italia Tommaso Padoa Schioppa (302), il presidente del Banco Lariano Roberto Ardigò (300), l'amministratore delegato del Credito Italiano Lucio Ron de ili (297), l'amministratore delegato dell'Efibanca Pietro Ras te Ili (291), il presidente del Banco di Roma Antonio Zurzolo (285), il presidente della Cassa di Risparmio di Torino Enrico Filippi (283), il direttore generale Imi Giuseppe Saracini (279), il vice presidente della Cassa di Risparmio di Bologna Fabio Roversi Monaco (275), il presidente della Cassa di Risparmio di Perugia Giuseppe Bambagioni (264), il presidente dell'Istituto Bancario S. Paolo di Torino Gianni Zandano (244), il presidente dellTcalcasse Gianguido Sacchi Morsiani (222) e il presidente della Banca di Marino Mauro Leone (figlio dell'ex Capo dello Stato) con 223 milioni. Ultimo è il presidente della Cariplo Roberto Mazzotta 76 milioni. In campo assicurativo è in testa il direttore generale dell'Ina Mario Fornari con 485 milioni, seguito dal presidente dell'Ina Antonio Longo (303) e dal presidente Assitalia Giovanni Pieraccini (264). Gli amministratori delegati dell'Alitalia Maurizio Maspes e Luciano Sartoreti hanno denunciato 454 milioni ciascuno. p.f.

Luoghi citati: Bologna, Cremona, Firenze, Milano, Perugia, Roma, San Paolo, Torino