Midi, l'avanzata continua

Midi, l'avanzata continua Randone, presidente delle Generali, conferma che l'obiettivo resta il 33% Midi, l'avanzata continua Previsto un incontro con Axa per tracciare i programmi della compagnia - Bérégovoy ammonisce: vigiliamo sugli assetti della società - Nell'88 i premi consolidati del gruppo italiano sono saliti del 20% ROMA — Le Assicurazioni Generali non chiederanno altri soldi agli azionisti per l'operazione Midi. Lo ha precisato il presidente della compagnia triestina Enrico Randone a poche ore dall'assemblea a Parigi della Compagnie du Midi. In una conferenza stampa Randone ha anche anticipato i dati del bilancio '88. •I risultati ottenuti dalla commpagnia scmo migliori dello scorso anno — ha detto — i premi consolidati sono circa 11.000 miliardi, il 207r in più rispetto all'87, mentre quelli della capogruppo ammontano a 5000 miliardi. Gli utili della capogruppo si attestano sui 254 miliardi-. E' la prima volta che il presidente delle Generali parla con i giornalisti italiani della vittoria conseguita con l'Axa, il grande gruppo assicurativo francese guidato da Claude Bebear che ora ha la maggioranza (con Generali) nella Compagnie du Midi. L'amministratore della compagnia triestina Eugenio Coppola di Canzano, eletto nel consiglio di amministrazione della Compagnie du Midi, insieme a Antoine Bernhein della Banca La.ard, presente alla conferen¬ za stampa con Randone. ha sottolineato -di aver deciso di dare il voto all'Axa solo durante l'assemblea Midi-. Come hanno confermato i dirigenti delle Generali, si tratterà ora di mettere a punto un preciso accordo tra la compagnia italiana e l'Axa. A questo proposito però non è ancora stato fissato un calendario di incontri, anche se Randone ha evidenziato una piena disponibilità a trattare con il patron dell'Axa. -Nonostante i vari annacquamenti di capitale operati da Pagezy circa un anno fa — ha sottolineato Coppola di Canzano — la presenza della Midi nel settore assicurativo si è triplicata». Per quanto riguarda la partecipazione azionaria nella Midi, Randone ha ripetuto che se entro luglio di quest'anno la compagnia triestina riuscirà ad oltrepassare, anche di poco il 20% (ora detiene circa il 177( ), in seguito potrà arrivare fino al 33^ senza chiedere autorizzazione alla Banca di Francia. Il presidente e l'amministratore delegato non hanno risparmiato critiche al comportamento adottato da Pagezy due giorni fa a Parigi nel corso dell'assemblea. -Ha perso le staffe-, ha detto Randone, -non è la prima volta che gli succede-, ha rincarato Coppola di Canzano. -Oltre a ciò — ha proseguito — si è comportato da ipocrita perché non gli avevamo mai promesso nulla-. Coppola di Canzano ha confermato le prossime dimissioni di Bernard Pagezy da presidente della Midi. Ieri il ministro dell'Economia francese Beregovoy ha ammesso che la Francia non può adoperare i controlli sugli investimenti esteri per opporsi ad un eventuale tentativo delle Assicurazioni Generali di acquisire una quota di controllo nella Compagnie du Midi dal momento che il gruppo italiano fa parte della Cee. Beregovoy ha però detto che potrebbero esserci altre vie per prevenire una tale mossa: -Abbiamo la Caisse des dépóts et des consignations-, ha suggerito, riferendosi al maggior istituto finanziario pubblico che ha già giocato un importante ruolo nel tentativo di scalata alla Société Generale, la terza banca commerciale del Paese, un -affaire- che ha destato scalpore in Francia per il presunto coinvolgimento del governo socialista.

Luoghi citati: Canzano, Francia, Parigi, Roma