Ruggiero: intesa a Tokyo per accelerare gli scambi

Ruggiero: intesa a Tokyo per accelerare gli scambi Ruggiero: intesa a Tokyo per accelerare gli scambi TOKYO — Italia e Giappone hanno raggiunto un accordo per la creazione di gruppi di intervento formati dall'Ice, dall'ufficio giapponese per il commercio con 1' estero Jetro e da imprese private, per incrementare gli investimenti, gli scambi commerciali e la cooperazione industriale in Paesi terzi. Lo ha reso noto ieri il ministro per il Commercio con l'estero, Renato Ruggiero, a conclusione di una visita ufficiale a Tokyo suggellata da un incontro con il collega giapponese, Hiroshi Mitsuzuka. Il comunicato congiunto mette in rilievo che il ministro Ruggiero «ha sottolineato la necessità di espandere le esportazioni italiane non soltanto nei settori tradizionali come tessili, moda e calzature, ma anche in settori come gli strumenti meccanici», conferma che «i due Paesi sono d'accordo sul portare le relazioni economiche bilaterali a livelli degni del peso delle rispettive economie» e annuncia che «l'Ice aprirà in Italia uno sportello per facilitare i contatti fra i potenziali investitori giapponesi e il governo e le industrie italiane». «Le esportazioni italiane verso il Giappone sono balzate da un miliardo di dollari nel 1986 a 2,9 miliardi di dollari l'anno scorso — ha detto Ruggiero—ma il livello dell'interscambio è ancora scarso, pari a quello fra Italia e Unione Sovietica, e gli investimenti giapponesi nel nostro Paese sono irrisori». Ma il clima sta cambiando, ha precisato Ruggiero, grazie anche alla decisione italiana di ridurre da 41 a 4 i prodotti di importazione giapponesi sottoposti a contingentamenti. Restano solo automobili, motociclette di cilindrata inferiore a 380 ce, macchine per cucire e prodotti elettronici, per i quali l'Italia ha rimesso ogni decisione alle trattative fra il Giappone e la Cee. «Su questo problema — ha detto il ministro—ho detto agli operatori economici giapponesi che è impossibile ipotizzare una sparizione d'incanto delle quote con l'entrata in vigore del mercato unico europeo. Occorrerà un ragionevole periodo di transizione in vista di un equilibrio soddisfacente nell'interscambio». I giapponesi hanno mostrato soddisfazione, anche se hanno ribadito «il diritto di Tokyo di ricorrere al tribunale del Gatt contro pratiche contrarie al libero mercato». Ruggiero ha detto però che «è molto improbabile che il Giappone faccia effettivamente uso di questo diritto, vista la prova di buona volontà offerta dal governo italiano». (Ansa)

Persone citate: Gatt, Hiroshi Mitsuzuka, Renato Ruggiero