Baryshnikov, scarafaggio calpestato
Baryshnikov, scarafaggio calpestato La critica americana attacca duramente «La metamorfosi» nell'allestimento di Berkoff Baryshnikov, scarafaggio calpestato La presenza del ballerino attore è «l'unica ragione per andare a vedere lo spettacolo» definito «un adattamento di Kafka per la tv dei bambini» - Alla prima di gala una lunga ovazione al protagonista NEW YORK — Mikhail Baryshnikov ha debuttato lunedì sera a Broadway come attore di prosa nell'adattamento teatrale di La metamorfosi di Kafka. Alla prima all'Ethel Barrymore Theatre è accorso il jet set internazionale e prima tra tutti la ex first lady, Nancy Reagan. L'elegante pubblico al calar del sipario ha tributato una lunga ovazione alla superstar del balletto, per l'occasione neo attore nei panni di Gregor Samsa, il commesso viaggiatore che una mattina si risveglia tramutato in ripugnante scarafaggio. Non hanno mostrato altrettanto entusiasmo i critici che all'unanimità nelle loro recensioni hanno espresso giudizi estremamente negativi sul riduttivo adattamento teatrale del capolavoro di Kafka ad opera di Steven Berkoff e soprattutto sulla sua schematica regìa. •E' difficile indovinare chi soffrirà maggiormente in questa messa in scena teatrale di "La metamorfosi " ad opera di Steven Berkoff — scrive ad apertura del suo pezzo il temutissimo critico del New York Times, Frank Rich — se saranno i devoti appassionati di Kafka, il cui romanzo viene distorto in un kitsch di stampo marxista in questo adattamento, oppure ifans di Mikhail Baryshnikov, il cui o i debutto come attore drammatico, del tutto dignitoso, finisce con l'essere poco più che marginale all'interno del fragoroso circo che lo circonda-. Poco più avanti il critico del New York Times definisce 'interminabile- la messa in scena, che dura 100 minuti senza intervallo. Per tutto questo tempo Baryshnikov (abito gessato, gilè, occhiali cerchiati di metallo) è costretto a stare in palcoscenico tutto il tempo, ma raramente gli viene concessa l'opportunità di mettersi in evidenza, per lo più rima- ne relegato nella penombra del fondo della scena, in una specie di piattaforma a forma di gabbia, che rappresenta la camera di Gregor Samsa. -Lì l'artista si esibisce in acrobazie da contorsionista che imitano i movimenti di un insetto- scrive ancora Frank Rich e aggiunge "tutti eseguiti con grazia e precisione: appendersi a testa in giù dalle sbarre, roteare degli arti per manifestare panico e terrore, corse frenetiche sul pavimento-. Sulle capacità più propriamente di recitazione verbale di Baryshnikov il critico del New York Times esprime un giudizio nel complesso positivo: -Non c'è niente di imbarazzante nel suo lavoro, ma il tono emotivo della sua recitazione non è meno faceto di quello degli altri attori... il timbro clownesco della recitazione è talmente costante durante tutta la serata che gli attori non possono esserne ritenuti responsabili-. Infine a chiusura della sua ipernegativa recensione Frank Rich scrive: -La messa in scena ampollosa di Steven Berkoff è difficile da sopportare non perché ci immobilizza nell'incubo di Gregor Samsa, ma perché con disinvoltura schiaccia sotto il piede due artisti di grande sensibilità come fossero insetti-. Altrettanto negativi sull'adattamento e la regia di Steven Berkoff i giudizi degli altri critici. Patrick Stearns di Usa Today scrive: «La presenza di Baryshnikov è la sola ragione per andare a vedere "La metamorfosi" a teatro... La storia è stata ridotta a un livello talmente semplicistico che risulta essere piuttosto un adattamento di Kafka per la tv dei bambini-. Sul New York Post Howard Kissel rincara la dose: -La scontata versione antiestàblishment di Berkoff ha piuttosto a che vedere con la Praga di oggi che coji quella di Kafka... La sua visione del mondo di Kafka è affaticante... L'avere utilizzato Roman Polanski nella messa in scena di Parigi e ora Mikhail Baryshnikov a New York (che cosa hanno in comune questi due artisti, ci si potrebbe chiedere? La risposta è scontata, nulla) è dettata non da ragioni di talento, ma di botteghino... come operazione di "merchandising"si tratta tuttavia di un trionfo-. Raffaello Siniscalco Michail Baryshnikov è Gregor Samsa, il protagonista del romanzo di Kafka: 100 minuti in gabbia
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