Allarme Monza chiude? di Cristiano Chiavegato
Allarme, Monza chiude? Allarme, Monza chiude? La Regione ritarda a concedere l'autorizzazione per eseguire i lavori di ristrutturazione imposti dalla Fisa - Previsto un costo di dieci miliardi - Ma si farà in tempo ad adeguare il circuito in sei mesi? dal nostro inviato MILANO — Sembrava tutto risolto. Superate le difficoltà con 1 «verdi», grazie al buon senso di tutti, eliminati i problemi politici ed amministrativi. Ed invece siamo da capo: Monza rischia di perdere il Gran Premio d'Italia di Formula I. L'intoppo ora è in Regione. Dopo il faticoso assenso avuto per i lavori da fare nell'autodromo da parte dei due Comuni interessati (c'è anche Milano) la pratica è ferma negli uffici del servizio Beni Ambientali. Se il nullaosta per il progetto non verrà rilasciato entro pochi giorni, anzi fra qualche ora, sarà praticamente impossibile mandare avanti la ristrutturazione dei box del circuito entro il 10 settembre, la data prevista per l'effettuazione della gara, la dodicesima del campionato mondiale. L'allarme è stato lanciato ieri nel corso dell'annuale premiazione dei soci-piloti dell'Aci Milano. I dirigenti dell'Automobile Club meneghino si sono detti seriamente preoccupati per l'andamento della vicenda. -Noi siamo pronti — ha dichiarato Paolo Montagna, capo ufficio stampa dell'ente che gestisce l'autodromo nazionale, facendo eco alle parole del presidente Stucchi Prinetti — ma la delibera che dovrebbe dare il via ai lavori non è ancora arrivata. I tempi sono ormai molto ristretti. E la Federazione Internazionale e stata chiara: o i lavori saranno completati per il pe¬ riodo previsto o la corsa verrà assegnata ad un altro organizzatore. Le riserve non mancano. C'è Zeltweg, in Austria, che preme dopo avere rifatto l'impianto. Il presidente Balestre ci ha fatto sapere che non mancano i candidati. E poi c'è la solita storia di invidie e rivalità, in guanto non tutti sono contenti che l'Italia abbia due prove iridate, con quella di Imola per il Gran Premio di San Marino. Insomma ci aspettano al varco, cori il fucile puntato, per fulminarci'. Non sono parole dettate solo dall'ansia di risolvere la situazione, per costringere gli organi preposti a decidere in fretta. Questa volta il pericolo dell'annullamento è reale ed immediato. E poi è il solito discorso all'italiana: se l'approvazione arriverà in ritardo, in ogni caso, il costo dei lavori (previsti in circa 10 miliardi) lieviterà inesorabilmente. A questo punto per completare le opere richieste (rifacimento totale dei box e delle palazzine di servizio) non sarà più sufficiente lavorare otto ore al giorno ma bisognerà effettuare dei turni, magari anche di notte, con spese che potrebbero raddoppiare o triplicare. Mentre in altre nazioni (vedi la Francia dove sta per essere completato un nuovo circuito-modello a MagnyCours, o la Spagna dove addirittura si preannuncia un Gran Premio di Andorra da disputare in un nuovissimo impianto nei pressi di Barcellona, da gemellare con le Olimpiadi del 1992, secondo un ambizioso progetto congiunto di Samaranch, presidente del Ciò, e Balestre, presidente della Fisa) si opera, le nostre autorità politiche tentennano. E Monza potrebbe sparire dopo aver fatto parte integrante della storia dell'automobilismo. Per sempre. Cristiano Chiavegato
Persone citate: Paolo Montagna, Prinetti
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