Con la Dinamo Bucarest una sfida a chi segna di più di Franco Badolato

Con la Dinamo Bucarest una sfida a chi segna di più Cominciano in Romania i giorni di fuoco della Sampdoria impegnata su tre fronti: Coppa delle Coppe, campionato e Coppa Italia Con la Dinamo Bucarest una sfida a chi segna di più Due squadre votate al gioco offensivo -1 blucerchiati privi dell'infortunato Mancini • A Lucescu manca lo stopper Andone DAL NOSTRO INVIATO BUCAREST — Boskov e Mancini si sono guardat: a lungo negli occhi. -Lui scio può deridere se giocare o ne. la sua gamba è più iw-rtante del parere del medico, se si procura uno strappo lo perdo per due mesi» ha de il tecnico. E l'azzurro che iei. non s'è allenato e proverà forse stamane sperando nel miracolo: "Vorrei giocare, ma farlo sapendo di essere solo al 10 per cento sarebbe delittuoso-. Quindi la Sampdoria deve rinunciare a Mancini. Oggi sarà Pradella a prendersi le botte, con Vialli più arretrato. Mancini sarà importante averlo in campo nel match di ritomo e contro l'Inter, quattro giorni dopo. Oggi la Samp comincia a giocarsi quasi tutta la stagione, ma le somme si tireranno fra venti giorni, perché compromettere tutto rischiando Mancini? Contro la Dinamo Bucarest potrebbe bastare perdere con un gol di scarto, segnandone almeno uno. Se lo augura Boskov che frena gli entusiasmi di chi (Vierchowod, Mancini, Vialli) vorrebbe già oggi fare bottino pieno. Contro la Dinamo la Samp gioca il 36° incontro ufficiale della stagione, praticamente già un campionato. Tre sole le sconfitte, a Nor- rkoeping, esordio di Coppa, con Inter e Roma in campionato. Sempre tre gli obiettivi: vincere lo scudetto approfittando del calendario con tutti 1 match diretti tranne il Napoli in casa; vincere la Coppa Italia per la terza volta in due anni, sono 50 le probabilità, tutte da giocare nella doppia finale con il Napoli; arrivare in finale in Coppa Coppe. Afferma Victor: "bella Romania ho due brutti ricordi. La finale di Coppa Campioni persa nell'86 con il Barcellona ai rigori nei confronti di una Steaua che avevamo sot¬ tovalutato; il match con la Romania dispulato nella Spagna qui, nell'86 e perso 31. Giocano duro questi romeni, sono aggressivi. Per questo non avrei voluto incontrarli già nei quarti'. Vialli aggiunge: "Fra le squadre rimaste in Coppa forse il Barcellona è più forte, ma gioca a zona e si sa quanto ci piace affrontare squadre che applicano questo dispositivo tattico. Con il Malines sarebbe stata battaglia, ma alla pari. Qui, oltre a trovare una squadra combattiva, con molti giovani e tanti nazionali, ci misuriamo con un calcio assai dotato tecnicamente-. Quindi c'è un prestigio da difendere? Vialli non accetta di mettere questo confronto solo sul piano della sfida tra due scuole calcisticamente in auge: -La gloria è bella, ma a noi interessa arrivare in finale a Losanna, il prestigio si acquista con i successi più che con il bel gioco-. Sul fronte romeno da ricordare l'assenza dello stopper titolare Andone, squalificato. Lucescu, tecnico della Dinamo ha un solo cruccio: "Af¬ frontiamo la Sampdoria dopo 80 giorni di riposo per la sosta del campionato. E' un vantaggio dì cui i nostri avversari avrebbero tranquillamente potuto fare a meno. La Samp è favorita, ammiro Vialli, ritengo Cerezo un centrocampista di assoluto valore mondiale. Però il loro centrocampo è vecchio, chissà come arriveranno al finale di stagione. E la Samp sa che giochiamo senza mai fare catenaccio, come loro. Dal marzo al dicembre scorso, vale a dire girone di ritorno del campionato 87-88 e andata del torneo in corso, abbiamo segnato 143 reti-. Un numero che fa paura. Ma anche se oltre a Dinamo e Steaua in Romania c'è 11 vuoto, non bisogna sottovalutare il peso reale dell'attacco della Dinamo, n centravanti Camataru è stato Scarpa d'oro nell'87, la seconda punta Vaiscovici e velocissima, infine 11 nuovo Hagl del calcio romeno, Dorin Mateut, è considerato da Lucescu un giocatore universale: "Il campione del futuro: sa costruire, finalizzare, difendere-. Boskov ha già dettato le marcature: Vierchowod su Camataru che lo sovrasta di quindici centimetri, Mannini su Vaiscovici, il tenace Pari su Mateut. Franco Badolato Gianluca Vialli