Sapore di mare sui sagrati delle cattedrali pugliesi

Sapore di mare sui sagrati delle cattedrali pugliesi Sapore di mare sui sagrati delle cattedrali pugliesi LA Cattedrale di 'frani è il più raffinato ed elegante esemplare del romanico meridionale; questa bellezza non deriva solo dall'armonia delle linee originalissime ma anche dalla sua posizione a pochi passi dal mare. Parte da qui il nostro viaggio attraverso le chiese romaniche pugliesi: seguiremo un percorso che, partendo dalle rive dell'Ofanto, si snoda a triangolo, dalla costa verso l'interno, da Castel del Monte fino a Bari. Trani (ci si arriva con la statale 16 o con l'autostrada) sorta in età medievale conobbe grandi splendori grazie alle sue attività marinare. La Cattedrale venne costruita nel 1100 ed è perfettamente conservata. La facciata è particolare: si eleva su una cripta e sembra sostenuta da una balconata che si appoggia, a sua volta, su una serie di scalini. Alla facciata, arricchita da un Dortale di bronzo, si unisce il campanile sorretto da arconi. Anche l'interno è un vero gioiello di sobrietà: le navate sono gigantesche e scandite da coppie di colonne. Da una navata si scende alla cripta di San Nicola e da qui alla chiesetta di Santa Maria. Ai più curiosi segnaliamo, sempre a Trani, il Museo delle carrozze. Ospitato nei locali delle scuderie di Palazzo Antonacci il museo espone una quarantina di carrozze antiche, diligenze, calessi. A 2 chilometri da Trani c'è la piccola penisola di Capo Colonna con la Abbazia benedettina di Santa Maria di Colonna. Restando sulla costa adriatica ad una decina di chilometri da Trani, risalendo la statale verso il Gargano, consigliamo la visita a Barletta (con una possibile escursione in località Canne della Battaglia). Il Duomo di questa cittadina è una armoniosa combinazione tra la struttura originaria romanica e il gotico dei rifacimenti e ampliamenti. Ciò è visibile soprattutto nell'interno a tre navate: le prime quattro campate, compresi i matronei, sono romaniche; tutto il resto, pilastri, volte, absidi, è gotico. Sull'altare maggiore c'è uno splendido ciborio duecentesco. Ripassando da Trani in direzione Bari si può sostare a Bisceglie per visitare la Cattedrale del 1100, recentemente restaurata, il borgo medievale e il porto naturale su «lama» (erosione profonda tipica pugliese). A 5 chilometri lungo la strada per Corato in località Ciliari e a c'è il grande dol¬ men, tra i più interessanti oggi conosciuti: si tratta di una costruzione preistorica (forse un altare per i sacrifici?) nella quale sono stati trovati manufatti dell'età del bronzo. Di grande pregio è il Duomo Vecchio di Molfetta (aio chilometri da Bisceglie): uno tra i più curiosi esempi dell'architettura romanica pugliese. Manca di facciata e si presenta come una sug- rc, dopo Terlizzi, consigliamo la visita alla Cattedrale di Ruvo di Puglia: è del 1200, ha un frontale slanciato e un profilo coronato da tanti archetti. I fianchi della chiesa presentano archeggiature che si appoggiano su mensole a testa umana. Il campanile è isolato sul lato destro ed è stato rifatto nel '700. Interessante è il Museo Jatta che conserva una pregevole collezione di vasi an- La cattedrale di Trani, con tre absidi simili a torri tichi di fabbricazione locale alcuni dei quali risalgono al V secolo avanti Cristo. A Terlizzi si possono acquistare ceramiche e terrecotte; a Castel del Monte (spingendosi ancora nell'interno per una ventina di chilometri) occorre dedicare qualche ora per ammirare lo spettacolare Castello costruito da Federico II nel 1200. L'imponente costruzione è a pianta ottagonale e si erge solitaria nella campagna su un'altura dele Murge. A 17 chilometri c'è Bltonto: un grosso centro agrìcolo in mezzo ad estensioni di gestiva costruzione a tre cupole poste una dietro l'altra, ma a diverse altezze. E' dall'Interno che si coglie l'unicità di questi spazi disuguali che snelliscono la costruzione. Di Molfetta segnaliamo ancora la Cattedrale barocca, il borgo antico che si erge sul mare e, a soli 2 chilometri il «Pulo»: una grande cavità carsica ad imbuto profonda 35 metri con pareti ripide, scavate da più ordini di grotte, abitate in età neolitica. Da Molfetta, puntando verso l'interno del Tavolie- uliveti. E' qui che si produce l'olio migliore della Puglia, famoso in tutto il mondo. La Cattedrale sorge al centro del quartiere medievale. E' costruita in pietra scura; la parte più originale è il lato sinistro fatto di arcate profonde sorrette da un loggiato. Nell'ultima arcata si apre la cosiddetta «porta della scomunica»: un curioso inserto di stile gotico. Il viaggio tra le cattedrali romaniche pugliesi si conclude a Bari sull'area del Palazzo del Catapano (governatore) bizantino: qui si erge, spettacolare la Basilica di San Nicola. Costruita nel 1087 per custodirvi il corpo del Santo trafugato da 62 marinai da Mira (nella Licia) è considerata l'ispiratrice del romanico meridionale. Di pietra bianchissima ha la facciata molto semplice, tripartita, fiancheggiata da due torri mozze. Anche questa chiesa, come quella di Trani e di Molfetta, è stata costruita a ridosso del mare: questa, però dà le spalle al mare quasi a maggiore protezione della città. Quella pugliese è una cucina povera: paste, formaggi, legumi e tante verdure. Il piatto classico è «strascinate» (orecchiette) con le cime di rapa o con cavolfiori ma c'è anche la «tiella» (patate, cozze e riso in forno). Con la pasta fatta in casa insuperabili sono i panzerotti o i calzoni di cipolla o di ricotta. Un piatto di verdure nella cucina tipica pugliese sostituisce spesso la minestra: cicorielle selvatiche con le fave oppure bietole e patate accompagnate del pane di Altamura. Il pesce e 1 frutti di mare sono buoni dovunque: cozze «arraganate», polpo «con l'acqua sua», zuppe e fritture miste. Tra i dolci ricordiamo: le cartellate (rosette di pasta fritta condite con miele u estratti di fico) e i tarata bolliti al vino o al finocchio. Antonella Bartolo

Persone citate: Antonacci, Antonella Bartolo, Battaglia, Colonna, Di Molfetta, Federico Ii, Gargano, Jatta, Terlizzi