Al bambino piace il folk

modci modci Al bambino piace il folk? FOLK come se piovesse: un po' di Sudamerica, un tocco d'Africa, qualche riferimento al country, un pizzico di Andalusia, i colori delle spiagge di Miami e ancora una manciata di dettagli vecchia Inghilterra. E' questa in poche parole la moda burlona per la primavera estate dei più piccoli. Loro, i ragazzetti, non lo sanno ancora ma se ne accorgeranno fra qualche giorno, guardando le vetrine. Presto potranno scegliere se vestirsi con giacchette semiserie regimental (Delfino e Ouragan) accompagnate dai sempre «verdi» calzoni al ginocchio. Oppure optare per allegri e ampi pantaloni stampati a grossi clown (Moschino), magari accostati a buffe canotto tinta pastello (Mirtillo). I «duri», quelli che hanno il mito dei fratelli più grandi, potranno invece pavoneggiarsi con giubbotti da aviatore, genere Barone Rosso, in denim colorato, studiati apposta per loro (Emanuel jeans). Per le maschiacce trionfano le salopette invase da disegni pop (Best Company), batik (Taverniti), e pennellate di colori tenui (Lemur). Folk al femminile significa anche tanto bianco mescolato al nero su gonne patchwork dalle fantasie multiple (Scupidù e Gianni Versace), che ben si adattano alle bambine più spiritose. Sono quasi tutte unisex le proposte della primavera dominate dalle righe: piccole grandi, medie. Insomma, di ogni dimensione. Righe orizzontali per la maglietta (Gerry Mox) e verticali per i bermuda. Righe sottili bianche e blu per le salopette in denim un palmo sopra la caviglia (Taverniti); e ancora una buona dose di righe anche per i pantaloncini in Jersey di maglia (Cacharel). Dalla Francia arriva una nuova tendenza ispirata alla Cina. Tanto blu Cina, questo è ovvio, per camicie e pantaloni dal taglio squadrato e comodo (Anastasia); mentre sono d'un caki chiaro (Maugin) le sahariane con culisse in vita e grandi tasche. Sempre la Francia rilancia il genere marinaro in chiave ironica. Chevignon e Pierre Cardin, ad esempio, vestono i loro «marinaretti» con bluson corti e pantaloni larghissimi, che ricordano i personaggi dei film americani Anni Dalle collezioni per la primavera-estate '89: qui sopra due proposte in cotone per lei e per lui di Junior Taverniti, a destra quattro modelli della linea Junior Jeans di Enrico Coveri Cinquanta. n tocco romantico per le festine di primavera diventa meno lezioso per favorire una certa allegria: fiori di tutte le dimensioni e tinte tenui, ma anche sfacciate colorano abiti e completi pantalone decisamente pratici, non più da bamboletta. Le modellature sono più svelte e semplici, per assicurare comfort anche quando le bambine giocano all'aria aperta. C'è di buono che l'attuale moda per giovanissimi tende a copiare sempre meno da quella adulta, tenendo sempre più presenti le esigenze del pubblico cui si rivolge. I primi a non sottovalutare questo aspetto sono proprio i grandi stilisti. Prendiamo Moschino. Lui odia le miniaturizzazioni e dice: «Cerco sempre di mettermi dalla parte dei bambini per poter creare abiti che avrebbero immaginato lóro». La sua collezione dai 2 ai 6 anni lo dimostra. Su una base di materiali semplici spiccano bottoni macro, colorate e tenere stampe, enormi fiori che sembrano rubati a quelli disegnati negli asili. La sua linea Junior invece (dai 4 ai 14 anni), pur Ispirandosi alle favole, tiene conto della praticità senza eccedere nelle fantasie. «A quell'età i ragazzini non accettano abiti troppo appariscenti», sostiene Moschino. Colore e allegria sono i punti forti di Coveri, che per la nuova stagione propone grandi righe rosse e blu, pois e fantasie trompe l'oeil ispirate al mondo dei sogni infantili. Alberta Ferretti per la sua nuova linea Girl si ispira invece all'avventura con capi technicolor, spesso in felpa, senza però tralasciare materiali come il cotone, il jersey e la crepe di seta. Raffinatezza e ferriminilità caratterizzano la nuovissima linea bambina disegnata dall'attrice Catherine Spaak per la Delfino. La Spaak mette l'accento su uno stile marinaretta Anni Trenta: e dà vita a una bimba vestita in bianco e blu unito e rigato, in cui si alternano ricami rossi e oro. Volumi ampi, maniche importanti e grandi colli completano gli abiti eleganti genere campagnolo. Laura Biagiotti, attratta dal folklore latino americano, veste i piccoli come se dovessero soggiornare in una fazenda; oppure con grinta e provocazione, per un immaginario weekend in Costa Azzurra. E allora largo alle linee danzanti, alle giacche sciancrate, ai bomber di cotone, ai bermuda bianchi con pinces. E se le idee degli attuali stilisti non dovessero soddisfare pienamente i ragazzini? E se volessero anche loro poter scegliere fra le proposte di giovanissimi creatori? Nessun problema, sono in arrivo anche quelli. A individuarli ci ha pensato l'Emi (Ente Moda Italia) il mese scorso. In occasione della manifestazione fiorentina Pitti Bimbo, L'Emi ha indetto il concorso «Moda Bimbo Design», il primo premio internazionale dedicato ai giovani stilisti (non superiori ai 26 anni) per favorire i contatti tra nomi nuovi e case d'abbigliamento. Tre sono stati le vincitrici: un'austriaca e due italiane, di circa 20 anni, che adesso seguiranno uno stage di 6 mesi presso l'azienda Petit Bateau. Poi si vedrà. Bisogna aspettare che le piccole stiliste crescano. Antonella Amapane 89/90 si arricchisce di ricami, gioca a mescolare Musoni lunghi e corti, mini diversificate che piaceranno tanto alle liceali e pantaloni alla ciclista. Endurance inserisce tasselli in maglia a costine, vivacizza con graffiti indiani intorno al collo e talvolta aggiunge pon pon. American System personalizza con i simboli e le bandierine dei club universitari americani, mentre Robe di Kappa unisce stampe a scritte a mano. E a proposito di short alla ciclista: saranno un must per chi va in palestra, abbinati a canottiere e top. Hanno fatto la loro comparsa massiccia in tutte le collezioni, sia al femminile, sia al maschile, in nylon elasticizzato a tinta unita e a fiorellini (Anton Sport, Du Pont, Adidas. Arena) o in cotone felpato da portare con scarpe a collo alto e calzettoni per lo sport all'aria aperta. Obbligatorio possederne un paio. Claudia Ferrerò

Luoghi citati: Africa, Andalusia, Cina, Francia, Inghilterra, Jersey, Miami, Sudamerica