Decamerone al Senato Usa di Ennio Caretto

Decamerone al Senato Usa Guerra di rivelazioni per Tower Decamerone al Senato Usa Il voto decisivo è previsto per lunedì DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — In un clima reso boccaccesco dalle sensazionali rivelazioni di alcuni giornali sul suo gallismo, e di altri giornali sul gallismo degli uomini chiamati a giudicarlo, si è aperto ieri al Senato l'atteso dibattito sulla nomina di Tower a ministro della Difesa U voto non è previsto prima di lunedi, e secondo la televisione Cren il Senato è diviso in due, 44 senatori contro Tower, 43 a favore, 13 indecisi. Ma il dibattito rischia di polarizzarsi, e di spingere la maggioranza democratica (55 senatori su 100) a votare contro l'ex collega ed ex negoziatore del disarmo. Nel migliore dei casi, anche se la nomina venisse ratificata, Tower sarebbe privo di credibilità e di efficacia. Nel peggiore, Bush subirebbe una grave sconfitta nel suo momento politico più delicato: quello del braccio di ferro col Congresso sulla riduzione del deficit di bilancio, e quello del negoziato con Gorbaciov sulla riduzione degli armamenti convenzionali in Europa. L'udienza iniziale, trasmessa in diretta, è sembrata un processo in tv, un giallo alla Perry Mason. Il capo della commissione Forze Armate, il demociatico Sam Nunn, il senatore che ha bocciato Tower in prima istanza, ha aperto i lavori con un emotivo discorso. "All'inizio intendevo ratificare la sua nomina — ha dichiarato — ma dopo il vaglio attento del rapporto dell'Fbi mi sono ricreduto. Con dolore, devo chiedervi dì volare contro». Tower, ha quindi proseguito Nunn, ha il vizio del bere, un vizio incompatibile con la carica che dovrebbe ricoprire; un comportamento riprovevole nei confronti delle donne, cosa che nelle forze armate condurrebbe alla corte marziale; e scarsa onestà, come avrebbe dimostrato sfruttando la sua esperienza di negoziatore del disarmo in una serie di consulenze per l'industria paramilitare. «C/re errore del ministro della Difesa — ha detto Nunn — può alterare il corso della storia. Qui non si sceglie solo un ministro, ma anche il vicecomandante in capo delle forze armate Usa». Ha risposto a Nunn il senatore repubblicano John Warner, l'ex marito dell'attrice Elizabeth Taylor, spaziando per l'aula come un principe del foro, «/re un quarto di secolo che ho trascorso al Senato — ha detto — non uno di noi ha avuto a che ridire contro Tower. Noi siamo chiamati a pronunciarsi sulla sua idoneità a guidare il Pentagono, non sulla sua vita, privata: ed egli è uno dei nostri massimi esperti di questioni militari». Gli oratori successivi si sono arroccati sull'una o sull'altra posizione, a seconda del partito. Ma col passare delle ore l'attenzione del pubblico in sala, dapprima affascinato poi tediato dal dibattito, si è trasferita sul Washington Post. Citando il rapporto dell'Fbi, il giornale raccontava in prima pagina, con tanto di nomi, di una visita di Tower alticcio a una base, militare del Texas, e di come avesse palpeggiato due donne in uniforme, con l'arroganza del potere, suscitando l'indignazione della truppa. Un episodio ha dato la misura del fango che minaccia di abbattersi sul governo e sul Congresso. Ispirato da Tower, che l'altro ieri, andando al contrattacco, ha denunciato il gallismo e l'alcolismo di taluni ex colleghi, il Washington Times, il giornale delle destre, ha ieri pubblicato tutte le malefatte amorose dei più noti deputati e senatori. Come in una sorta di Boccaccio a Washington, ha esposto al pubblico ludibrio Ted Kennedy, sorpreso nell'87 con ima signora sul tappeto di un saletta riservata di un ristorante; il deputato Donald Lukens, incriminato il mese scorso per abuso di minorenne (una sedicenne) dalla procura dell'Ohio; il senatore Donald Riegle, che anni fa telefonò alle sue amanti dalla stanza di un allora oscuro deputato, George Bush, peraltro a sua insaputa; e numerosi parlamentari di minor fama, coinvolti in affari di cuore, anche omosessuali, e sorpresi in frangenti sconvenienti. Un'altra casistica impressionante il Washington Times l'ha raccolta sui senatori e deputati colti ubriachi al volante, o portati di peso fuori dal Senato. Per questo, il pubblico in sala ieri ha riso, con totale mancanza di rispetto, quando John Warnerha sventolato un foglio proclamando: -Ho le firme di 12 donne insigni, che attestano che Tower è un perfetto gentiluomo, e invito i giornali a metterle domani in prima pagina». Ennio Caretto

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