L'adipe anti-grasso

L'adipe anti-grasso L'adipe anti-grasso PARLANDO di «chili in più», di solito, ci riferiamo all'unico tessuto adiposo che pensiamo di avere, cioè il grasso bianco. E' quello che riusciamo a pinzare fra due dita quando pizzichiamo l'addome. Esiste però un altro tipo di tessuto adiposo, quello bruno. Questo grasso bruno è responsabile della cosiddetta termogenesi non muscolare. In pratica, quando viene stimolato, produce soltanto calore e non energia, perché libera acidi grassi che fanno inceppare le parti della cellula che hanno funzione energetica. Ciò permette l'eliminazione dell'energia in più, che non serve all'organismo, evitandone l'accumulo sotto forma di grasso bianco. Questo avviene però unicamente nei soggetti normali, e non negli obesi. In questi ultimi, infatti, il grasso bruno è poco attivo. Il tessuto adiposo bruno si trova in varie parti del corpo; nell'adulto attorno ai reni, attorno all'arteria aorta e fra le scapole. E' ricco di vasi sanguigni ed è innervato da fibre del sistema nervoso simpatico. Il grasso bruno produce calore solo dopo esposizione al freddo, dopo aver consumato un pasto e dopo stimolazione adrenalinica. Diventando adulti. però, questa funzione si riduce, a causa dell'aumento della massa corporea. Le sue cellule, a differenza di quelle del grasso bianco, sono ricche di mitocondri, organuli comparabili ad una centrale elettrica. Esse contengono solo il 40 per cento di trigliceridi, mentre quelle del tessuto bianco, contengono l'80 per cento di questi grassi. Alcuni interessanti esperimenti sono stati condotti sui ratti, per osservare il comportamento di questo grasso quando si mangia troppo. Si è visto che i ratti adulti, superalimentati, mantengono costante il proprio peso perché compensano queste calorie in eccesso bruciando di più. Utilizzando una «cafeteria diet», cioè una dieta particolarmente gustosa, alcuni studiosi americani, hanno osservato che l'aumento di peso dei ratti era di molto inferiore in rapporto a quello che avevano mangiato. Si è fatto un paragone fra il tessuto adiposo bruno di questi ratti e quello dei ratti esposti al freddo e le caratteristiche sono risultate simili: un aumento del numero delle cellule del tessuto adiposo bruno e un aumento del numero dei mitocondri. Quindi il grasso bruno regola in periferia il sistema un Bacardi), un quarto di oncia di liquore di caffè; si aggiunge poi del ghiaccio tritato e si guarnisce con un gambo di menta profumata. Il cocktail Esperanza, verde come il colore della speranza, piacerà invece agli appassionati della menta: è un miscuglio di un quarto di oncia di succo di limone, un'oncia e un quarto di rhum bianco, tre cucchiaini di ghiaccio, tre cucchiaini di liquore di menta; il tutto è completato con acqua minerale e una fettina di limone come guarnizione. Deliziosa la Canchanchara, bevanda che serviva a dare coraggio alle truppe indipendentiste cubane, armate solo di machete, quando andavano all'attacco degli spagnoli muniti di fucili. Il cocktail ha dato il nome a un simpatico locale di Trinidad — famoso anche per la musica popolare che vi viene suonata — la cittadina della provincia di Sancti Spiritus dove il tempo sembra essersi fermato ai tempi del colonialismo spagnolo. Per la canchanchara è doveroso avere a portata di mano tozzi bicchieri di rustico coccio; dentro dovranno starci tre cucchiaini di miele (millefiori), un quarto di oncia del solito succo di limone, un'oncia e un quarto di agua ardiente (può esse¬ centrale che equilibra il bilancio energetico: aumenta la dispersione del calore, quando si mangia troppo o si ha maggior bisogno di calore, e i". riduce nelle condizioni i pposte. In G.an Bretagna sono stati scoperti nei ratti, circa un anno e mezzo fa, dei recettori betadrenergici, detti Beta-3, presenti negli adipociti del grasso bruno. E' stato sintetizzato, subito dopo, un farmaco selettivo, capace di stimolare solo questi recettori Beta-3 del grasso bruno. Attualmente gli stessi studiosi stanno accertando la probabile presenza di questi recettori nell'uomo. Inoltre stanno esaminando gli effetti positivi di questo farmaco su di esso, per evitame quelli collaterali negativi. Infatti questo farmaco provoca un aumento della temperatura corporea e interferisce col metabolismo cardiaco, per l'aumento degli acidi grassi liberi nel sangue. Un'altra risposta da dare, prima di creare illusioni inutili, è quella della minor efficacia del farmaco da dopo la pubertà, perché diventando adulti, aumenta la massa corporea, diminuisce il grasso bruno ed è più facile diventare obesi. Giorgio Calabrese re sostituita con la grappa), più ghiaccio tritato e acqua naturale. Chiudiamo con il pezzo forte, il Bello Monte, variazione sul tema daiquiri. Si compone di due fasi: nella prima, sul fondo di un capace bicchiere a stelo si versa un cucchiaino di crema cacao e uno di sciroppo di granatina, coprendo il tutto con una fetta di limone * che deve rimanere sovrapposta al liquido sul fondo, in pratica a mo' d'intercapedine. Nella seconda fase, a parte si fa un normale daiquiri nel frullatore e lo si versa piano piano nel bicchie-re, avendo cura che il limone non si sposti per evitare che provochi un'indebita mescolanza con i liquidi della prima fase. Si conclude guarnendo con un gambo di menta, una fettina d'arancia, un pezzetto di frutta colorata (le ciliege vanno benissimo) e. buon ultimo, un cucchiaino di crema di menta. E il risultato è eccezionale. Qui, come e più che negli altri cocktail, s'impone l'uso della cannuccia o, per meglio dire, delle due mezze cannucce cubane in autarchico cartone pressato, sostituibili con le nostre meno ecologiche versioni di plastica. Stcfanella Campana

Persone citate: Bacardi, Giorgio Calabrese, Trinidad