I riflettori sulla Bundesbank
I riflettori sulla Bundesbank I riflettori sulla Bundesbank ROMA — L'incertezza regna sul mercato dei cambi; gli operatori appaiono divisi sulla possibilità di un rialzo dei tassi d'interesse tedeschi e questo condiziona le piazze di tutto il mondo. La Bundesbank tiene in giornata la consueta riunione quindicinale del proprio direttivo ed ha comunicato che la riunione non sarà seguita da una conferenza stampa. H rialzo dei tassi tedeschi sarebbe la risposta alla decisione presa venerdì dalla Fed di alzare di mezzo punto il proprio tasso di sconto, portato così al 7%. L'incertezza nasce dal significato da attribuire all'operazione di pronti contro termine che la Bundesbank ha lanciato martedì e che si è conclusa ieri con l'immissione sul mercato di 6,1 miliardi di marchi aggiuntivi a tassi nettamente superiori alle occasioni precedenti. La banca centrale ha infatti collocato sul mercato 38 miliardi di marchi contro 31,9 in scadenza a tassi oscillanti tra il 6,20 e il 6,8%. L'immissione di nuova liquidità è un'operazione che, in linea generale, dovrebbe indicare la volontà di allentare la tensione del marco; ma le condizioni a cui si è conclusa, cioè a tassi d'interesse nettamente elevati, sembrerebbe indicare il contrario. A questo punto, infatti, i tassi monetari sono ormai decisamente oltre la soglia del «Lombard rate» che è attualmente al 6% e che dovrebbe rappresentare la soglia massima di oscillazione dei tassi a breve. E' per questo che alcuni analisti prevedono un ritocco in alto di questo tasso e forse anche del tasso ufficiale di sconto, in quest'ultimo caso per metterlo nuovamente in linea con l'avvenuto rialzo del tasso di sconto statunitense. Sempre sul fronte europeo, la sterlina ha vissuto ancora una giornata burrascosa dopo che il deficit delle partite correnti e quello commerciale inglese hanno subito in gennaio un netto peggioramento, n deficit di 2,099 miliardi di sterline è uno dei peggiori degli ultimi anni, con un aumento del 15 per cento delle importazioni negli ultimi tre mesi. Le pressioni ribassiste hanno costretto all'intervento la Banca d'Inghilterra e, successivamente, la divisa britannica è stata fissata a Francoforte a 3,183 marchi, lo stesso livello di martedì. In Italia la sterlina è stata fissata a 2346 lire contro le 2343,6 di martedì. La lira ha perso leggermente sul franco francese, 216,67 lire contro 216,45 e sul fiorino, 653,1 lire contro 652,95. La possibilità che la Bundesbank non ritocchi 1 tassi ha dato slancio al dollaro, che ha più che recuperato il terreno perduto martedì sera negli Stati Uniti, dopo la pubblicazione del dato rivisto sulla crescita del prodotto nazionale lordo Usa del quarto trimestre dello scorso anno, ed è salito a Milano a 1355,75 lire, in rialzo di 6 punti rispetto alle 1349,55 lire del fixing di martedì. A Francoforte la divisa statunitense è stata fissata a 1,8373 marchi, in rialzo di poco meno di un pfenning rispetto agli 1,8296 marchi del giorno prima. A New York il dollaro ha aperto la giornata accentuando il rialzo a 1356,25 lire e a 1,84 marchi. La ripresa è più probante se si considera che il dollaro aveva chiuso la seduta di martedì quotando a New York a 1342 lire e a 1,8228 marchi dopo che il mercato aveva accolto con delusione la conferma di un tasso di crescita del Pil americano del 2%, Hrecupero si è concretizzato in gran parte durante la giornata asiatica, conclùsa su un livello di 1,8360 marchi grazie ad un sostanziale spostamento sul dollaro di capitali precedentemente investiti su valute ad alto rendimento quali la sterlina o il dollaro australiano. Sul fronte europeo, la lira ha riguadagnato leggermente terreno sul marco che è stato fissato a Milano a 736,7 lire contro le 737,10 di martedì.
Persone citate: Lombard
Luoghi citati: Francoforte, Italia, Milano, New York, Roma, Stati Uniti, Usa
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