Parte l'offensiva di Rondelli
Parte l'offensiva di Rondelli Parte l'offensiva di Rondelli MILANO — I titoli della Banca nazionale dell'agricoltura sono stati riammessi ieri dalla Consob alle contrattazioni in Borsa. E' la prima conseguenza della conferma del passaggio del pacchetto azionario del 6% della Bna e del 14% della Bonifiche Siele dalla Finanziaria Centro Nord al Credito Italiano. Quest'ultimo, che dispone -ufficialmente- del 7,64% della banca di Auletta e del 17,56% della Siele, ha pagato 12.400 lire per ogni titolo Bna e 45.000 lire per ogni azione della finanziaria. Ieri al listino la Bna ordinaria ha terminato a 12.000 lire (-8,7% rispetto all'ultima chiusura di lunedi), la privilegiata a 4205 (-8,5,:r ! e la risparmio a 2570 (-4.4%). La Centro Nord di Giuseppe Gennari ha reso noto di aver incassato 161 miliardi con la cessione dei due pacchetti azionari, realizzando una plusvalenza di circa 50 miliardi. Gennari, inoltre, esprime •soddisfazione per arer collaborato al processo di stabilizzazione di quella importante azienda, consentendo l'aggregazione alla compagine azionaria di un importante partner come il Credito Italiano-. Ieri, inoltre, si è appreso che la tedesca Commerzbank aveva avviato una trattativa, poi arenatasi, per la maggioranza dell'istituto di Auletta Armenise. L'attenzione del sistema finanziario e creditizio è ora tutta diretta a comprendere quali saranno le prossime mosse di Lucio Rondelli. La sensazione, infatti, è che la partita Bna non sia conclusa con l'ingresso del nuovo socio. Anzi, le mosse, quelle decisive per le sorti della Bna, devono essere ancora compiute. Che cosa vuole il Credit? L'intervento della banca Iri, in questa momento, è finalizzato a due obiettivi: il primo è di piantonare il debole assetto azionario dell'istituto di Auletta Armenise per evitare eventuali tentativi di scalate; il secondo è di garantire il sostegno al piano di ricapitalizzazione, indispensabile, della Bna. In questo senso l'ingresso di Rondelli è visto di buon occhio dalla Banca d'Italia che già negli ultimi mesi si era mossa per trovare soluzioni che evi¬ tassero il deterioramento della situazione Bna. Proprio la tacita approvazione di Bankitalia (è impensabile che un'operazione del genere sia avvenuta senza un'informazione preventiva a via Nazionale) è forse uno degli elementi più importanti di questa vicenda. L'istituto di vigilanza, forse perché messo indirettamente sotto accusa per il crack della Cassa di Prato, sembra aver mutato il suo atteggiamento: non più solo buoni consigli e una sottile «moral suasion», ma anche piani organici di intervento nelle situazioni bancarie più delicate. Dall'iniziativa del Credit nella Bna emerge, inoltre, un'altra importante indicazione relativa alla strategia dell'lri in campo bancario. La cessione della maggioranza del Banco di Santo Spirito non significa un ridimensionamento dell'lri nel settore creditizio, ma solo una razio¬ nalizzazione. L'ingresso del Credit nella Bna, infatti, va visto come un'operazione strategica. Negli ambienti bancari milanesi già si ipotizzano piani di collaborazione tra la banca di Rondelli (500 sportelli, raccolta di 55.000 miliardi, oltre 2000 miliardi di patrimonio netto) e quella di Auletta Armenise (230 sportelli, raccolta di 23.000 miliardi) che potrebbero creare un innovativo, e per certi versi curioso, polo bancario, un. po' privato e un po' pubblico. In ambienti della Bna si tende a ridimensionare l'operazione del Credit come un -normale passaggio di un pacchetto di azioni da un socio a un altro», ma naturalmente la questione è più complessa. L'impressione è che il futuro dell'Agricoltura si giocherà nei prossimi giorni quando Rondelli spiegherà ad Auletta le sue intenzioni. Rinaldo dianola
Persone citate: Auletta Armenise, Gennari, Giuseppe Gennari, Lucio Rondelli, Rondelli
Luoghi citati: Milano
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