La Juve e la vittoria perduta di Bruno Bernardi

La Juve e la vittoria perduta Contro l'Ascoli i bianconeri si tuffano nella realtà agrodolce del campionato La Juve e la vittoria perduta Da oltre due mesi non si afferma in casa - Zoff perde Galia e rilancia Magrìn, preferito a Laudrup - Bersellini annuncia barricate TORINO — Dal tridente del Napoli al bunker dell'Ascoli che si affiderà all'ex partenopeo Bruno Giordano per colpire in contropiede: dopo l'esaltante impresa di Coppa Uefa, quarta vittoria europea su quattro partite giocate al Comunale, tredici gol fatti e uno subito, la Juventus torna alla realtà del campionato dove, in casa, in nove giornate, ha totalizzato due successi, cinque pareggi e due sconfitte, con otto gol all'attivo e nove al passivo. 'Faremo le barricate, solo così possiamo sperare di "rubare" qualcosa aduna Juventus che mercoledì è stata formidabile: non ci illudiamo, però, torni sugli standard italiani», dice Eugenio Bersellini che per due stagioni si è seduto sulla panchina dell'altra sponda, quella granata. E sogna quel derby in cui il suo Torino ribaltò in quattro minuti due gol e vinse 3-2 ma sa che è irripetibile. E la Juventus, che non vince a Torino dal 31 dicembre, è decisa a continuare la risalita in classìfica, iniziatasi a Cesena. -Tutta la squadra ha giocato meglio e anche il mio rendimento è cresciuto: il Napoli non m'è sembrato al massimo ma forse è merito nostro», ha ribadito Zavarov ad un giornale di Kiev. Lo zar non risente della botta all'anca destra e vorrebbe ripetersi oggi, magari con un gol, il terzo in campionato che insegue dal 20 novembre scorso con il Napoli, quando trafìsse Giuliani con un tocco da campione. Ad Ascoli, stanco per l'impegno infrasettimale con l'Urss a Kiev, giocò una gara anonima e la Juventus non andò oltre 1*1-1. L'euforia ha consentito ai bianconeri di smaltire, sul piano fisico e nervoso, i tiratissimi 90' con il Napoli. Solo Galia, che ha neutralizzato Maradona, non sarà disponibile per un leggero stiramento. Zoff rilancia Magrin, buon tiratore anche da fuori area, preferendolo a Laudrup che risente del vecchio infortunio al ginocchio destro ma dovrebbe andare in panchina. Domani, però, Michael si recherà in Danimarca per sottoporsl ad una visita da parte di uno specialista suo connazionale. «JVon credo sia menisco, ma voglio vederci chiaro», spiega Laudrup che place sempre al PSV Eindhoven. Una Juventus, dunque, ancora con due stranieri, Barros e Zavarov, con Marocchi, Mauro, Magrin e Altobelli per sfondare il «muro» ascolano. Da Bologna, intanto, si intensificano le voci di un interessamento per Mauro (mercoledì erano a Torino il presidente Corionl e l'allenatore Maifredi, nonché gli ex juventini Bonini e Bonetti) e si parla di uno scambio con 11 ' difensore Luppi. Tutto è prematuro. Mauro, che ha Armato sino al 90', per ora pensa a difendere il posto di titolare cercando di centrare la Coppa Uefa, l'unico traguardo a portata di mano. "Non ci resta altro, a parte la zona Uefa che non dovrebbe sfuggirci», sospira Tacconi D portiere è certo che le tossine del mercoledì sono sparite. "Dovremmo dare di più, non dì meno, con la carica che abbiamo dopo il 2-0 con il Napoli», aggiunge Tacconi che da martedì inìzierà a girare il film-documentario sulla sua carriera dal titolo «Ho parato la luna». Durante un viaggio in treno, Tacconi rivivrà la sua carriera, n primo ciak in allenamento poi momenti delle prossime partite Milan-Juventus, NapoliJuventus e Juventus-Bologna e del flash-back di precedenti imprese. Tacconi ce la metterà tutta per non deludere come attore ma soprattutto per mantenere inviolata la propria rete. Proprio alla vigilia dell'incontro con l'Ascoli è arrivato lo scottante (si fa per dire) memoriale di Ian Rush. un libro diario sulla sua amara stagione italiana in cui confessa d'aver vissuto dodici mesi d'inferno, professa stima per l'Avvocato Agnelli e per Marchesi, mentre su Boniperti dice che il presidente ha troppo potere e che, ancora adesso, non sa chi facesse la formazione. Molte sue «verità» sono smentite dai fatti. "Ho avuto solo tre amici: Tacconi, Brio e Bruno», racconta il gallese. «Ci siamo divertiti», taglia corto Tacconi. Bruno, invece, è rimasto in contatto con Rush: -Lui, io e De Agostini ci facevamo tante risate. Ci siamo scambiati gli auguri a Natale. Tracey è incinta. Ian soffriva? Quando andò via era dispiaciuto. Non credo che soffrisse così tanto a Torino anche se gli mancavano due o tre suoi amici di Flint e il pub». Dopo il gran gol al Napoli ci riproverà con l'Ascoli? "Quel gol resterà per me un ricordo indelebile ma adesso toccherà agli altri andare a rete, io dovrò stare attento agli attaccanti dell'Ascoli: quello sul Napoli, anche se è solo un successo parziale, ci ha restituito la tranquillità ma dovremo giocare con la stessa carica e grinta di mercoledì», sorride lo stopper. E pensa a Giordano. Bruno Bernardi ,'^>'\S^.'1^fe Stefano Tacconi