Il romanzo italiano arriva nelle praterie del West

Il romanzo italiano arriva nelle praterie del West Parla Ivan Arnaldi, autore de «Il Bisonte Bianco» Il romanzo italiano arriva nelle praterie del West ERIA) — Nel Paese che Hti-western, lafrontiealla carica e riempie i mour non è ancora nagela Cerrino, venticinvo con lo pseudonimo ma strada. Il West legzesco di uno scritto apadori: Jodo Cartamigli Uni. Non è finita: i cow ìollo speciale, cavalcaigio dell'ex giornalista solite si rivela subito, rdino della casa di Ar: dove il pittore Gianni olendido esemplare di murale il proprietario 10 di rispetto, quasi a suo romanzo, dedicato 'le praterie americane: di, 230 pagine, 15 mila dove e nato — la pietra ata su un panoramico i Ponente caro a Laute ora sul mare ora sull cinquantaseienne Arcare la terza passione u. Già noto come giorrispondenza da Parigi ■e anno fa scelse i suoi Uori di Vernazza e per 3220, in mare. («Un po' ialla crisi dei cinquanagnosticato un tumore fare subito solo ciò che jcrché nella pesca si è volte ho visto tirar fuori i della scrittura aveva righe giornaliere del a due saggi, Margot e il regina di Francia e La 0 Cellini. Ora, con II Bi'e straripata. ; sembrano condensare europeo Isacco Babel, nel continente ameri- 1 dell'Ottocento. Dalla Frontiera, in diligenza opolate dal bisonte, con Sitane (il protagoaliere della valle solitali! Ladd) trasforma la ■erca del Bisonte Bian- co venerato dagli indiani. Sulla strada per Yuma, il libro diventa un trattato di bisontologia, poi una visita in chiave farsesca e molto divertente nel museo delle cere del West, in compagnia di Calamity Jane, Buffalo Bill, David Crockett... Si ha ancora il dubbio che tutto il viaggio sia solo una trasposizione terrestre della caccia alla Balena Bianca. L'avventura dei due cavalieri rolla terra e nel tempo dei bisonti si sdoppia e il libro diventa una rilettura in salsa western dei romanzi sulla cavalleria medievale europea; Shane un nuovo Perceval con il Winchester. Intanto il Bisonte Bianco, già Balena Bianca, rivela la sua ulteriore natura di Minotauro. —Arnaldi, può spiegare come è arrivato a un testo cosi complesso? «Questo libro è nato dal tentativo di scrivere un saggio sull'Amor cortese. Ma ero caduto in un pastiche senza senso. L'idea era quella di far incontrare Perceval con Don Chisciotte. Poi mi ero deciso per un romanzo, ma non riuscivo ad arrivare a una conclusione. Allora li ho mandati in America-. —Perché? «Perché in America si trasferi, dall'Europa, la cavalleria. Ed è stato un viaggio senza seguito. Dopo il West la cavalleria è finita, come il cavallo. Ho quindi abbandonato Cervantes per Melville; il Graal di Perceval è diventato il Bisonte Bianco di Shane». —E così entra in scena il West... «SI perché Shane porta con sé necesseriamente tutto il tipico materiale western, che ho raccolto in due anni di letture a Parigi e nella visione di innumerevoli film buoni e mediocri, nessun fumetto». / nuovi cavalieri della Tavola Rotonda si spostano in diligenza. Protetti dai postiglioni, vestono blue jeans, cappelli Stetson, pranzano con pancetta.fagioli bevendo l'immondo caffé allungato de'. West. Pagina dopo pagina la caccia al bisonte diventa avventura mistica. Ed è pienamente giustificato il senso di smarrimento se Arnaldi ribadisce ridacchiando che questo romanzo «strutturalmente è un libro di cavalleria alla Chrétien de Troyes, con la pretesa Impura di imitare Melville». —Soprattutto attraverso Shane, cow boy senza macchia né paura, il mondo del Graal entra nel West. Perché ha preferito Shane-Ladd a tutti gli altri? «E' il protagonista ideale di questa storia. Già André Bazin, a proposito del Cavaliere della valle solitaria, aveva richiamato 11 ciclo della Tavola Rotonda. E' anche una questione di nome, elemento strutturale dei libri di cavalleria e che dà il senso alla missione da compiere. E cosa meglio di Shane, che oscilla tra la luce di shlning e la vergogna di shame?». —Perché il confronto con Perceval? «Perché l'eroe di un'avventura così mistica deve essere puro e incontaminato E cosi era il casto Perceval, destinato per la sua purezza al Graal, se solo Chrétien de Troyes non fosse morto. E casto è anche Shane-Ladd: nel film gira attorno a Marian, ma non fa di più e altre donne nella sua vita non ce ne sono». /( Bisonte Bianco è fitto di rimandi ad altri libri famosi. E l'operazione riesce molto bene nel caso del capitolo Crudo e cotto, dove Arnaldi fa il verso ai trattati di Lévi-Strauss esaminando le diverse pratiche gastronomiche della prateria. E un libro costruito sopra un altro libro è anche il progetto più ambizioso di Arnaldi. «Vorrei scrivere la sociologia di Spbon Rlver. Prendere i seicento peersonaggi e le loro vicende come documenti veri per imbastire una ricerca sociologica strutturalista sul Midwest americano alla metà del secolo scorso». Arnaldi ha appena terminato di leggere con piacere Strade blu di William Least Heat Moon. Per l'anno prossimo conta di ricavare cento litri di olio dagli olivi che cura personalmente in questa terra destinata ai fiori. E dalla attenta osservazione della cultura agricola locale, unita alla passione per la ricerca di documenti sepolti, è già maturato un nuovo romanzo-saggio: Nostra Signora di Lampedusa Qui Arnaldi cerca di raccontare come si sia sviluppata in questa zona la coltura dell'olivo. E come c'entri la Chiesa, un tale Anfosso, eroe di Castellaro, e i sentieri perduti dei pastori. Questo racconta Arnaldi, sempre serio e pronto a ridere, di fronte alla moglie francese con cui vive in piacevolissimo ritiro, per nulla nostalgico del periodo in cui faceva il giornalista («Provo addirittura imbarazzo a pensare di esserlo stato per trent'anni»; e sempre pronto a schermirsi con humour. —Scusi. Arnaldi, non le sembra di aver esagerato quando nel Bisonte Bianco permette a Melville di dire ai due avventurieri pronti all'inseguimento dell'animale sacro: 'In culo alla balena !'? Arnaldi ride con la sua faccia da monello invecchiato, allarga le braccia e non risponde. Michele Neri

Luoghi citati: America, Castellaro, Europa, Francia, Lampedusa, Parigi, Vernazza