Dal faro al treno disegnavano tutto

Dal faro al treno disegnavano tutto Casanova e Rubino ali Accademia fino al 5 maizo Dal faro al treno disegnavano tutto ECLETTISMO e Liberty a Torino: Giulio Casanova e Edoardo Rubino» è il titolo della mostra aperta presso l'Accademia Albertina Ano al 5 marzo. Riunisce disegni, progetti, acquarelli, sculture, placchette, foto d'epoca e altro materiale che va dagli esordi fino alla maturità dei due artisti, attraverso e quali è possibile ricostruire alcune pagine storico-artistiche di una Torino sullo scorcio degli Anni Venti. Giulio Casanova (1865-1961). bolognese, architetto decoratore fu collaboratore di Edoardo Rubino (1871-1954); insieme operarono nel capoluogo piemontese nel periodo influenzato dai due movimenti artistici, e accomunati da un rapporto costantemente legato dalla committenza pubblica e privata. Entrambi svolsero la loro opera all'interno del disegno applicato all'industria; tutti e due furono docenti presso l'Accademia. Per ricordare qualcuna tra le numerose opere frutto del loro connubio, citiamo la «Vittoria», situata sul Colle della Maddalena (è di Casanova il basamento, di Rubino la statua); la confetteria «Baratti Si Milano», il Palazzo delle Poste, la Palazzina della Promotrice. Nel settore dell'arte funeraria, la statua della scrittrice Invernizio realizzata da Rubino e collocata in un'edicola progettata dal Casanova nel cimitero di Torino. Presentati in rassegna, inoltre, un gruppo di progetti inediti di Achille Casanova, di cui il fratello Giulio fu allievo, e che nel contesto ha lo scopo di sottolineare i legami con la scuola bolognese e la cerchia di Alfonso Rubbiani, la cui esperienza si Ecclettismo e Liberty a Torino: Giulio Casanova e Edoardo Rubino all'Accademia Albertina, via Accademia Albertina 4 fino al 5 marzo; orario 10-12,30 e 15-19 escluso U lunedì. ripercuoterà in alcuni momenti del procedere artistico Giulio Casanova - Edoardo Rubino. Fra Eclettismo e Liberty quindi la mostra propone un percorso, seguendo l'itinerario anche del catalogo, che inizia dall'opera di Achille, rappresentata dai progetti per la decorazione della Chiesa di S. Francesco a Bologna, la decorazione della Cappella per la Pace, poi un foglio di incerta attribuzione: è di Achille o di Giulio il superbo «Pavore» quello realizzato a penna, acquarello e quadrettatura a matita su cartoncino? Con il progetto di soffitto per la casa detta del «Boiardo» (un palazzetto del XVI sec. completamente ristrutturato), Giulio conquista la sua indipendenza dal fratello e anche la prima importante commissione. Davanti al gruppo dei disegni dal vero, con i soggetti floreali, il pubblico indugia affascinato, ma non è male ogni tanto liberare la mente da complicazioni culturali e abbandonarsi al sano piacere di fogli che per tecnica e gusto rilassano e appagano la vista. Poi vi sono due lavori per concorsi non vinti, fino al famoso repertorio torinese come il palazzo delle poste e telegrafi, i disegni per mobili e arredi, il treno reale. Interessanti anche alcune foto d'epoca di cui Casanova fu collezionista, e altre ancora firmate da D'Allarmi, relative ad opere Rubino - Casanova. Di quest'ultimo sono le medaglie, le placchette, una produzione che nell'iter dell'artista fu vasta e importante. A centro sala alcune sculture: il bozzetto in gesso (81 cm) eseguito perii faro della Maddalena, Edoardo Agnelli in marmo bianco (70 cm), un gruppo bronzeo e altri esemplari. L'allestimento della mostra, che ha inoltre lo scopo di presentare il materiale di Casanova donato all'Istituto dagli ere- di, nonché di rendere omaggio ad alcune personalità che insegnarono all'Accademia, è il risultato di cinque anni di preparazione. Curata da Franca Dalmasso in collaborazione con Giorgio Auneddu, Daniele Pescarmona, Gianni Carlo Sciolla e Silvana Strocco, è promossa da Regione Piemonte e Accademia Albertina con il contributo della banca Crt. Complessivamente articolata e diversificata nell'approfondimento eterogeneo degli studi, è da visitare con calma e leggere con cura, in quanto non esclusivamente a carattere monografico ma aperta a diversi campi d'approfondimento. Silvana Nota I ;rr:< m n Giulio Casanova

Luoghi citati: Bologna, Milano, Piemonte, Torino