Firenze sconfitta dal mostro di Andrea Di Robilant

Libere e sicure di sé il sogno delle italiane Indagine Aied: come vorrebbero essere le donne Libere e sicure di sé il sogno delle italiane Solo il 9 per cento vede come modello la «mamma-casalinga» ROMA — Come vorrebbero essere le donne? n modello della mamma-casalinga, prevedibilmente, raccoglie sempre meno consensi. La stragrande maggioranza predilige invece la donna 'Volitiva, autosufficiente, sicura di sé». Ma questo frutto della rivoluzione femminile potrebbe racchiudere il seme di un nuovo senso di frustrazione. Così la pensa Lidia Ravera, influente esponente del femminismo in Italia. -La "donna dieci lode" che ci viene costantemente proposta dai media è un'immagine dalla quale dobbiamo assolutamente difenderci-, ha detto ieri ad un convegno dell'Associazione italiana per l'educazione demografica (Aied). -Perché dobbiamo essere capaci di gestire la casa, allevare i figli, fare una brillante carriera e in più sentirci sicure e non aver bisogno di nessuno — ha chiesto — mentre molti uomini non sanno neanche farsi un piatto di spaghetti? Questo modello di "superwoman" fa sentire le donne di oggi inadeguate come lo erano le nostre nonne di fronte al modello della donna-santa-. Una simile preoccupazione è stata espressa da Gioia Longo, docente di antropologia culturale all'università di Sassari. -Il modello della donna è indubbiamente mutalo — ha detto — ma l'immagine è sempre quella delle tre m: mamma, massaia, manager. La donna normale, invece, continua ad essere assente". L'Aied ha compiuto una ricerca molto estesa, elaborando 22 mila questionari mandati in tutta Italia. Il modello della donna "volitiva, autosufficiente, sicura di sé» è stato preferito dal 50 per cento delle intervistate. Poi viene il modello della -donna manager», con il 18,5 per cento. E terzo quello della «mamma casalinga-felice», con il 9 per cento. Solo il 4 per cento dimostra interesse per il modello 'donna ricca e famosa". Durante il convegno di ieri, dedicato a L'immagine della donna nella civiltà dell'immagine, il sistema pubblicitario è stato accusato di proporre modelli femminili lontani dalla realtà. Armando Testa, uno dei più noti pubblicitari italiani, ha risposto che -la pubblicità non ha l'obiettivo di fare opinione, ma soltanto di vendere. E le statistiche dimostrano che anche le massaie semplici, dimesse e a volte in età avanzata, preferiscono identificarsi con modelle statuarie: L'impulso a immedesimarsi con un modello di donna estraneo è tale, aggiunge Ravera, che -il 44 per cento delle donne intervistale in un recente sondaggio dice di non avere il coraggio di dichiararsi una casalinga. Se ne vergogna». Una che non si vergogna assolutamente e ne fa anzi una virtù è Federica Rossi Gasparrini, presidente nazionale della Federcasalinghe. Lei stessa ha ricordato quanto la sua mera presenza ieri al convegno dell'Aied, al fianco di numerose esponenti del fernminismo italiano, fosse un indice eloquente di come l'immagine della donna sia in piena evoluzione. •Per tanti anni le femministe ci hanno considerate retrograde e non hanno nemmeno voluto dialogare con noi", ha detto. -E' la prima volta che veniamo invitate insieme ad un convegno importante: E Rossi Gasparrini non si è lasciata sfuggire l'occasione per polemizzare con le sue rivali d'un tempo. -Sono proprio le femministe — ha detto — che oggi si trovano indietro rispetto alla Federcasalinghe. Ormai le donne possono avere 10 stesso spazio degli uomini nella società. Si tratta di occuparlo con intelligenza. Chi continua a fare la vittima non merita di essere considerala alla pari-. Per la Rossi Gasparrini, la diffidenza che molte femministe continuano a nutrire nei confronti della Federcasalinghe è dovuta ad un equivoco. -Noi non vogliamo rimanere chiuse in casa a pulire e cucinare. Ma partiamo da un dato di fatto. In Italia le casalinghe sono 11 milioni. E non siamo certo andate a creare questa situazione. Molte di loro hanno un doppio lavoro, uno a casa e l'altro fuori. Noi ci battiamo perché la donna possa scegliere: se vuol fare un figlio e allevarlo deve poterlo fare, senza dover lavorare allo stesso tempo per mantenersi-. Andrea di Robilant

Persone citate: Armando Testa, Federica Rossi Gasparrini, Gioia Longo, Lidia Ravera, Ravera, Rossi Gasparrini

Luoghi citati: Italia, Roma, Sassari