I buchi

I buchi CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA I buchi procedure, pratiche, schemi di ragionamento, modi di persuasione, che sono mutevoli, variopinti, dipendenti dalle filosofie e anche, absit iniuria verbis, dai dogmi prevalenti nella comunità scientifica. E vuol dire inoltre che nessuno in questa materia può erigersi ad autorità. Abbiamo negato Vipse dixit ad Aristotele c l'abbiamo considerato un progresso. Perché dovremmo riconoscerlo agli scienziati di oggi? Un'altra molecola di temerarietà è quella che agisce sul rapporto che gli scienziati intrattengono con i maghi. Questa molecola è forse un po' confusa, perché quel rapporto è in verità assai strano. Da un luto, gli scienziati sfottono, scomunicano c non vogliono i maghi nelle commissioni. Per metterli al bando, in Italia hanno persino costituito un comitato di salute intellettuale pubblica sotto la guida di Piero Angela. Dall'altro lato, all'occorrenza, se ne servono e li inseriscono a pieno diritto nelle commissioni, ad esempio in quella che John Maddox, direttore di Nature, ha istituito per scoprire i «trucchi» di Jacques Bcnvcniste a proposito della cosiddetta «memoria dell'acqua». Si deve concludere che per i nostri scienziati i maghi sono cialtroni quando fanno il proprio mestiere e autorità quando diventano servili? Una conclusione migliore veramente ci sarebbe. Forse gli scienziati potrebbero prendere atto che ai confini della scienza esistono cose che la scienza non riesce a spiegare o perché non sono spiegabili per principio, date le categorie che la scienza di oggi si è data, o perché non sono ancora spiegabili. Per scoprire qual è il caso non serve la scomunica, serve piuttosto l'umiltà intellettuale, la curiosità! il confronto aperto e uno studio severo. Se uno questa curiosità non ce l'ha, temo che sia soltanto vanità televisiva partecipare a comitati di salute pubblica. Se uno invece ce l'ha, è opportuno che l'adoperi con quella pacatezza che si addice proprio a chi crede nel vero metodo scientifico. La sfida aperta fra tradizioni diverse non può che farci progredire, così come accadde quando Galileo rifiutava la teoria dell'attrazione lunare di Keplero perché gli sembrava cosa da maghi o quando Leibniz criticava la teoria della gravitazione di Newton perché ci vedeva «qualità occulte». Noi saremo soddisfatti comunque: se, come e probabile, si saranno alla fine smascherati molti cialtroni, perché si saranno smascherati, se si saranno scoperte cose nuove, perché si saranno scoperte. In attesa, mi pare di poter sostenere che in tanto bailamme l'unica cosa sensata l'ha detta proprio Paola Giovctti, la «maga» dell'abortita (quando si dice l'ironia della sorte!) commissione di Donat-Cattin: «Se incontro un medium, cerco di studiarlo». Mi attendo che prima di emettere il verdetto i membri del comitato Angela trovino il tempo di fare la stessa cosa. . Marcello Pera

Persone citate: Donat-cattin, Jacques Bcnvcniste, John Maddox, Keplero, Marcello Pera, Newton, Piero Angela

Luoghi citati: Italia