:a ancora le frottole

:a ancora le frottole 3ne :a ancora le frottole 'ogg, messi in pagina da Jues Verne. Insomma, per i jusli d'oggi, il barone è soprattutto un ingenuo o al nassimo un genio della mi■abolanle metafora. Su que;to aspetto si giocò un film ii una Germania nazista al tramonto, che forse volle per •in attimo evadere dal suo nibelungico destino attraverso le spiritose invenzioni ii Hans Albert che interpretava la parte del barone. In ultimo, il regista angloamericano Terry Gilliam ha trafficalo lunghi mesi a Cinecittà per ridare fiato a queste avventure: come il barone, anche lui ha raccontato grandiosità, come quella di essere sul punto di arruolare Marion Brando o Peter O'Toole o Sean Connery, che invece si sono squagliati come neve al sole. Resta la possibilità, in anni in cui al cinema gli effetti speciali hanno raggiunto un'innegabile perfezione, di scherzare e abbagliare soprattutto con questi. Ma intanto, per chi il barone lo avesse finora conosciuto per sentito dire, ci sono, tra le altre, due nuove pregevoli edizioni dei suoi iperbolici racconti: quella del Lucarini all'interno dei • Classici del ridere», prestigiosa collana degli anni trenta, e quella dello Studio Tesi coti le memorabili illustrazioni di Gustave Dorè. Carlo della Corte Gottfried A. Bùrger, «Le avventure del barone di Munchhausen» a cura di Antonio Pasinato, Lucarini, 149 pagine, 12.000 lire. Le avventure del barone di Mùnchhausen, con le illustrazioni di Gustave Dorè, Edizioni Studio Tesi, 180 pagine, 21.000 lire. Il Ba rone di Munchhausen in un'illustrazione di Dorè

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