I piccoli della salamandra cannibali per sopravvivere

I piccoli della salamandra cannibali per sopravvivere I piccoli della salamandra cannibali per sopravvivere IN alcune specie animali, la lotta per l'esistenza incomincia già nell'utero materno. e' una lotta tra fratelli, ma non per questo meno feroce e spietata, che degenera in cannibalismo. La si può interpretare anche come una forma di controllo nelle nascite. e' tutta una questione di punti di vista. Ma veniamo ai fatti. La Salamandra nera (Salamandra atra), lunga un quindicina di centimetri, è un anfibio urodelo (provvisto di coda anche allo stato adulto) che partorisce figli vivi. e' come si dice «vivipara». Ma il bello è che in ciascuno dei suoi ovidotti si formano ben trenta uova. Se tutte si sviluppassero regolarmente, la salamandra nera dovrebbe mettere al mondo sessanta piccoli. Invece ne mette al mondo soltanto due. Come mai? La larva che si sviluppa dal primo uovo di ciascun ovidotto, lunga, al momento in cui fuoriesce dalla membrana che l'avvolge, circa una decina di millimetri, si nutre di tutte le altre uova formatesi dopo di lei. Queste ultime sono avvolte da una membrana molto tenue e finiscono per fluidificarsi trasformandosi in un vera e propria poltiglia. e' proprio questa poltiglia nutrientissima che la larva fuoruscita dall'uovo primogenito si mangia ingoila,-, mente, aumentando rapidamente di grandezza fino a misurare circa quattro centimetri al momento in cui, diventata ormai una salamandrina perfettamente conformata come l'adulto, viene partorita dalla madre. e siccome gli ovidotti sono due, due sono i piccoli che nascono a ogni parto. Qualcosa di simile avviene nella salamandra gialla e ne¬ ra (Salamandra salamandra), che normalmente mette al mondo piccoli in diverso stadio di sviluppo, alcuni già metamorfosati, altri che debbono ancora compiere la metamorfosi. Lo zoologo francese Joly ha scoperto che neile salamandre di questa specie, che vivono a mille e più metri di altezza nei Pirenei, solo alcune larve contenute nell'utero materno si sviluppano a spese delle uova ancora non sviluppate, quindi a spese dei potenziali fratelli e sorelle. In altre parole se le mangiano e così crescono belle e robuste. Il fenomeno è ancora più appariscente negli squali. In questi pesci cartilaginei, dei quali la gente ha un sacro- Talvolta la lotta per la vita incomincia subito dopo la fecondazione: anche in alcune specie di squali esiste il fenomeno del cannibalismo tra embrioni, nel corso di una gestazione che ricorda quella dei mammiferi. santo terrore, il più delle volte ingiustificato (sono poche le specie veramente pericolose per l'uomo), esistono tutte e tre le forme di riproduzione, quella ovipara, quella ovovivipara e quella vivipara. La riproduzione vivipara è propria delle specie che vivono in alto mare, come lo smeriglio chiamato anche Squalo nasuto per il suo bizzarro muso prominente subconico (Lamna nasus) o come lo squalo toro (Carcharìas taurus) che gode di cattiva reputazione nei mari sudafricani, ma nel Mediterraneo non è mai stato protagonista di attacchi all'uomo. Ebbene, in queste specie specialisti svizzeri e tede- iiiiiiiiii seni, ottenendo piazzamenti ; j ; ; ; ; ; :: : più che onorevoli. E poche iiiiiiii settimane dopo, sul circuito jjjjjjjj di Emmen (CH), gli elettro- jjijjjij karts italiani avevano stra- :iiiiiii vinto in due categorie. jjjjjjjj Quest'anno il G.P. «4 E» si iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii correrà a Torino, il 10 e 11 jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj giugno, in quei viali del Va- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj lentino sui quali nel 1955 il jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj leggendario Alberto Ascari iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii aveva corso il suo ultimo Gran Premio di Formula 1 iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (la sua posizione nella gri- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj glia di partenza è ancora se- jjjjjjjijjijjjjjjjjjjjjj gnata sul terreno, davanti iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii alla cancellata del Castello). jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj L'antico parco torinese jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj vedrà quindi di nuovo delle jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj automobili da corsa e in cor- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sa, ma questa volta senza il jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj tipico acre odore dell'olio jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj bruciato né alcun rumore, jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj salvo quello delle gomme Hjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj che mordono l'asfalto. :::::::::::::::::::::::: In occasione della confe- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj renza stampa di presenta- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii zione del «4 e», sono stati jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj esposti, a titolo esemplifica- :::::::::::::::::::::::: tivo, un racer solare della jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj Panasonic che ha partecipa- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj topiù volte al Tour de Sol, la jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj «Losn^» dell'Albatech-Ml- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj chelotti, seconda di catego- ria sia a Milano che ad Em- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj men, e la «Lady», berlinetta jiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii elettrosolare della Energia jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj Solare di Torino, In grado di jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj fare 70 chilometri e 70 km/h. jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj Come ottimo auspicio perii jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj futuro, merita segnalare che jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj quest'ultima è stata imme- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj diatamente acquistata da jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj una delle persone presenti. jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj Giusto una settimana do- jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj po il «4 E», e cioè nei giorni jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj 17 e 18 giugno, la propulsio- jjjjjjjjijjjjjjjjjjjjjjj ne elettrosolare sarà infine jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj di scena sulle acque del La- iiiiiiii go Maggiore, nel corso di jjjjjjjj una regata-crociera deno- ;;;; minata «A tutto sole». jjjjjjjj Partendo da Angera, i • jjj jjj j concorrenti toccheranno jjjjjjjj... Arona, Stresa, le splendide jjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjjj Isole Borromee, Verbania e jjjjjjjj::::::::::::::':! Luino il primo giorno, per jjjjjjjj poi raggiungere Ascor.a e il ii:::::: traguardo di Locamo nella jjjjjjjj tappa conclusiva, avendo iiiiiii; percorso complessivamente jjjjjjjj circa 70 chilometri. Si preve- jjjjjjjj dono almeno una trentina di iiiiiii: partecipanti. iiiiiii::: Leonardo Libero DENJL di squali si ha una vera e propria gestazione che si può mettere a raffronto con quella. dei mammiferi placentali. Non è un'esagerazione, in quanto gli embrioni, che compiono l'intero loro sviluppo entro il corpo materno (in una dilatazione degli ovidotti paragonabile con l'utero dei vertebrati superiori) vengono nutriti attraverso una sorta di «placenta» derivata dai sacchi vitellini. Nell'ultimo periodo della «gravidanza» la cosiddetta placenta cessa però di funzionare. Succede allora che gli embrioni più robusti divorino le uova non ancora sviluppate e gli embrioni più indietro di loro nello svilup- scrupoli». Di conseguenza la madre dà alla luce ad ogni parto quattro piccoli, lunghi circa sessanta centimetri ciascuno, quindi grossi e ben nutriti. Alcuni anfibi anuri africani del genere Nectophrynoides (Nectophrynoides vivipara, Nectophrynoides tornieri e Nectophrynoides occidentalis) sono gli unici anfibi anuii vivipari che si conoscano. Inconsueto è anche il loro modo di accoppiarsi. Invece di avere fecondazione esterna, come vuole la regola di famiglia, hanno fecondazione interna. n maschio non possiede un organo copulatore, perciò è costretto a una precisione matematica quando, salito in groppa alla femmina, dopo averla saldamente abbracciata all'altezza della ascelle, deve far combaciare perfettamente la sua apertura cloacale con quella della compagna. La gestazione, che dura nove mesi, è controllata dal progesterone, l'ormone secreto dal corpo luteo, come nei mammiferi. Le uova sono minuscole, misurano circa sei millimetri. Da queste si sviluppano piccoli che pesano quattro o cinquecento volte più delle uova, n che significa che sono stati nutriti durante la gestazione. Da chi? Dalla madre, che non si è servita perciò di una sorta di placenta, bensì di una secrezione dell'utero visibile sotto forma di fiocchetti biancastri. I girini che dalle uova si sviluppano si accapigliano letteralmente per mangiarne di più. Si scatena cioè fra loro una vera lotta concorrenziale alimentare. Cresce di più chi ne arraffa di più. Consumi di atrazina, un confronto Gli agricoltori italiani consumano in un anno 650 tonnellate di atrazina su 854.000 ettari di terreno coltivati a mais. In Francia, per una quantità di terreno poco più che doppia ( 1.961.000 ettari coltivati a mais) gli agricoltori utilizzano 3000 tonnellate della stessa sostanza. Secondo alcune stime sui consumi dell'anno scorso, in Italia vengono utilizzate anche 330 tonnellate di molinate su 197.000 ettari di colture a riso e 90 tonnellate di bentazone per 390.000 ettari coltivati a soja. Quantità non eccezionali, se si pensa che i francesi trattano 96.000 ettari con 580 tonnellate di bentazone per far crescere la loro soja, e che i tedeschi «curano» 1000 ettari di terreno con 270 tonnellate della stessa sostanza. po. Così, a furia di mangiarsi fratelli e sorelle più deboli, sono due soltanto i sopravvissuti alla strage e sono loro che la madre partorirà. Ecco dunque che la madre vivipara mette al mondo due soli figli, mentre negli squali ovipari non è raro che riescano a svilupparsi addirittura ottanta piccoli. Lo stesso succede nello squalo nasuto. Anche qui gli embrioni, una volta esaurite le sostanze nutritive del loro sacco vitellino, fanno ricorso al cannibalismo. I più prepotenti si mangiano le uova presenti in gran numero nell'utero e la loro pancetta si gonfia notevolmente. In ciascuno degli ovidotti sono due i predatori «senza I. Lattes Coifmann L'AFFASCINANTE STORIA LLA NASCITA E DELL'EVOLUZIONE UMANA L'enigma dell'origine dell'uomo attraverso l'interpretazione dei più significativi ritrovamenti tossili. Nella stessa collana: Judith Hooper-DIck Teresl L'UNIVERSO DELLA MENTE Jacques T estart L'UOVO TRASPARENTE Ulrico di Aichelburg LE SCIENZE DELLA VITA GRUPPO EDITORIALE FABBRI, BOMPIANI, SONZOGNO, ETAS -_TjOl ■ -'»-. H-. - i

Persone citate: Alberto Ascari, Emmen, Joly, Judith Hooper, Lattes Coifmann, Leonardo Libero, Sonzogno, Ulrico Di Aichelburg, Vita Gruppo

Luoghi citati: Angera, Francia, Italia, Milano, Stresa, Torino, Verbania