A Siracusa nel corso del tempo incantati dalla ninfa Aretusa

A Siracusa nel corso del tempo incantati dalla ninfa Aretusa A Siracusa nel corso del tempo incantati dalla ninfa Aretusa VIAGGI RIVE GAUCHE Pasqua e ponti di primavera: conservate nella precedente sede di Ortigia, oltre a nuovi ritrovamenti notevoli. E' il più importante della Sicilia Orientale. NEL I secolo a. C. Cicerone diceva: «VI avranno detto sovente che Siracusa, tra le città greche, è la più grande e la più bella. Quello che vi hanno detto... è vero! La sua posizione non è solo ben difesa, ma mirabile a vedersi, da qualsiasi parte vi si acceda, dalla terra o dal mare». Cicerone aveva ragione, allora come oggi; ma è vero soprattutto che la parte più affascinante della città si vede arrivando dal mare nel porto ben protetto dalle mura del castello Haniace. Uno dei momenti migliori per arrivare a Siracusa è fuori stagione, nei primi mesi primaverili. Per visitare le decine di monumenti, le chiese, i templi e tutti i luoghi storici interessanti a Siracusa e dintorni e non cadere nella confusione di epoche, stili e culture, si può organizzare e immaginare un viaggio nel tempo attraverso le testimonianze archeologiche. chi di Siracusa. Il Castello Eurialo invece, sull'altopiano dell'Epipoli, è un capolavoro di architettura militare fatto costruire da Dionisio tre secoli prima di Cristo come estremo baluardo contro attacchi nemici. E veniamo ai romani che con la loro discesa posero fine alla prosperità di Siracusa. Devastarono e saccheggiarono tutto il territorio, a cominciare da Verre in poi nel I sec. a. C. Le rovine ro- SI può partire dai Greci che otto secoli prima di Cristo fondarono Ortigia, sottomettendo le popolazioni di Siculi e respingendo verso l'interno i gruppi di Sicanl che si erano insediati nella zona sei secoli prima emigrando dall'Italia centrale, e poi, durante tutta la dominazione ellenica, costruirono le cinque città che formavano la pentapolis di Siracusa (Ortigia, Epipoli, Thyche, Neapolis, Acradina) e che divennero il simbolo della potenza greca. In Ortigia si può visitare il Tempio di Apollo costruito cinque o sei secoli prima di Cristo nella parte settentrionale dell'isola: il Tempio di Atena, in Piazza Duomo, che ha subito numerose trasformazioni nel corso della storia, dai Bizantini fino ai cristiani. Nel nuovo edificio di Villa Landolina, nella zona vicino alla Neapolis, è stato aperto recentemente il Museo Archeologico che raccoglie le collezioni prima le quali si può visitare la galleria principale e alcune vie laterali.dove si trovano ancora sarcofaghi, tombe e tracce di affreschi; il grosso di questo enorme cimitero è però andato perduto. Arriviamo cosi al periodo medieval-rinasclmentale, cioè fino al '500. Poco resta dell'architettura dell'epoca; è tutto nell'isola di Ortigia: il Palazzo Bellomo, sede del museo nazionale d'arte, il castello Maniace, costruito La leggenda di Aretusa A pochi passi da Piazza del Duomo, nel cuore di Ortigia, si trova la Fonte Aretusa. Narra la leggenda che Aretusa, ninfa di Artemide, inseguita sui monti del Peloponneso dal suo innamorato, il dio fluviale Alfeo, pur di sfuggirgli si buttò in mare. Tramutata in fonte da Artemide, giunse all'isolotto di Ortigia ove Alfeo, trasformato a sua volta in fiume, la raggiunse e si congiunse con lei. Questo luogo, oggi posto di ritrovo della gioventù, ha una particolarità: solo in queste acque, oltre che nel fiume Ciane poco fuori Siracusa, cresce il papiro spontaneamente. Spostandosi nella Neapolis vera e propria, troviamo la zona archeologica che comprende il Teatro Greco, il maggiore della Sicilia, la Latomia del Paradiso (antica cava di pietra). l'Orecchio di Dionisio (grotta stupefacente usata dal tiranno Dionigi come prigione dalla cui sommità, data la struttura a forma di orécchio, si dice che spiasse i discorsi dei prigionieri), la Grotta dei Cordari e l'Ara di Ierone (dove venivano sacrificati i tori alle divinità). La Latomia dei Cappuccini, è un pezzo di Eden nella parte nord dell'antica Thyche dietro la chiesa dei Cappuccini, dove furono stipati settemila ateniesi catturati dai siracusani e lasciati morire d'inedia e di malattie; la Necropoli di Grò Iticeli!, tombe e nicchie mortuarie pre-Bizantine e Bizantine (si dice che vi sia anche la tomba di Archimede). Siracusa, il lungomare nel vecchio quartiere di Ortigia da Federico di Svevia sulle rovine di un torte bizantino, e molti particolari sparsi sui palazzi delle vie del centro tra facciate, fregi, finestre e colonnine. n '700 vede infine l'affermarsi del Barocco a Siracusa. In effetti il centro si presenta subito come un insieme barocco; impossibile fare una mappa dettagliata di tutte le testimonianze settecentesch-'. -tlci, balconate, leser e, prospetti, mensoloni: una profusione di angoli, piazzette e vie di un rigoglioso decorativismo. Non solo Imponenti facciate, palazzi o chiese, ma decine di costruzioni adornate, arricchite di preziosisismi rococò. La chiesa del Collegio dei Gesuiti, il Duomo (la facciata) il Palazzo del Municipio, il Palazzo Beneventano del Bosco, la chiesa di S. Lucia alla Badia sono solo esempi di costruzioni in stile barocco a Siracusa. mane di maggior rilievo sono situate nel parco archeologico della Neapolis e bisogna quindi visitarle contemporaneamente al Teatro Greco. Per il Ginnasio Romano e per le Catacombe invece, sarà meglio predisporre un itinerario a parte. Tra verdi cipressi si intravedono i contorni sbiaditi dal tempo e dalle rapine dell'Anfiteatro Romano, le cui notevoli dimensioni sono superate soltanto dal Colosseo e dall'Arena di Verona. Nell'anfiteatro si svolgevano per lo più spettacoli di combattimenti e battaglie navali; una grande vasca, tuttora visibile, provvedeva alle esigenze idriche. Nel quartiere di Acradina si trova invece quel che resta del Ginnasio Romano costruito forse nel I secolo dopo Cristo. Degli altri monumenti ubicati nella stessa zona (agorà, tribunale, uffici pubblici) non resta più nulla. Interessanti anche le Catacombe di S. Giovanni del- Poi toccò ai-romani Fuori città, sempre proseguendo nel panorama del periodo greco, sulla destra del fiume Ciane si trovano i resti del Tempio di Giove Olimpico, uno dei più anti¬ Davide Scagliola Siracusa, in primo piano la Fonte Aretusa

Persone citate: Bellomo, Cicerone, Cristo, Davide Scagliola, Federico Di Svevia, Greci, Landolina, Verre